Renzo Kayak
IL KAYAK, NOI E "L’ESSENZA"
A cura di Renzo Beltrame genn. 2001
Lago di Garda, Antonio sul kayak Rompi B.
Premessa
Io allora intuii che, per andare all'essenza, dovevo far leva su certe cognizioni di base. Esaltato da quel sano concetto e dando
per scontato che il kayak va in acqua, elaborai una mia teoria, sul concetto idraulico, che fu poi essere quella di aver capito un tubo.
Il conflitto interiore arrivò ai massimi livelli ma il fascino esercitato, dal concetto d'essenza, mi convinse a perseverare ed elaborare qualcosa
di sicuramente perfettibile. Altri più bravi saranno così stimolati a rettificare, rifare ed infine a migliorare il mio primo abbozzo.
Il debutto
All'inizio si devono fronteggiare un sacco di problemi,
t'interroghi sul come fare, dove trovare risposte, ti disorienti, perdi di vista
persino lo scopo di voler arrivare alla famosa "essenza", poi intuisci
che devi almeno cominciare a "naso".
Avido di conoscenza cercai i luoghi dove c'erano i kayak
e.....cominciai
a fiutarli. Dopo terribili momenti di sconforto ed interminabili riflessioni, io
conclusi che per arrivare a quell'essenza non dovevo usare solo il naso ma
l'intera capoccia.
La sfida
La sfida consiste nel trasmettere ad altri un modo per farsi
un'idea abbastanza verosimile del comportamento di un kayak, osservandolo
attentamente ed elaborando alcune cognizioni.
Archimede, (Siracusa, 287 - 212 a.C.) autore della teoria sulla leva, diede anche origine al suo principio: un corpo, immerso in un fluido, riceve una spinta verticale verso l'alto eguale al peso del volume di fluido spostato.
Esempio; 100 Kg. costituiti da un kayak + Kayaker attuano differenti spostamenti nei fluidi nei quali sono immersi (tabella N° 1).
Tabella N° 1
N° |
Tipo di fluido |
Peso in Kg. |
Peso specifico (Kg. / dm3.) |
Decimetri cubi dislocati |
1 |
acqua distillata |
100 |
1,000 |
100,00 |
2 |
acqua dolce |
100 |
1,002 |
99,80 |
3 |
acqua di mare |
100 |
1,026 |
97,47 |
Quel kayak dislocherà quindi 3 volumi d'acqua differenti ma sempre pari a 100Kg.
Per far sì che il concetto di dislocamento rimanga meglio impresso, immaginiamo ora il kayak senza riserva di galleggiamento (tab. N° 2), trascuriamo di considerare il peso specifico del kayaker, il salvagente e quant'altro galleggia. Se il kayak ed il kayaker fossero immersi nell'acqua distillata, il kayaker avrebbe il capello più irto che sfiora il pelo dell'acqua, nell'acqua dolce mostrerebbe un po' di capelli ed un po' di più nell'acqua di mare. Se il kayaker fosse calvo dovrebbe indossare una parrucca altrimenti l'esperimento non riuscirebbe!
Fortunatamente il kayak dell'esempio non esiste, tutti i kayak hanno la loro riserva di galleggiabilità ed il kayaker rimane alteramente assiso.
Nella tabella N° 2 sono descritte alcune terminologie ricorrenti nello scritto che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe farsi più serio.
Tabella N° 2.
DISLOCAMENTO |
Volume del fluido spostato |
RISERVA DI GALLEGGIABILITA' |
Spazio interno al kayak non occupato dal Kayaker. |
LINEA DI GALLEGGIAMENTO |
Quella linea che perimetra le fiancate sul filo dell'acqua. |
BORDO LIBERO |
Fascia di fiancata che emerge dall'acqua. |
LUNGHEZZA FUORI TUTTO (L.F.T.) |
Massima distanza tra la prua e la poppa. |
LUNGHEZZA TRA LE PERPENDICOLARI (L.P.P.) |
Massima distanza tra due fili a piombo messi rispettivamente a contatto con la prua e la poppa. |
LUNGHEZZA AL GALLEGGIAMENTO (L.G.) |
Distanza orizzontale, a pelo d'acqua, che intercorre tra la parte emergente di prua e quella di poppa. Vedi Fig. 1 |
LARGHEZZA MASSIMA FUORI TUTTO |
Massima distanza tra i due fianchi del kayak, in corrispondenza della sezione maestra. |
SEZIONE MAESTRA |
La sezione più larga. Vedi Fig. 2. |
PESCAGGIO |
Punto della chiglia maggiormente immerso. |
CHIGLIA |
Asse longitudinale della carena. |
ASSETTO |
Dipende da come il Kayaker ed il carico si dispongono.Se l'assetto coincide con la linea di galleggiamento è nullo, diversamente può pendere verso prua, poppa oppure su di un lato, in tal caso è detto assetto trasversale. Vedi Fig. N° 3. |
TONNELLAGGIO O STAZZA |
Si definisce stazza la misura interna del volume, totale o utile (stazza lorda o netta) di un'imbarcazione. Normalmente è espressa in tonnellate, 1 ton. (ing.) = 2.83 metri cubi (100 piedi cubi inglesi). Dato che il kayak non è una nave, la sua stazza è in decimetri cubi o in Chilogrammi. |
CARENA |
Parte inferiore dell'imbarcazione che rimane immersa nell'acqua, detta anche opera viva. Quella che rimane sopra la linea di galleggiamento è detta opera morta o bordo libero. |
STABILITA' LONGITUDINALE |
Quella che si oppone al beccheggio. |
BECCHEGGIO |
Oscillazioni longitudinali. |
ROLLIO |
Oscillazioni intorno all'asse longitudinale. |
COEFFICIENTE PRISMATICO C.P. |
In ingl. Prismatic Coefficient, P.C. E' il rapporto tra il volume immerso della carena ed il prisma avente la stessa lunghezza al galleggiamento, la larghezza della sezione immersa più larga e profondità tra la parte di chiglia più immersa e la superficie dell'acqua. Il C.P. nei kayak varia tra 0.45 e 0.60. |
STABILITA' TRASVERSALE |
Quella che si oppone al rollio. |
CENTRO DI CARENA |
Punto d'applicazione della spinta verso l'alto che si oppone al peso dell'imbarcazione più il suo carico. |
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