Renzo Kayak
segue CANOA MICHELA TERZA
Pannelli di carena |
9° lungo la linea di chiglia |
18° lungo lo spigolo di carena |
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Pannelli a 45° |
18° lungo lo spigolo di carena |
18° lungo il bordo superiore |
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Pannelli della fiancata |
45° lungo il bordo superiore |
18° lungo il bordo inferiore |
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Pannelli della pontatura |
9° sulla linea longitudinale centrale |
45° variabili sul bordo laterale |
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Nessuna rastremazione sui bordi del pozzetto |
Il montaggio
Nella meno felice delle situazioni i tracciati, sul compensato, sono eseguiti sul pavimento ed i tagli sul bordo di un tavolo.Cuci e incolla (stitch and glue)
Sui lati dei pannelli che devono essere uniti si traccia, con un truschino, una linea a 8 o10 mm, dal bordo esterno (scegliere una sola distanza). Su questa linea si fanno dei fori da 1,5 mm., distanti 100 mm. (le punte da trapano da mm. 1.5 mm. sono facilmente reperibili). Quanto detto vale per i pannelli: a) con bordi rettilinei (colmo della pontatura, bordo inferiore delle fasce laterali) b), con bordi poco curvi (pannelli di carena, sui bordi della chiglia).La mia variante migliorativa
Per unire e centrare le giunzioni, accrescendo la resistenza della canoa, ritengo che la semplice aggiunta di un tondino (8, 10 mm.) posto all’interno, completato da un raccordo di resina mescolata a filler (riempitivo addensante), con l’aggiunta di un nastro di fibra di vetro sia la soluzione meno complicata che offre un buon risultato. Si può evitare la posa del tessuto di vetro all’interno dello scafo se si prevedono rinforzi (listelli incollati sulla carena).Accorgimenti costruttivi
Per evitare che la prua e la poppa risultano troppo affilate è stato introdotto uno spessore centrale di 8 mm. (il calcolo ne tiene conto) ed i pannelli che vi confluiscono devono essere opportunamente rastremati nella parte interna di contatto.La finitura interna dello scafo
La parte interna è rifinita e rinforzata secondo le previsioni d’uso, ad esempio:Queste prime 3 soluzioni costituiscono un crescente incremento di peso.a) Semplice verniciatura con resina epossidica per impregnare ed impermeabilizzare il compensato. Carteggiatura e 2 mani di trasparente completano il tutto.
b) Listelli trasversali incollati sul fondo, accrescono l’estetica e migliorano la resistenza, segue il trattamento descritto in a).
c) Come a) ed inserimento di pagliolato mobile trattenuto da fermi incollati alla carena.
d) Posa di tessuto di vetro e resinatura e due mani di vernice trasparente
e) E’ un completamento della b) perché include dei listelli trasversali triangolari che riproducono l’angolazione della carena.
Finitura interna della pontatura
f) Listelli triangolari, che riproducono l’angolazione della pontatura, la rinforzano notevolmente e permettono di risalire dall’acqua senza la paura di danneggiarla con il proprio peso. Possono essere incastrati ed incollati a due listellini fissati sulla parte inferiore, in modo da formare una fessura nella quale incollare i listelli triangolari oppure gli stessi si fissano solamente con nastro di tessuto di vetro resinato. La finitura è quella descritta in a) ma senza la vernice trasparente nella zona che s’inchioda e s’incolla allo scafo. Forature, praticate sui triangoli di rinforzo, servono ad assicurare con dei cordini il materiale stivato.
g) La pontatura amovibile è rifinita come quella descritta in f) però, sul rovescio, il suo perimetro laterale deve essere rinforzato con nastro in fibra di vetro e resinatura.
La finitura esterna
Il tessuto, in fibra di vetro, che meglio si adatta alla sagoma esterna dello scafo, è quello biassiale che ha la trama e l’ordito a 45° rispetto alla larghezza. Segue bene le curve e non crea problemi con gli spigoli poco arrotondati caratteristici di questo progetto.Le pagaie
Le pagaie previste per questa canoa sono quelle doppie a pale incrociate, lunghe 220 cm. devono essere necessariamente in legno perché le altre stonerebbero, meglio acquistarle.I puntapiedi
A differenza della "Michela Seconda" nella "Michela Terza" non ci sono le ordinate sulle quali appoggiare i piedi e nemmeno lo schienale posizionabile in vari modi. Il problema è stato superato con 4 puntapiedi che scorrono su lunghe guide, in modo da poter soddisfare le corrette posture sia in modo singolo sia in modo doppio. Volevo utilizzare quelli disponibili in commercio ma un noto rivenditore mi ha sparato, per una sola coppia, un prezzo "osceno", da moltiplicare per 3! Da questo fatto …. la nascita del punta piedi "Fai da te". Si possono però realizzare punta piedi più spartani.Sedili e schienali
I sedili sono simili a quelli della "Michela Seconda" però sono fissati alla carena con strisce di "Velcro". Devono essere il più sottili possibile per abbassare il centro di gravità. Evitare quelli gonfiabili! Lo schienale di poppa è ribaltabile, per facilitare lo stivaggio e per ribaltarlo sul ponte posteriore come sedile quando uno sta pescando. Questa posizione è possibile, in acque calme, solo se la canoa è messa in sicurezza con uno o due stabilizzatori (vedi collegamento).
