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L a p o l i t i c a |
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Consumismo, c'è chi può e chi non può
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Negli anni del boom la politica italiana è segnata dal centrismo. Durante il centrismo salirono al governo dei partiti di centro, con idee intermedie tra gli estremi di destra(fascismo) e gli estremi di sinistra (comunismo e socialismo). La politica italiana era influenzata dalla politica statunitense perché questa aveva favorito la ripresa economica dell'Italia tramite il piano Marshall (a partire dal '48). In cambio di questo però, gli USA chiedevano di dare meno potere ai partiti di sinistra. Anche la Chiesa, come gli Stati Uniti, era contraria al voto per i partiti di sinistra perché condannava le loro opinioni, infatti dopo la 2^guerra mondiale si era formato in tutto il mondo il sistema del bipolarismo (USA-URSS). Il partito della D.C. in questi anni gestì la situazione economica e sociale attuando alcune riforme necessarie per migliorare le condizioni di vita degli italiani; fra queste le più importanti sono la nazionalizzazione dell'energia elettrica, con la formazione dell'ENEL, la riforma contro la speculazione del lavoro nero, e la legge per l'immigrazione. Verso la fine degli anni '50 ci fu un'apertura degli Stati Uniti e della Chiesa nei confronti della sinistra. Negli USA fu Kennedy il primo presidente a non contrastare l'eventuale partecipazione al governo delle sinistre e la Chiesa, con Papa Giovanni XXIII attraverso l'Enciclica "Mater et Magistra" ricordava agli italiani che tutti i partiti dovevano concorrere al benessere dei cittadini partecipando alla vita politica dello stato. Dopo questa apertura in Italia iniziò un periodo di centro sinistra in cui la D.C. perse posizioni in Parlamento a favore di comunisti e socialisti. |
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Scuola media statale "Giovanni XXIII" Spirano (BG) Scuola media statale "Michelangelo" Bari