Renzo Kayak

CANOA MICHELA TERZA

MONO E BIPOSTO, IN COMPENSATO MARINO

4600 X 800 X 250.3 (H sheer) H max 313.7 mm.

Ci sono tanti modi per possedere una canoa:
a) Acquistarla nuova o usata.
b) Acquistare una scatola di montaggio e mettere insieme i pezzi sagomati, limitandosi ad essere un semplice assemblatore.
c) Avere la passione del " FAI DA TE ", partire da disegni e tavole numeriche per acquistare i materiali, tracciare, tagliare e costruire.
d) Per completare quanto sopra si può partire dal nulla e progettare ma, in questo caso, oltre alla passione del "fai da te" ci vuole anche quella delle ricerche e dell’esperienza che consente di adattare, ai materiali di facile reperibilità, le forme della tradizione. L’unico non trascurabile svantaggio è che la fase progettuale comprensiva di ricerca storica, calcoli, disegni e verifiche è più lunga di quella della costruzione.
La maggior parte dei "fai da te" inizia dai disegni e dalle tavole numeriche e costruisce un modello in scala. Per raccontarla con altre parole, chi non si fida verifica, con un modello, i dati messi a disposizione, prima di acquistare i materiali.
Il modello serve a testare la validità del progetto, la propria capacità esecutiva ed accresce l’esperienza.
Io prima di divulgare un progetto reputo indispensabile costruire almeno il modello in scala. Finora il metodo ha sempre funzionato egregiamente.
Acquistando una scatola di montaggio viene a mancare la possibilità di costruire un modello. 

Note del progettista

All’inizio di un progetto è fondamentale prevedere un facile tracciamento sul compensato marino, il controllo delle parti da tagliare, il facile assemblaggio e la costante possibilità di controllo tra le misure di progetto e quelle della realizzazione.
Il progetto deve essere concepito con la massima semplicità possibile perché ciò rappresenta conforto e rassicura chi, per la prima volta, affronta la costruzione e realizza la canoa.
In fase di progetto l’autore deve immedesimarsi nel costruttore, sin dal momento dell’acquisto dei materiali, di facile reperibilità e trasporto, possibilmente acquistabili ovunque.
Nei limiti del fattibile io tendo a fare progetti nei quali possono essere utilizzati dei pezzi rettilinei perché il fornitore del compensato può eseguire (anche gratuitamente) dei tagli precisi che:
a) Riducono la larghezza dei fogli di compensato e consentono un trasporto più agevole.
b) Si hanno già a disposizione dei pezzi già tagliati a misura.
c) Nel caso di questa canoa si evita di segare per 37 m.

La canoa "MICHELA" è giunta alla sua terza generazione. Dall’evoluzione della canoa in legno e tela plasticata "MICHELA SECONDA" nasce "MICHELA TERZA", in compensato marino, ed è assemblata con il metodo cuci e incolla (stitch and glue).
"MICHELA TERZA", come tutte le canoe è simmetrica, la sezione maestra è sulla metà della lunghezza. Si differenzia da quelle tradizionali aperte poiché è parzialmente pontata ed offre maggior sicurezza. La linea centrale longitudinale (colmo) della pontatura dista 313.7 mm. dall’orizzontale di riferimento (0.00). La fascia diritta della fiancata forma con la pontatura un angolo di 90° ed è inclinata di 9° rispetto alla verticale.
Anche le due mezze carene hanno un’angolazione costante di 9° rispetto all’orizzontale. Ciò significa che la fascia diritta (con i lati paralleli) della fiancata, con angolazione di 9° risulta perpendicolare alla mezza carena che sta sul lato opposto. Il pannello di carena su un lato è parallelo al pannello della pontatura sul lato opposto.
Le due fasce curve, una per lato, tra la fascia diritta e la carena sono inclinate di 45° ( solo sulla sezione maestra).
 


Le asimmetrie, riscontrate sulle ordinate, tra la parte prodiera e quella poppiera, misurate sulle rispettive ascisse, si riscontrano:
1) Nelle fasce inclinate a 45°
2) Nelle semicarene
L’accorgimento migliora la direzionalità perché la linea di chiglia è stata allungata nella zona posteriore.
E’ utile ricordare che, in questo progetto, tutte le misure sono riferite ai fili esterni del compensato.
Prima di collegare i pannelli occorre rastremare gli stessi verso l’interno. La progettazione ad angoli costanti facilita il compito.

