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8.E Meteorologia

Da una pubblicazione CAI a cura di G. Lazzarini e P. Frontero

8.E.1 Previsione locale del tempo

Queste note di meteorologia sono particolarizzate per il territorio alpino italiano. Le considerazioni qui esposte possono venir meno in condizioni territoriali e orografiche diverse. Esse rappresentano comunque una metodologia di analisi e previsione locale del tempo applicabile in ogni luogo.

Le condizioni climatiche condizionano l'attivita` esterna (campi, battute, ricerca di ingressi, scavi) e, anche se indirettamente, qualla interna (regime idrico, circolazione d'aria, rientro dopo una uscita). Pertanto una interpretazione delle condizioni atmosferiche e` importante per pianificare l'attivita`: selezionare gli obiettivi, scegliere l'equipaggiamento, ...

Per fare una analisi e previsione locale del tempo e` importante avere un quadro generale a grande scala in cui inquadrare le osservazioni locali. Questo quadro e` fornito dalle fonti di informazioni ufficiali: bollettini meteorologici e nivometeorologici (radio e tv), giornali quotidiani, siti web dedicati alle condizioni e previsioni meteorologiche.

L'informazione meteorologica dei bollettini e` spesso approssimativa lacunosa, povera di dettaglio, e viene aggiornata ad intervalli lunghi. Questi bollettini sono inoltre "sparsi", senza diffusione regolare, standardizzata e organica. Molti quotidiani riportano la carta del tempo al suolo, ma questa rappresenta solo una visione parziale e istantanea dello stato del tempo. Certi siti internet hanno varie carte meteorologiche (copertura, venti, precipitazioni, temperatura, pressione) e immagini da satellite. Inoltre per le diverse carte sono disponibili dati a diverse ore, permettendo cosi` di fare una stima della evoluzione dinamiche delle condizioni.

Queste fonti di informazione permettono comunque solo una analisi a grande scala, cioe` danno un quadro di riferimento per una previsione locale del tempo. Inoltre durante i campi in zone remote e` necessario affidarsi alle sole proprie osservazioni per fare una previsione delle condizioni atmosferiche locali.

Su grande scala si hanno zone di bassa pressione e zone di alta pressione. Le depressioni tendono ad apportare aria umida e calda sulle zone alpine, determinando cattivo tempo. Intorno alle depressioni il movimento dell'aria avviene in senso antiorario e ascendente. Salendo l'aria si raffredda e tende a condensare l'umidita` formando le nuvole.

Quando ai centri di bassa pressione sono associati fronti si hanno fenomeni piu` evidenti, con nuvolosita` estesa, precipitazioni persistenti e continue associate al fronte caldo, e nubi cumuliformi con temporali e rovesci associati al fronte freddo. Il fronte caldo e` piu` lento ed esteso (1000 km). Ha nubi alte (cirri) che tendono ad invadere tutto il cielo diventando sempre piu` fitte. Il fronte freddo e` piu` veloce e copre una area piu` ridotta (circa 100 km).

Le zone di alta pressione sono "anticicloniche": l'aria scende verso il basso e scaldandosi perde umidita` (relativa), diventa secca, e dissolve le nuvole.

Cirri La previsione locale del tempo viene effettuata con osservazioni dirette (venti, nuvole, aspetto del cielo) e con misurazioni (pressione atmosferica, temperatura, umidita`) ripetute ad intervalli regolari.

La temperatura puo` essere misurata con un termometro, comunque la sensibilita` umana e` sufficiente a percepire variazioni di mezzo grado. Per l'umidita` ci possiamo affidare alle nostre sensazioni, oppure ad un igrometro.
[FIXME I BAROMETRI SONO DOTATI DI UN IGROMETRO A CRINE ? ]

Le misurazioni delle pressione possono essere fatte con un altimetro. Se questo e` mantenuto in un punto fisso, una indicazione di aumento di quota indica una diminuzione della pressione. Viceversa una indicazione di diminuzione di quota indica un innalzamento della pressione. Una variazione di 10 metri corrisponde a circa un millibar.

Se l'altimetro non resta nello stesso punto ma viene spostato, occorre riferire i valori letti sullo strumento a dei punti di quota nota, in modo da ottenere l'andamento della variazione di pressione atmosferica. Per esempio se durante una salita l'altimetro indica un dislivello maggiore di quello riportato sulla carta topografica, la pressione e` diminuita. Se invece l'altimetro indica un dislivello minore, la pressione e` aumentata.
 

Cirrocumuli Variazioni significative sono dell'ordine di 100-150 m in 12 ore. Variazioni di poche decine di metri sono dovute al ciclo termico diurno. In estate, durante le belle giornate la quota aumenta nel primo pomeriggio e diminuisce alla mattina a causa del diverso riscaldamento dell'aria che ne varia la temperatura e quindi la densita`. A una maggior temperatura corrisponde una minor densita` (per la legge dei gas: P/d = R T, la pressione diviso la densita` e` proporzionale alla temperatura), e quindi una minor pressione atmosferica (che e` data dal peso della colonna d'aria sovrastante); questo viene rilevato dall'altimetro come un aumento di quota.
 
Strati In estate si hanno variazioni rapide che generano spesso condizioni temporalesche. In inverno le variazioni sono piu` lente e meglio monitorabili nel tempo.

