Attenzione: Queste pagine appartenevano a "L'incontro". Non sono verificate dal 2001. Avendo subito perdite consistenti di dati, e soprattutto essendo ormai datate, possono contenere errori e non rispecchiare più il pensiero degli autori. Se sei l'autore di uno o più di questi contenuti contattami a jotis@iol.it   Politica Cultura Scienze  Società  Religione Psiche  Filosofia  Ambiente Arte  Cinema Sport Napoli Università Home

Pensare Globalmente agire localmente
SVILUPPO SOSTENIBILE.
COME IL BATTITO D'ALI DI UNA FARFALLA

di Nico Gibaldo dagli atti  del 38° convegno CEM

L'idea dalla quale era partito lo studio sullo sviluppo sostenibile era
quella di offrire niente di più che alcuni spunti per stimolare una
riflessione sulle complesse relazioni che intercorrono tra economia,
ecologia e giustizia sociale, affrontando al contempo i possibili risvolti
educativi di queste tematiche.
Molte sono le domande che si fanno avanti di questi tempi: in che modo le
leggi di un mercato sempre più deregolamentato a livello globale si
ripercuotono sulle economie locali e individuali?
Possono scelte e comportamenti individuali avere pesanti ripercussioni
ecologiche o contribuire alla sperequazione globale di risorse e capitali?
Le leggi dell'economia, del mercato, hanno qualche rapporto con quelle
dell'ecologia; sono queste compatibili?
In che modo ciascuno di noi può contribuire alla creazione del cosiddetto
"sviluppo sostenibile"?
Cosa intendiamo, soprattutto, con questo concetto di "sviluppo sostenibile"?
Possiamo in qualche modo scegliere quale futuro consegnare ai nostri figli,
alle future generazioni?
Questi interrogativi non solo ci riguardano tutti personalmente ma ci
coinvolgono in modo particolare, ci pongono di fronte a dei dilemmi, ci
imbarazzano, iomplicano scelte e chiare prese di posizione. Cosa vuol dire
educare alla sostenibilità? Educare al futuro? quali strumenti potrebbero
aiutarci a muoverci nella complessità di questi interrogativi?

Allora per rispondere a tutto ciò abbiamo voluto porre l'accento sulla
dimensione temporale e sull'individuare le relazioni esistenti tra parole -
chiave e l'ambiente esterno. Riflettere sul fatto che, ad esempio, se l'idea
di vita è correlata con quelle di energia, possibilità, movimento,
equilibrio, calore, lo è altrettanto con quelle di degrado, disordine,
spreco, non equilibrio.
Cosa significa, ed ha significato fino ad ora, l' aver trascurato o
sottovalutato questo "lato oscuro" del fenomeno vita? Può l' umanita
permettersi di continuare ad attingere dai pozzi energetici del pianeta ai
ritmi quantitativi e qualitativi attuali senza preoccuparsi del fatto che
se, da un lato, consumare e trasformare energia significa poter crescere e
svilupparsi, dall'altro, significa accrescere il degrado (energetico e
ambientale) determinando un avvicinamento del sistema globale alle
condizioni dell'equilibrio termico, raggiunte le quali nessun tipo di
energia pregiata sarà più disponibile?

Ma cos'è questo sviluppo sostenibile?
Lo sviluppo sostenibile è quello che provvede al soddisfacimento dei bisogni
delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità di
soddisfacimento dei bisogni di quelle future.
Abbiamo cercato di problematizzare questa definizione apparemtemente
pacifica, finendo per farla diventare buona per tutti gli usi tanto che
l'idea di sostenibilità è stata pienamente e strumentalmente adottata da un
certo mondo industriale proprio mentre veneva sottoposto a dure critiche da
parte degli ambientalisti ed ecologisti più accorti.
Comunque è emerso come la problematica ambientale non debba, e non possa,
che essere affrontata comtemporaneamente a quella della giustizia economica
e sociale: uno sviluppo che volesse prescindere da queste problematiche
sarebbe ben poco sostenibile.
Inoltre la teoria economica classica considera il mercato come un sistema
autonomo e svincolato dall'ambiente. Quest'ultimo viene visto solo come un'
insieme di risorse potenzialmente infinite alle quali attingere: è il
mercato che crea propriamente la ricchezza. Ma questa visione astratta e
deterministica dell'economia non tiene in nessuna considerazione il fatto
che l'attività economica stessa possa progressivamente intaccare il vero
patrimonio sul quale si regge la sua produttività.
Così si è espresso lo sviluppo durevole, sostenibile, o sopportabile come
l'ultimo nato di una lunga serie d'innovazioni concettuali tendenti a fare
entrare una parte di sogno nella dura realtà della crescita economica.
Questa inflazione di qualificativi aggiunti a "sviluppo" è un tentativo di
scongiurarne magicamente gli effetti negativi.
Se è lo sviluppo e non l'ambiente che si tratta di rendere durevole, si ha a
che fare con una mistificazione. Se durevole vuol dire preservare
l'ambiente, allora è incompatibile con la logica.
Rischiamo davvero che la nostra nozione di sottosviluppo non sia altro che
"un prodotto povero e astratto della nozione povera e astratta di sviluppo"
(Edgar Morin).

Educare alla sostenibilità passa necessariamente per una educazione al
futuro, o meglio, ai futuri. Per non rimanere paralizzati davanti alla
portata delle problematiche ambientali globali, alle diseguaglianze sociali
ed economiche in continuo aumento, è necessario re-imparare la capacità di
pensare costruttivamente al futuro, alle possibilità che possono dispiegarsi
a partire da scelte personali, qui e ora.

Pensare globalmente e agire localemente di Nico Gibaldo
Globalismo e Globalizzazione :Possiamo usare il termine globalizzazione per definire qualcosa di piuttosto simile ad un processo di colonizzazione esteso all'intero globo....
Il commercio equo e solidale: cos'è...un progetto di esempio in Georgia  a cura di Salvatore Pescatore
Convegno Mondiale "l'uomo e la città. per uno sviluppo umano e sostenibile" prof. Luigi Fusco Girard
Sviluppo sostenibile di Carlo Baroncelli

(dal convegno "regole per il nuovo millennio" PALAZZO DEI CONGRESSI DI FIRENZE 18-19-20 marzo 2000)

La globalizzazione economica, tecnologica, normativa di SAKIKO FUKUDA-PARR
Azzera il debito di ANN PETTIFOR : sono le idee che fanno marciare il mondo...
regole della globalizzazione DEEPAK NAYYAR
 

 

 

 

 

2001

Novembre

Ottobre

Settembre

Giugno

Maggio

Aprile

Marzo

Febbraio

Gennaio

2000

Dicembre

Novembre

Ottobre

Settembre

    Politica Cultura Scienze  Società  Religione Psiche  Filosofia  Ambiente Arte  Cinema Sport Napoli Università Home