Non rastremare significa alterare le dimensioni di progetto, a fine articolo, c'è il collegamento con quello che è relativo al problema. E' comunque possibile non rastremare i pannelli tenendo conto di quanto scritto alla fine delle tabelle numeriche che servono per tracciare sul compensato marino.
Le caratteristiche che differenziano la "Michela Prima" dalla "Michela Seconda" sono state testate e valgono anche per "MICHELA TERZA" pertanto non sono ripetute ma solo richiamate mediante collegamento.
Il progetto, i dati numerici, i suggerimenti fin qui scritti e quelli che seguono relativi alla costruzione sono stati riportati con la massima cura e rappresentano una guida alla costruzione ma non sostituiscono l’esperienza, per la scelta dei materiali, per la costruzione e per l’utilizzo dell’imbarcazione.
L’errato uso e le mancate precauzioni per l’utilizzo della fibra di vetro, resine, pitture, solventi e la formazione di polveri possono creare seri danni a se stessi e agli altri.
L’andare in canoa è un’attività che può comportare dei rischi.
L’autore del progetto non è responsabile della mancata verifica dei dati, scelta dei materiali, errato assemblaggio e uso, della canoa, che sono a vostro esclusivo rischio.
Questo mio progetto è disponibile su internet come "share ware" ma non è di pubblico dominio.
Mi riservo tutti i diritti su questo progetto destinato solo ai "Fai da te" ma non all’uso a scopo di lucro, anche mediante il solo utilizzo dei dati per la costruzione con altri metodi o materiali.

Prima di acquistare i materiali

I fogli di compensato marino sono reperibili in due formati: 1530 X 3120 mm. Nei vari spessori (4, 6, 8, 10, 12, 15, 20 mm.) e 4’ X 8’ (1220 X 2430 mm.).
La costruzione della canoa impone di giuntare il compensato per ottenere le misure dei pannelli. I giunti smussati sono quelli da preferire. I giunti di testa con sottogiunto possono, ad esempio, essere utilizzati per la pontatura.
Le giunzioni, sulla stessa ordinata, sono ammesse solo se altri pannelli intermedi rompono la continuità trasversale della linea di giunzione.
Un consiglio, mai acquistare il compensato in quantità che potrebbe sembrare sufficiente, meglio un foglio in più.


 

Il compensato marino previsto per la costruzione ha uno spessore di 4 mm. Quello da 6 mm. Pesa il 50% in più. Anche i calcoli ed i conseguenti tracciati vanno adeguati allo spessore.
Per verificare a priori l’acquisto dei fogli di compensato operare come segue.
Ingrandire il disegno N° 2 e stamparlo preferibilmente su fogli da 160/200 grammi al metro quadro (la carta da fotocopie pesa 80 gr.), ritagliare i pezzi e disporli sui fogli che riproducono, nella medesima scala, le dimensioni del compensato marino.
Stabilire dove sistemare i giunti. Stabilire le posizioni della linea (ascissa) di riferimento in modo che non vada oltre il compensato.
In questa operazione ciascun "fai da te" può scatenare il suo estro. Con le idee più chiare procedere all’acquisto dei materiali, dando indicazioni sui tagli diritti. A questo punto si sa già anche come impacchettare il materiale ed assicurarlo sul portapacchi dell’auto.
Quando acquistate il tessuto di vetro fatelo arrotolare su un tubo (cartone, plastica, ecc.) ma non fatelo piegare come se fosse una coperta.

Il tracciamento

Sul compensato occorre materializzare ciascuna riga delle varie ascisse di riferimento e le relative ordinate (perpendicolari) ed infine riportare su quest’ultime i punti di tracciamento, definire i giunti e le sovrapposizioni del materiale, controllare e ricontrollare ed infine raccordare.

Il taglio

  

Lo strumento di taglio alla portata di tutti è il saracco a denti fini oppure un segaccio, sempre a denti fini, giapponese (a tirare). linea di taglio deve essere leggermente all’esterno di quella disegnata …. e la linea disegnata deve coincidere con quella di progetto perché, in questo caso, la troppa cautela produrrebbe guai.
Un tampone con carta abrasiva riporta alla linea di progetto.

Le rastremazioni dei pannelli

Si rastrema sempre verso l’interno

 

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