La direzione dei venti (stimata osservando il movimento delle nuvole) e` indice delle condizioni del tempo. Se sono disposti da SW, S, SE, apportano aria umida e relativamente calda che, sui rilievi, si solleva, raffredda e condensa, generando perturbazionii estese. Venti da NW, N, NE portano aria fredda (che puo` dar luogo a temporali estivi quando si solleva contro i rilievi) e solitamente meno umida: in genere si ha brutto tempo a nord dei monti (dove l'aria si solleva e condensa l'umidita`) e bel tempo a sud (dove l'aria scende, piu` secca e calda).
 

Altocumuli La direzione dei venti viene valutata osservando il movimento delle nuvole allo zenit (cioe` sopra la testa); il movimento delle nuvole nei pressi delle cime delle montagne e delle dorsali risente della orografia. La variazione della direzione dei venti e` indice di cambiamento del tempo. Se le condizioni migliorano i venti tendono a ruotare verso NW, N. Se peggiorano verso SE, S.
 
Cumuli La brezza e` un leggero vento dovuto alla differenze di temperatura causata dalla insolazione durante il ciclo diurno. Di notte la brezza scende dai monti verso le valli (da terra verso il mare), di giorno va nella direzione opposta. Quindi il regime di brezza e` tipico di condizioni di bel tempo. La cessazione di un regime di brezza e` indice di peggioramento delle condizioni.

Infine la tipologia delle nuvole, e la loro evoluzione nell'arco della giornata sono indicatori delle condizioni atmosferiche. In inverno cielo terso in montagna e foschie mattutine in pianura e nelle valli sono indice di bel tempo. In estate, in condizioni di bel tempo si puo` avere formazione di cumuli pomeridiani in dissoluzione durante la notte. Nubi alte e formate da ghiaccio (cirri) sono indicatori di perturbazioni: il loro apparire all'orizzonte (a SW, S) indica l'arrivo di un fronte caldo; il loro dissolversi indica l'allontanamento della perturbazione. Altocumuli indicano l'arrivo di un fronte freddo; dopo un periodo di cattivo tempo indicano una transizione verso il bello.

In estate, cumuli pomeridiani, sempre piu` estesi e con tendenza ad organizzarsi verticalmente sono indice dell'avvicinarsi di un temporale. Quando sulla parte superiore dei cumuli si formano protuberanze a forma di piccole torri il temporale e` proprio imminente.
 

La tabella sottostante riassume queste considerazioni.

  Stabile bello In peggioramento In miglioramento Tempo brutto
Venti
Direzione e
intensita`.
In quota venti
da N, NW, NE deboli,
verso la pianura
ed in estate brezze
In basso le brezze
sono rimpizzate da
venti da SE, E;
in quota venti da SW.
Sopra i 1500 m, i
venti ruotano da sud
verso W, NW, N.
In basso venti da W, NW.
Oltre 1500 m da S, SW.
In basso da S, SE, E.
Altimetro
Indicazione
di altezza.
In inverno varia poco.
In estate aumenta 10-30 m
durante la notte, e diminuisce
nel pomeriggio (20-50 m).
In inverno aumento
costante (max 100-150 m
in 24 h).
In estate aumento rapido
(max 100 m in 6-10 h).
In inverno diminuzione
costante (100-150 m in 24 h).
In estate diminuzione rapida
(specie dopo un temporale)
in 3-4 h.
Valori piu` alti rispetto
all'altezza dei punti quotati.
Temperatura Bassa d'inverno.
Alta d'estate.
In aumento d'inverno.
In diminuzione d'estate.
In diminuzione d'inverno
In aumento d'estate.
In aumento in inverno
In diminuzione in estate.
Umidita` Bassa Aumenta l'umidita'. Diminuisce l'umidita'. L'umidita` e` alta.
Cielo Azzurro o grigio chiaro
al sorgere del sole.
Foschie dense in pianura.
Azzurro molto tenue
quasi celeste-grigio in
montagna.
Biancastro in pianura.
Aloni attorno al sole e
alla luna.
Coperto al mattino.
Grigio all'alba, e
sereno al tramonto.
Azzurro carico (in caso
di schiarite), rosso al
sorgere del sole.
Il sole tramonta dietro una
cortina di nubi.
Nubi Quando i sono, possono essere
alta con forma esile, quasi
trasparente, o basse a cumulo
(che non aumenta di dimensione
e svanisce la sera).
Alte (cirri cirrostrati)
provenienti da SE, S, SW.
Al tramonto l'orizzonte e`
pieno di nubi.
Orizzonte scoperto dalla
parte dove provengono le nubi.
A sprazzi si intravede l'azzurro
del cielo.
Compatte, coprono tutto il
cielo.

 

8.E.2 Difesa dai fulmini

In prossimita` dei fulmini la temperatura arriva intorno ai 10000-15000 oC. Bisogna quindi prestare attenzione alla attivita` elettrica durante i temporali specialmente in montagna dove i fulmini sono piu` frequenti.

Il problema principale non sono le scariche dei fulmini vere e proprie (solitamente attratte piu` dalle cime delle montagne che da noi) ma le scariche secondarie che dal basso (da terra) vanno verso le cime seguendo il percorso a minor resistenza.

Riportiamo alcune regole di sicurezza in caso di temporale:
[FIXME QUESTE REGOLE SONO DA VERIFICARE]



http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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