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Quando si pensa ad un gioco di ruolo fantasy,
soprattutto quelli per computer, la prima cosa che viene in mente è il
combattimento: un susseguirsi di mischie violente e spettacolari in cui
guerrieri, maghi, chierici, ranger e, solo marginalmente, ladri, si
azzuffano con frotte di mostri di ogni taglia e dimensione.
Affrontano necromanti a viso aperto, prendono orchi e troll a brutto muso,
e dopo una carica selvaggia, un paio di mazzate e qualche incantesimo
pirotecnico, hanno la meglio.
Questi crismi fondamentali in Evil Islands non li trovate di certo, questo
gioco un pò vecchiotto che all'epoca passò abbastanza in sordina
presenta un approccio del tutto differente, e permettetemi di dirlo, è
proprio questo il suo punto di forza.
Qui comandiamo un party di tre membri, con il quale dobbiamo completare le
diverse missioni che formano il filo narrativo della vicenda, cercando
artefatti, salvando principesse e compiendo quel genere di gesta che ci si
aspetta in un romanzo fantasy.
Ma le differenze con gli altri titoli sono fondamentali: innanzitutto il
protagonista è un ladro/mago, e non il solito guerriero, poi, pur essendo
un gioco in cui il combattimento è importante, l'attacco diretto è
assolutamente sconsigliato.
La maggior parte dei nemici, almeno all'inizio, è più forte dei nostri
uomini, e per sconfiggerli è necessario una strategia ragionata che miri
a sfruttare il vantaggio tattico nella maniera più efficace possibile.
Il più delle volte è possibile evitare lo scontro, ma nel momento in
cui,per forza di cose, è proprio necessario dare una bella lezione a quei
farabutti, ecco che l'interfaccia ci viene incontro con comode ed estrose
opzioni tattiche.
Innanzitutto è possibile, sfruttando diversi tipi di andatura, scivolare
silenziosamente alle spalle dell'avversario per poi pugnalarlo causandogli
danni notevoli, si posso tentare colpi mirati per incapacitarlo, o si può
utilizzare la magia per attirarlo lontano dagli alleati e aggredirlo
comodamente in 3 contro 1.
Ed in quelle situazioni in cui quel maledetto sciamano potentissimo, a cui
dobbiamo per forza rubare un artefatto, ci riempie ogni volta di botte, si
può facilmente aggirare l'ostacolo sfruttando le abilità ladresche del
protagonista.
Et voilà, missione compiuta senza nemmeno tirare un fendente.
Bello anche il sistema delle abilità che permette di allocare i punti
esperienza in modo tale di svilupparsi il personaggio a piacimento, come
non è da meno la possibilità di costruire i propri incantesimi e le
proprie armi, con la possibilità di forgiare anche armi incantate.
La grafica è sempre molto adeguata, il motore treddì rende molto bene e
le musiche sono ben realizzate, specialmente i battle themes, che insieme
ad un sistema di gestione dei colpi critici, rendono gli scontri davvero
emozionanti.
Ben fatta anche la trama, che pur risultando a tratti un pò diluita
(considerate che le missioni sono circa un'ottantina, anche se non tutte
obbligatorie) offre un simpatico colpo di scena nel finale.
In definitiva si tratta di un gioco davvero molto giocabile e
piacevole, una validissima alternativa per chi vuole qualcosa di
diverso dalla serie di Baldur's Gate o dalla saga di Might e Magic.
05/10/2002 |
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- Alcuni screenshot del gioco
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