F.Giampaoli F.Salvatori, "Il Dressler atrezzo dai molteplici usi durante
le manovre di corde nei pozzi", L'Appennino (1970) V. 18, N. 1, p. ???
F.LoMastro, "Il paranchetto", Speleologia 34 (1996) p. 103-104
Per il recupero di carichi si possono usare gli atrezzi da risalita per
comporre dei paranchi, come in figura.
Il
croll
serve per bloccare la corda dopo un'azione di sollevamento, per
permettere alla
maniglia di scendere.
L'utilizzo di
carrucoline
come puleggie nei moschettoni aumenta
l'efficienza dei paranchi poiche` riducono gli attriti.
Se non si dispone di carrucole non conviene realizzare paranchi elaborati
perche` il guadagno nello sforzo viene perso negli attriti
della corda sui moschettoni.
Nel caso in figura a sinistra (una sola puleggia) la forza necessaria e` pari a meta` peso del carico. Da notare che la forza sul punto di attacco e` pari a meta` peso del carico durante la trazione e al peso del carico durante la fase di recupero. La disposizione e` favorevole anche perche` la forza viene applicata verso l'alto, e in genere una persona e` in grado di applicare una forza in sollevamento maggiore del proprio peso. Tirando invece verso il basso la massima forza esercitabile e` pari al peso della persona. Da notare che appena possibile si puo` bloccare il tratto di corda su cui si tira nel moschettone M2 con un nodo, in modo da eliminare il lavoro su una puleggia. La maniglia deve essere assicurata all'armo (o ad un armo indipendente) per sicurezza in caso di ceduta del croll. (Questo non e` mostrato in figura).
Se la situazione rende scomodo lavorare tirando verso l'alto, si puo`
disporre la corda come in figura a destra.
In tal caso la forza deve essere pari
al peso del carico, e il punto di attacco deve sopportare una tensione
pari a due volte il peso del carico durante la fase di trazione.
In questo caso la forza e` applicata verso il basso, magari spingendo con un
piede ed utilizzando il proprio peso.
Ci si puo` anche aiutare tirando la corda (tramite la maniglia)
verso l'alto con le mani.
Avendo una ulteriore carrucola si puo` posizionarla sull'ultimo tratto di
corda del paranco precedente in modo da applicare la forza verso il basso.
Il caso piu` semplice e` quello di una carrucola appesa al soffitto.
In tal caso la forza viene applicata verso il basso.
Per sollevare il peso P di un centimetro bisogna abbassare il punto di
applicazione della forza F di un centimetro, percio`
Il calcolo dell'efficienza teorica dei paranchi si basa sull'analisi
dell'equilibrio statico e sulla ugualianza del lavoro compiuto tirando
la corda e quello compiuto sollevando il peso.
In pratica intervengono anche condizioni di
attrito che riducono l'efficienza. Per tale motivo e` importante utilizzare
carrucole (possibilmente con cuscinetti a sfera).
Se invece si attacca la corda al soffitto e si appende il peso alla carrucola tirando verso l'alto, per sollevare il peso di un centimetro occorre alzare il punto di applicazione della forza di due centimetri (uno perche` la carrucola si alza di un centimetro, un secondo per recuperare la corda accorciatasi sulla destra). Pertanto
Disponendo di piu` carrucole si possono sollevare grandi pesi con
(teoricamente) piccoli sforzi.
Dalla discussione precedente e` evidente che il paranco di destra permette
di sollevare pesi maggiori con minor sforzo.
Componendo paranchi di questo tipo si arriva a sollevare un peso P
con una forza pari a 1/2N P con N
carrucole.
Questa discussione e` puramente teorica. In pratica raramente si dispone di buone carrucole, per non dire delle emergenze in cui occorre passare la corda solo nei moschettoni. Allora gli attriti si sommano alla forza necessaria per sollevare il carico e riducono considerevolemnte l'efficienza del paranco (v. tabella). Con piu` di tre moschettoni gli effetti dell'attrito rendono il paranco ineffieciente.
Moschettoni | Disposizione | Attrito | Forza (Kg) per 70 Kg |
1 | carrucola | 1/10 | 42 (35+7) |
2 | carrucola doppia | 1/5 | 36 (23+13) |
3 | paranco semplice | 32 |
Le taglie sono formate da coppie di carrucole, una fissa (attaccata all'armo) e una mobile (attaccata al carico). Se il diametro della carrucola e` almeno sette volte quello della corda, e il diametro del perno e` circa pari a quello della corda, la forza F necessaria per sollevare un carico P con una taglia formata da m coppie e` F = P / (2 m c) dove il coefficiente c e` dato nella tabella sotto.
m | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
c | 0.84 | 0.80 | 0.75 | 0.69 | 0.64 | 0.60 |
Il paranco di Poldo permette di ottenere una riduzione dello sforzo teoricamente pari a P/3, e praticamente molto peggiore a causa degli attriti (soprattutto se viene realizzato con moschettoni.
Infatti quando in tratto y si riduce di 3 centimetri, il tratto x aumenta di 2 centimetri. In totale il peso sale di 1 centimetro e il punto A di applicazione dello sforzo scende di 3 centimetri. Percio`, dall'egualianza dei lavori, F=P/3.
Il punto favorevole del paranco di Poldo e` che esso risulta sempre in equilibrio statico, in qualsiasi posizione, percio` e` utilizzabile per tensionare armi e regolarli in lunghezza. Puo` essere utilizzato per armare le teleferiche.
Le puleggie (carrucole) verranno riprese nella
Sez. 9.4.
Se non si dispone di bloccanti, si puo` ricorrere ai bloccanti di emergenza fatti coi moschettoni: Sez. 10.2