Palatino e Circo Massimo
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Il Palatino è uno dei sette colli: fu qui, secondo la tradizione, che Romolo fondò nel 753 a.C. il primo nucleo di Roma.

Le ricche testimonianze archeologiche di questo luogo ci permettono di ricostruire le varie fasi di sviluppo nella storia della città: i primi insediamenti dell’VIII secolo a.C., le mura fortificate dell’età arcaica, i grandi complessi di abitazioni e templi dell’età repubblicana, i palazzi dell’età imperiale.

Il Palatino rappresentava il centro della romanità e in questa funzione veniva contrapposto all’Aventino: i due colli si fronteggiano come si fronteggiavano le due componenti della società romana – i patrizi che facevano capo al Palatino e i plebei che avevano il loro centro sull’Aventino. 

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Il Palatino visto dal Circo Massimo

Attratti dalla splendida posizione del colle, i nobili e i ricchi romani vi costruirono le loro lussuose abitazioni. Qui Augusto vi fece costruire il suo palazzo. La sua scelta venne seguita dai suoi successori e così sorsero diversi palazzi che trasformarono il Palatino in un unico grande complesso: la fastosa residenza imperiale che finì per essere chiamata con il nome stesso del colle, diventando il "Palazzo" per eccellenza (il termine "palazzo" deriva infatti da Palatium, nome latino del colle).

La Casa di Livia, moglie di Augusto, risale al I secolo a.C. ed è una delle più belle e meglio conservate: vi si possono ancora ammirare molti degli affreschi che decoravano la casa.

Accanto si colloca la Casa di Augusto, nata dall’unione di case diverse tra cui quella di Livia. È formata da una serie di ambienti distribuiti su due terrazze. Si può riconoscere una parte privata con stanze piccole e semplici, e una parte pubblica caratterizzata da stanze ampie e fastose, con soffitti decorati a stucco e pavimenti in marmo. Nella seconda si trova anche la grandissima biblioteca, con opere latine e greche, al centro della quale vi era una vasta sala di lettura e una colossale statua in bronzo di Augusto. Del complesso fa parte anche il Tempio di Apollo, uno degli edifici più importanti del Palatino. Era costruito interamente in marmo bianco ed aveva le porte rivestite di oro e avorio. Purtroppo ben poco è sopravvissuto sia della struttura del tempio che della sua ricchissima decorazione.

La Domus Tiberiana fu il primo dei palazzi imperiali costruiti sul Palatino. Quello più imponente è il Palazzo di Domiziano, o dei Flavi, eretto dall’imperatore su precedenti costruzioni. Occupava tutta la parte centrale del Palatino e divenne per 300 anni la principale residenza imperiale. L’edificio è comunemente diviso in due zone: la cosiddetta Domus Flavia, la parte pubblica, e la Domus Augustana, quella privata; di quest’ultima sono rimasti gli alti muri in mattoni, da cui partono i resti del Palazzo di Settimio Severo. Vicino alla residenza imperiale, sempre Domiziano fece costruire lo Stadio Palatino, che molto probabilmente era utilizzato per allenare i cavalli, a destra del quale sono situati i resti delle Terme di Settimio Severo.

Il Palazzo di Domiziano

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Basilica

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Primo cortile e fontana ottagonale

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Sala dei banchetti

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Terzo cortile

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Stadio Palatino

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Terme di Settimio Severo

Abbandonato in età medievale e successivamente trasformato in fortezza, in età rinascimentale il colle tornò ad ospitare le ville di ricche famiglie, tra le quali i Farnese che crearono i magnifici Orti Farnesiani (dal 1625 sede del primo orto botanico del mondo), i cui resti oggi si estendono sulle rovine dei palazzi di Tiberio e Caligola.

Approfondimenti

Il Palatino

http://www.archeorm.arti.beniculturali.it/sar2000/palatino/palatino.asp

http://www.archeoroma.com/palatino.htm

I sette colli di Roma

http://www.one-click.net/roma/presentazione/sette_colli.htm

 

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Situato fra i colli Palatino ed Aventino, il Circo Massimo era una struttura realizzata per il divertimento e gli spettacoli, come la corsa delle bighe (carri a due ruote trainati da cavalli) e le lotte dei gladiatori. È una delle più grandi arene mai costruite: lungo 600 metri e largo 140, il circo poteva ospitare fino a 300.000 persone. Ha una forma ad "U" e le gradinate per il pubblico sono disposte su tre lati.

La costruzione è anche una delle più antiche di Roma: una prima sistemazione risale infatti all’epoca dei Tarquini (Tarquinio Prisco fu il primo dei re etruschi di Roma), ma è stata poi modificata e ingrandita più volte. Per alcuni secoli le strutture rimasero in legno; le prime opere in muratura iniziarono dopo il II secolo a.C.: furono poi aggiunti i carceres, cioè le gabbie di partenza dei carri, e la spina, cioè il muretto che divide la pista. Su di essa si misero sette uova di pietra (e in seguito sette delfini in bronzo) per contare i giri delle bighe.

Danneggiato da un incendio, il Circo venne ricostruito da Augusto, che aggiunse il pulvinar, cioè la zona riservata all’imperatore, e fece innalzare sulla spina l’obelisco egiziano di Ramsete II (oggi visibile a Piazza del Popolo). Gli interventi continuarono nei secoli successivi – con l’aggiunta di nuove strutture, decorazioni in marmo, statue, archi, colonne, portici – anche perché spesso gli incendi distruggevano o danneggiavano il Circo. Sotto Costantino fu aggiunto l’altro obelisco egiziano di Thutmosis III (oggi visibile a piazza San Giovanni in Laterano).

Il Circo rimase in attività – forse solo parzialmente – fino al 549, quando il re goto Totila diede gli ultimi giochi.

Attualmente si conserva parte del lato curvo meridionale. Vicino al lato nord è stato ritrovato un edificio di età imperiale trasformato, nel III secolo d.C., in un Mitreo, cioè un tempio dedicato al dio persiano del sole Mitra.

 

Approfondimenti

Il Circo Massimo

http://www.circomassimo.it

http://www.comune.roma.it/cultura/italiano/monumenti/

monumenti/antichi/circo_massimo/

Gli obelischi di Roma

http://www.romaspqr.it/ROMA/Obelischi.htm

http://www.geocities.com/Paris/Arc/5319/romaco2i.htm

http://www.romeguide.it/passeggiate_romane/autunno_n7.htm