Un grado di fatica estrema, l'acqua di un pozzo molto bagnato, o una caduta di pietre possono comportare un incidente drammatico per lo speleologo che sta` salendo o scendendo il pozzo: si immobilizza e resta appeso inerte alla corda (scendendo col discensore semplice rischia di "precipitare" al fondo). Ben che rara, questa situazione accade a volte, e la vita dello speleologo che resta appeso sulla corda dipende dalla prontezza e dalle decisioni dei suoi compagni.
Devi rimuovere il piu velecomente possibile l'infortunato dalla corda. Questo rischia la sindrome da imbrago (v. App. 10.B): il rilassamento muscolare e la posizione innaturale immobile portano in alcune decine di minuti alla morte. La prima cosa da fare e` riportarlo al suolo e fornirgli la prima assistenza.
Ci sono due possibilita`: issarlo alla sommita` del pozzo (o su un largo terrazzo) o calarlo alla base. A meno che non si trovi vicino alla sommita` del pozzo, o che la base del pozzo presenti condizioni critiche per l'infortunato, e` piu` semplice ricorrere al disimpegno verso il basso. Le tecniche di disimpegno devono essere
Dei diversi metodi per queste manovre descriviamo delle tecniche che possono essere impiegate anche da una sola persona e coi soli materiali di esplorazione. Se siete in piu` persone ci sono delle varianti piu` rapide, piu` efficaci e meno faticose.
In ogni caso devi scendere o salire coi bloccanti fino a raggiungere l'infortunato. Altri modi per scendere che utilizzano il discensore sono pericolosi. Le uniche alternative ai bloccanti sono il nodo a treccia e lo shunt, ma questi richiedono esperienza e di avere il materiale.
Appena raggiunto l'infortunato fai in modo che resti col torso sollevato e la testa non cada indietro legando il suo pettorale alla corda con un moschettone.
Nel disimpegno verso il basso scendi assieme all'infortunato, in due sul discensore montato sul delta dell'infortunato. Tu ti attacchi al suo delta con la longe corta o due moschettoni da sotto. In tal modo riesci comunque a giudare il discensore, e poggerai i piedi a terra alla base del pozzo prima dell'infortunato cosicche` potrai guidarlo adagiandolo al suolo.
Il discensore deve assere montato rivolto verso di te, a deve avere un rinvio, perche` il peso di due persone rende piu` difficile frenare.
Al fine di effettuare facilmente il disimpegno e` importante la disposizione di pedale e longe sulla maniglia: maniglia, moschettone (a vite) del pedale collegato ad essa, moschettone della longe legato al moschettone del pedale. E` altresi` importante avere un pedale di cordino anziche` di fettuccia.
Per far scendere l'infortunato devi
Per passare l'infortunato dai bloccanti al discensore,
E` chiaro che devi sollevare l'infortunato quel tanto che basta per liberare il croll. Puoi fare un contrappeso col tuo corpo, usando un cordino (per esempio il suo pedale) attaccato al foro superiore del suo croll con un moschettone, e passante a mo' di carrucola in un moschettone della sua maniglia, per finire nel tuo croll. Oppure puoi fare il contrappeso con la tua longe lunga. Dopo aver liberato il suo croll, mentre sei ancora in contrappeso, fai scorrere la corda nel discensore (e rifanne la chiave), per esser certo di avere abbastanza cordino da poterlo calare di peso sul discensore. Un altro modo, che richiede piu` forza ma e` piu` veloce, consiste nel sollevarlo ponendogli le tue ginocchia piegate sotto le coscie e basculando all'indietro. Quindi scendi anche tu sulla longe corta, usando il pedale, togli gli atrezzi dalla corda e vai.
Un medoto alternativo consiste nel taglio della corda. Questo metodo e` possibile solo se c'e` abbastanza corda sotto per fare un nodo. Ci vuole un coltello. Se non lo si ha, si puo` usare la fiamma dell'acetilene oppure un cordino (il pedale) sfregato avanti e indietro su un punto della corda tesa.
Il passaggio dei deviatori e` un poco piu` atletico. Devi allongiati all'ancoraggio del deviatore (non al deviatore), o attaccarti con la maniglia al suo cordino o fettuccia. Poi stacchi il moschettone del deviatore e lo passi sopra il discensore.
Infine per il passaggio dei nodi di giunzione devi trasformarlo in un frazionamento.
