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Quando Dracula si rivolta nella tomba |
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“Ma come? E’ già finito?” Questa recensione parte dal fondo, dal difetto più grande di Dracula: la risurrezione, cioè l’estrema brevità della storia. Dopo poche ore di gioco facile facile dove i pezzi della storia vanno a posto da soli quasi automaticamente, il gioco finisce e a voi rimane quel “non so che” di insoddisfazione. E poi è semplice: la chiave che avete trovato serve per aprire la porta che avete davanti, i fiammiferi servono per accendere la lanterna che serve per andare in quel cunicolo buio. Insomma, ci siamo capiti. Dracula: la risurrezione è una classica avventura grafica “punta e clicca” basata sul motore di Amerzone (diciamo la verità: è stato preso pari pari e si sono cambiati la storia e gli sfondi…) senza nessun tipo di innovazione. E così se possiamo parlare di Amerzone come un piccolo e innovativo capolavoro, qua siamo di fronte ad una minestra riscaldata. La storia? Siamo a Londra
nel 1897 e Mina, vostra moglie (voi
siete Jonathan Harker) è stata
rapita da Dracula. Con l’aiuto di un amico riuscite a liberarla ma: 1.
E’ stata morsa dal cattivone e 2. il cattivone è vivo e vegeto e se ne
è tornato in Transilvania. Sette anni dopo Mina impazzisce e torna,
richiamata, nel castello di Dracula. Naturalmente voi dovrete andare a recuperare Mina. E ci riuscirete dopo
una serie di incontri con strani personaggi e sotto-avventure (brevissime
per carità) che cercheranno di ostacolare la vostra ricerca dell’amata.
Si parte dal villaggio e dalla locanda per andare nella miniera e infine
nel castello dove entreremo direttamente nelle stanze del Conte e dove,
con l’aiuto dell’Anello del Drago di S. Giorgio (una specie di
passepartout: quando non sapete cosa fare, usate l’anello, non resterete
mai delusi) riusciremo a trovare segreti meccanismi di segrete stanze che
ci condurranno al laboratorio di Dracula e infine al luogo dove si trova
Mina che, svenuta, attende il nostro salvataggio. L’ultimo
scontro con le guardiane ci introduce al filmato finale dove, seppur
felici di aver salvato la nostra amata, non riteniamo ancora conclusa la
nostra missione: l’uccisione di Dracula. I presupposti per il
proseguimento dell’avventura ci sono tutti: riuscirà Dracula II ad
elevare il livello di questa prima prova o continuerà nel suo stesso
solco? Il voto di Merraigan.it: 10/05/2003 |