La globalizzazione economica, tecnologica, normativa

DIRETTRICE DEL RAPPORTO SULLO SVILUPPO UMANO DELL'UNDP

"La globalizzazione ha effettivamente fatto fare dei passi avanti al mondo, migliorando lo standard di vita e l’estensione dei diritti economici negli ultimi 30 anni" ha detto Sakiko Fukuda-Parr, direttrice del Rapporto sullo Sviluppo Umano dell’UNDP-ONU) nel suo intervento al Convegno di Mani Tese, "ma la condivisione di questi miglioramenti è estremamente limitata."

"Ogni anno 35.500 bambine e bambini muoiono per cause prevedibili, secondo l’ultimo rapporto dell’UNICEF, cause come la mancanza di acqua potabile, di accesso ai servizi sanitari, di apporto alimentare sufficiente – in breve muoiono per povertà. La povertà è la negazione dei Diritti Umani. Perché allora l’opinione pubblica accetta tutto ciò con un’alzata di spalle, ma si mobilita massicciamente quando una persona viene torturata?"

"La Conferenze mondiali, da Rio ad Ginevra, sono rinnovi all’impegno di far rispettare i Diritti Umani, perché questi ultimi devono essere le vere regole della globalizzazione. Eppure negli ultimi decenni abbiamo assistito al massiccio fallimento dell’implementazione dei Diritti Umani e ribaltare questa situazione è una sfida per il prossimo secolo."

"Il passaggio da regimi autoritari verso stati democratici di molti paesi dell’America Latina, dell’Africa e di altri paesi negli ultimi 50 anni è stato un grande balzo in avanti nella realizzazione dei diritti civili e politici, ma limitato nella realizzazione dei diritti sociali ed economici di gran parte della popolazione mondiale."

"Sono passati 50 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che sancisce negli articoli 25 e 27 quale sia il diritto ad uno standard di vita minimo, ma il divario tra i ricchi e i poveri è andato aumentando invece che diminuendo. Più di un miliardo e trecentomila persone vivono oggi con meno di 1 dollaro al giorno e non hanno accesso all’acqua potabile. Dagli anni ’60 in cui il rapporto dello salario medio tra il quinto più ricco e il quinto più povero della popolazione mondiale era di 30 a 1, siamo arrivati oggi ad una rapporto 74 a 1. In 4 anni le 200 persone più ricche del mondo hanno raddoppiato i loro redditi che da soli equivalgono a quelli del 41% della popolazione mondiale. Bill Gates guadagna 120 milioni di dollari al giorno, che insieme a Warren Buffet e Paul Allen, hanno un patrimonio maggiore di 600 milioni di abitanti dei 43 paesi meno sviluppati. C’è una tendenza inesorabile alla concentrazione tra colossi economici: i top 10 posseggono più del 30% delle risorse economiche principali."

"Internet è un segnale chiaro di dove sta andando la globalizzazione in termini di inclusioni ed esclusioni. Il villaggio globale è un mito. Degli utenti di internet, il 90% vive nei paesi industrializzati, che, nell’insieme, comprendono soli il 17% della popolazione mondiale. In molti paesi africani un mese di connessione a Internet costa 200 $, comparati ai meno di 10$ negli Stati Uniti e in Europa. Questo divario si sta allargando sempre di più."

"La globalizzazione deve procedere su tre livelli: il primo è l’integrazione economica, il secondo quella tecnologica, il terzo quella delle norme, dei valori, delle regole dei diritti umani. La Fame oggi esiste perché i diritti umani falliscono dove la società civile non ha voce. Il diritto di parola, di assemblea, di stampa è fondamentale per la promozione dei diritti economici e sociali. Dobbiamo costringere i governi e le istituzioni finanziarie a seguire le regole dei Diritti Umani quando stringono accordi tra di loro."

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