Il disimpegno verso l'alto consiste nell'issare l'infortunato alla sommita` del pozzo. E` utilizzabile se la corda e` libera alla base del pozzo. Inoltre e` opportuno che l'infortunato sia cosciente. Per questo e` anche una tecnica per facilitare un compagno sfinito nella salita dei pozzi.
Ci sono due metodi: il contrappeso e il paranco dall'alto. Per il secondo bisogna essere almeno in due ed avere possibilmente uno spezzone di corda per costruire il paranco. Il primo e` realizzabile anche da una sola persona perche` si usa il proprio peso per aiutarsi a sollevare l'infortunato.
Maniglia e pedale possono formare una carrucola (figura a sinistra):
Il metodo del contrappeso consiste nel formare un contrappeso sulla corda cui e` appeso l'infortunato:
Quando si e` in due si puo` fare un paranco con due bloccanti oppure un paranco di Obendorf. Il primo consiste nel mettere il croll nel moschettone d'armo per bloccare la corda che scende. Sotto il croll si monta la maniglia rivolta in basso. La corda a monte passa nel moschettone (possibilmente con una puleggia), scende alla maniglia e sul capo che risale si esercita la trazione. All'inizio recuperi la corda necessaria per fare il paranco usando pedale e maniglia come carrucola, e con un piccolo contrappeso. Teoricamente lo sforzo e` un terzo del peso, ma le perdite per attrito (soprattutto se non si hanno puleggie) lo rende alquanto inefficiente.
Il paranco di Obendorf viene realizzato con uno spezzone di corda, legata all'armo, scende fino alla maniglia, risale ad un moschettone (con puleggia) all'armo, e tirata lateralmente o verso il basso. Nel frattempo la corda tesa su cui si trova l'infortunato viene bloccata con un croll rovesciato e tirata dall'altra parte. Lo sforzo teorico e` la meta` del peso dell'infortunato.
Per il passaggio dei nodi di giunzione devi fare passare il nodo oltre il moschettone del contrappeso, oppure oltre l'insieme croll-moschettone. Usi la maniglia per bloccare la corda che scende, momentaneamente. Passi il contrappeso, o il croll, in un moschettone piu` in alto, e riprendi il contrappeso finche` il nodo non e` salito abbatsanza. Blocchi nuovamente con la maniglia e ripassi contrappeso, o croll, sotto al nodo.
Se ci sono deviatori l'infortunato deve essere abbastanza cosciente da staccarli da solo. Altrimenti e meglio ricorrere al disimpegno verso il basso.
Il passaggio di frazioanmenti [FIXME ...]
Per l'uscita dal pozzo sollevi
l'infortunato finche` riesci ad agganciare la sua longe al
corrimano;
se l'infortunato stava scendendo col discensore, fai scorrere la corda nel
discensore finche` la sua
longe non e` in trazione. Se stava salendo sui bloccanti puoi sollevarlo
agganciando il pedale di trazione direttamente al suo delta, per sbloccare
il cricchetto del croll
di trazione. A questo punto puoi issare il corpo a
braccia, o cercare di farlo scivolare sul corrimano.
[FIXME ...]
Anche se non sono dei casi di disimpegno vero e proprio ci sono altre situazioni critiche in cui bisogna prestar aiuto ad un compagno in difficolta`. In genere questo e` abbastanza semplice, ma diventa difficile quando il posto diventa stretto.
La cosa piu` importante e` infondere calma e guidare psicologicamente il tuo comapgno ad uscire dalla situazione in cui s'e` cacciato. Se il posto e` stretto quello che puoi fare e` ben poco: il piu` deve farlo lui stesso.
Nelle strettoie orizzontali da dietro puoi guidare il suo sacco, staccarglielo in modo che possa muoversi piu` liberamente, guidargli i piedi verso gli appoggi migliori. Da davanti ti conviene uscire, e rientrare di testa per guidare il tuo compagno. Puoi prendergli casco e bombola: questo lo facilitera` un poco, ma a volte e` quello che serve.
Nelle strettoie verticali da sotto puoi guidergli i piedi, fornirgli degli appoggi con mano, spalle, o altro, sia che debba secndere che salire. Da sopra se hai un pezzo di corda, forma una gassa abbastaza grande per un piede e calagliela in modo che infilandoci il piede possa far forza per risalire. Bloccare la corda su un ancoraggio solido e aiutalo anche con le mani.
Per approfondimenti:
Sindrome da Imbrago