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Claus Theo Gärtner è nato a Berlino il 19 Aprile del 1943. Ha trascorso gli anni della sua infanzia tra la capitale tedesca, Innsbruck, la Ruhr, gli Stati Uniti e l'Asia orientale. Ha frequentato la Staatliche Hochschule für Musik und Theater in Hannover per essere ingaggiato subito dopo da importanti teatri quali il Deutschen Theater in Göttingen, gli Staatstheatern di Braunschweig, Oldenburg, Stuttgart e la Schaubühne am Halleschen Ufer di Berlino. Con il suo primo ruolo cinematografico nel film «Zoff» (1971, diretto da Eberhard Pieper) ha vinto il Bundesfilmpreis. Per la televisione, prima di legarsi al detective che tanta fortuna gli ha portato, ha partecipato ad episodi del ciclo «Tatort» nel 1974 e nel 1977. Nel 1992 ha avuto un ruolo di guest star nell'episodio "Il ladro" della serie «Wolff, un poliziotto a Berlino». Così Georg Althammer, produttore della serie, racconta come giunse all'accordo con Claus Theo Gärtner: «Quando Karl Heinz Willschrei mi propose la coppia detective e avvocato non ebbi alcun dubbio che avrebbe potuto essere un grande successo. Le domande che si imposero immediatamente furono: chi scriverà le sceneggiature? a chi affidare la regia? Domande importanti, certo, ma la più importante era: a chi affidare i due ruoli? Per il ruolo del primo avvocato, il dottor Renz la scelta fu quasi immediata: Günter Strack aveva fatto sapere che gli sarebbe piaciuto interpretare una serie poliziesca e noi lo trovammo ideale. Pensammo, però, che se l'avvocato sarebbe stato un uomo sulla cinquantina, l'investigatore avrebbe dovuto essere più giovane. Dopo mesi arrivammo alla conclusione che Claus Theo Gärtner avrebbe potuto essere l'uomo giusto. Concludemmo la trattativa nel famoso locale di Monaco "Franziskaner": sul retro del conto Claus Theo scrisse di suo pugno "100 puntate okay. C.G.T.". Ho conservato per anni quel foglietto nel portafogli come un talismano». Dal 1997 il suo nome ha preceduto quello del coprotagonista avvocato nei titoli di testa della serie «Un caso per due». |
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Claus-Theo Gärtner. (Foto Odeonfilm) | ||||
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Cosa insolita per un protagonista di telefilm tedesco, Matula viaggia in Alfa Romeo. Agli inizi della serie l'auto del nostro eroe era una Giulia Super 1600. Dopo una pausa tutta tedesca tra il 1985 ed il 1988, in cui gli è stata affidata un'Audi 80, dal sessantesimo episodio Matula è tornato alla guida di un'auto del Biscione, un'Alfa 75. E gli affari devono avergli reso bene visto che poi cambiato con una 155 e più tardi ancora con una 156 e una 159. Secondo la leggenda, il primo giorno di lavoro del primo episodio, il regista scoprì che nessuno aveva pensato a un'auto per Matula. Quale fargli guidare? Una Volkswagen, troppo noioso. Una Porsche, inverosimile. Una Mini, da signora. «Prendiamo la mia», propose Claus Theo Gärtner. Era una vettura della casa di Milano. Tra le auto personali dell''attore c'è ancora un'Alfa Spider, come quella di Dustin Hoffman ne «Il laureato». Matula alla guida della Giulia. (Screenshot ZDF)
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