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Guybrush è uno di noi |
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Pietra
miliare nella storia delle avventure grafiche, Monkey Island è, od è
stato, una tappa obbligatoria per chiunque si ritenga un vero appassionato
del genere in questione. "The Secret of Monkey Island" ci
porta alla scoperta dei passaggi necessari per diventare dei veri e
temibili pirati: il protagonista, il giovane e imbranato Guybrush
Threepwood, sbarca sull'isola di Melée e vuole coronare il suo sogno
di essere un pirata. Tre le prove da superare: battere il Maestro
della Spada dell'Isola, trovare il "leggendario" tesoro perduto
di Melée Island e rubare un prezioso idolo nascosto nella villa del
Governatore. A mettere i bastoni tra le ruote è un terribile pirata
fantasma, il Capitano LeChuck: innamorato del Governatore (sarebbe meglio
dire Governatrice) Elaine Marley, pur di conquistarla ha deciso di
scoprire il segreto di Monkey Island ma, durante la ricerca, la sua nave
è stata vittima di un naufragio dove lui e il suo equipaggio hanno
perso la vita. SI dice che il fantasma di Le Chuck possa vagare nella zona
di Melée e Monkey Island, desideroso di vendetta. Iniziano qui le
spericolate avventure di Guybrush, in situazioni che sfiorano il ridicolo
e altre (le più numerose) che nel ridicolo trovano ispirazione: e infatti
è questa la caratteristica di tutta la saga del nostro appassionato eroe,
l'essere un'avventura grafica folle e assolutamente divertente! Fanno storia
l'utilizzo di un pollo di gomma con una carrucola per oltrepassare un
burrone e l'uso quanto meno originale del Grog, bevanda dei pirati
altamente corrosiva, e non solo per lo stomaco! Come dimenticare poi i
personaggi strambi incontrati dal nostro Guybrush, come Stan, il
venditore di navi usate, la maga Voodoo™, l'eremita Herman
Tootroth da vent'anni naufrago su Monkey Island e i cannibali
vegetariani dell'isola? Il primo
episodio delle avventure di Treepwood ebbe un tale successo di pubblico
che venne proposta una seconda versione più aggiornata dell'episodio
(l'originale, che risale ai primi anni '90, non prevedeva neppure
l'esistenza di una scheda audio per la riproduzione dei suoni!). A
"The Secret of Monkey Island" sono seguiti, sempre per mano
della casa produttrice che è la Lucas Arts, altri titoli che, anche se
di buona fattura e per certi versi rivoluzionari, non riescono ad
eguagliare il primo episodio, diventato generazionale: chi non si è
riconosciuto nel timido biondo Guybrush? Chi non ha imparato la vita a
suon di insulti? Chi, in vita sua, non ha desiderato fare il pirata? O
almeno fare un buon uso di mentine? Insomma, tra il filosofico e il
burlesco, tra lo strambo e il divertente, Monkey Island rappresenta in
qualche modo la generazione di videogiocatori dell'inizio anni '90. Un'avventura
grafica che, come richiede il genere, fa lavorare la materia grigia
lasciando però spazio anche a momenti di divertimento purissimo: e cosa
deve fare un gioco se non divertire? Il voto di Merraigan.it: 31/01/2003 |