Stampare il disegno per
vederlo bene
Lo schienale è trattenuto da viti, rondelle e galletti inox
(vedere il dis. N° 6 "Michela Seconda").
Se viene scelta la variante della pontatura amovibile
(avvitata) i blocchetti superiori di contrasto alla spinta subita dalle lunette
non sono solidali con le stesse ma con la pontatura.
Corde della coperta
Le corde perimetrali permettono di trattenere la canoa in qualsiasi punto, legare il retino dei pesci, trattenere la pagaia o le pagaie, rimanere affiancati ad altre imbarcazioni, legare l’ancora ecc …Le maniglie
Gli attacchi della fune di ciascuna maniglia devono essere sicuri ed adeguatamente rinforzati per ripartire gli sforzi di trazione.I bordini perimetrali
Sono dei listelli mezzi tondi da 10 X 5 mm. che contornano le due fiancate in corrispondenza del bordo superiore e il perimetro esterno della falchetta che viene irrobustita. Il fissaggio mediante viti permette la loro sostituzione.Tempi di esecuzione
Se comperi una canoa il tempo è zero. La scatola di montaggio "X" promette 30 ore, quella "Y" dichiara non più di 60 ore, la "Z" non dichiara. La canoa "Michela Terza" non viene fornita in scatola di montaggio e la sua realizzazione richiede un tempo abbastanza lungo e decisamente superiore alle 30 o 60 ore. Le varie operazioni non sono strettamente vincolate perciò si possono frazionare sfruttando i ritagli di tempo a disposizione. Il mio consiglio è quello di non puntare sul tempo ma sul risultato finale perché è quello che conta.I giubbotti di salvataggio o i giubbetti d’aiuto al galleggiamento omologati
I primi sono da preferire, giubbotti o giubbetti, sulla canoa, vanno comunque indossati (vedi collegamento).Sicurezza
"Michela Terza" prevede due paratie d’estremità. Gli spazi intercorrenti tra la prua e la poppa e le loro rispettive paratie sono riempiti di schiuma poliuretanica a cellula chiusa e garantiscono il galleggiamento in caso di foratura o sfondamento dovuto ad urto accidentale.Consigli d’uso
Una canoa che si presenta come un mobile da arredamento va trattata con cura, non deve essere trascinata sul terreno e, in acqua, non deve essere graffiata dal fondale o dalle rocce. Nel caso che quanto scritto non vi soddisfa è meglio prendere in seria considerazione l’acquisto di una canoa di plastica.Cosa non fare senza esperienza
L’inesperto che, da seduto, si sporge dalla canoa per
vedere il fondo …si rovescia.
Cosa si può fare con la destrezza e l’esperienza
L’inesperto che, da seduto, si sporge per vedere il fondo
non si rovescia se si appoggia alla pagaia, trattenuta in modo che la maggior
parte della sua lunghezza si trova fuori bordo e la sua pala appoggia di piatto
sull’acqua.
Mio figlio, che sapeva fare il funambolo, stava in piedi
sulla "Michela Prima" tenendo la doppia pagaia orizzontale a mo di
vela, quando c’era vento e l’onda di almeno un metro. Se l’equilibrio era
compromesso, saltava in acqua poi risaliva per riprendere il gioco, suo padre,
sul gommone, assisteva …. la canoa …. per evitare che potesse fracassarsi
sugli scogli!
Nigel Foster, kayaker ed istruttore di fama internazionale,
ha scritto libri, divulga filmati e dispensa esperienza. Su un kayak largo 50
cm. Sa stare in piedi reggendosi indifferentemente su una o due gambe.
Se siete gia bravi o volete accrescere le vostre capacità di
reazione fate altrettanto, in acque calme, temperate e protette, profonde circa
1.20 m. L’assistenza di qualcuno è d’obbligo. Se il gioco avviene a
rotazione il divertimento è assicurato. Il successo delle operazioni messe in
atto va conquistato però l’esperienza che si ricava accresce la
consapevolezza e suggerisce l’uso in sicurezza.
Il progetto è previsto per la sola propulsione umana. Non
sono state progettate e previste sia la propulsione velica che quella a motore
che sono inadeguate.
Collegamenti utili:
Assembling inside or not inside
Michela Seconda, 29 anni dopo
Dis. N° 2
Dis. N° 6 Michela Seconda
Fotografie Michela Seconda
Punta piedi
Stabilizzatori
Corde perimetrali
FOTOGRAFIE
Sicurezza
Il salvagente
La tecnica della pagaiata
Il kayak, noi e l’essenza
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