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I l c i n e m a |
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Consumismo, c'è chi può e chi non può
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Tra la fine degli anni '40 e gli anni '60 appare felice la scelta, anche politica, di far sorgere un' industria cinematografica nazionale.Questa è caratterizzata da un folto gruppo di film che rappresentano la vita nei suoi aspetti quotidiani, per lo più quella degli strati più umili della società. Molto spesso i registi non assumono attori professionisti ma, a volte, preferiscono gente umile "presa dalla strada". Per questi film è coniata la definizione di "neorealismo" che non aggiunge abbellimenti estetici ma, sottolinea la vera realtà. I film neorealisti tuttavia vanno a pari passo con le commedie brillanti che man mano si arricchiscono di nuovi spunti. Per questi film vengono scelte ragazze prorompenti, attrici maggiorate, che impersonano ruoli di ragazze non tanto brillanti quanto molto belle.Uno dei film tipici di questo genere è "Poveri ma belli". Le caratteristiche dei film neorealisti, invece, sono:la dimensione fantastica, la ricerca di un linguaggio drammatico, moderno, l' ironia, il gusto per le costruzioni di ambienti e situazioni. Di questo genere sono indimenticabili i film: "Le mani sulla città","Roma città aperta" e " La strada". Seppure in modo differente, tali film descrivono sempre il miracolo economico in tutti i suoi aspetti positivi e negativi. |
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Scuola media statale "Giovanni XXIII" Spirano (BG) Scuola media statale "Michelangelo" Bari