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5.2 Il Quaderno di rilievo

5.2.1 Scrivere tutto quanto

Un tuo socio di spedizione, o tu stesso, terra` nelle mani un quadernetto su cui scrivera` tutte le misure che prenderete.

Prima di iniziare a scrivere i dati del rilievo scrivi SEMPRE la grotta in cui ti trovi, la diramazione, la data ed il nome dei rilevatori. Per esempio


Grotta Maddalena
Ramo delle Eccentriche
31 Luglio 1989
Friesen Gonzaga Sules

Questo perche` in un quaderno di rilievo ritrovato dopo molto tempo tutte le grotte si somigliano, o meglio i tuoi disegni, come gli identikit della polizia, non sono mai abbastanza somiglianti da permettere un riconoscimento univoco.

Quando hai letto uno strumento (bindella, bussola o clinometro) pronuncia chiaramente ad alta voce il valore della misura e preoccupati che lo scrittore l'abbia sentita. La tua conversazione con il compagno rilevatore dovra` essere del tipo:


speleo A (legge): "tredici metri"
speleo B (scrive): "tredici metri"
speleo A: "sessantaquattro nord"
speleo B: "settantaquattro nord"
speleo A: "SESSANTAQUATTRO nord, SEI-QUATTRO"
speleo B: "sessantaquattro nord"
speleo A: "piu` quindici"
speleo B: "piu` quindici"
e cosi' discorrendo.

La qualita` dei rapporti umani e` bassissima ma avrete tempo al bar di confessarvi vicendevolmente i fatti vostri, o come piu` spesso succede, quelli altrui.

Questi numeri sono riportati sul blocchetto in modo che siano perfettamente comprensibili una volta arrivati a casa, e non mi riferisco soltanto alla calligrafia. Mi spiego: sul quaderno scriverai le misure relative a ciascun punto sulla stessa riga e quelle dei punti successivi bene in colonna. Per esempio


Punti   Nord    Distanza   Inclinazione
1 - 2     64       13.00           + 15
2 - 3     14        7.45           + 30
3 - 4    121       19.60           -  5
4 - 5      -       12.20           + 90

I numeri che scriverai prima delle misure sono quelli che darai ai capisaldi, ed hanno un preciso significato (attento! e` un'altra convenzione), cioe` il primo e` quello in cui si trovano gli strumenti il secondo quello verso cui si guarda per fare le misure. Ad esempio "3 - 4" vuol dire che bussola e clinometro si trovano sul caposaldo "3" e guardano il caposaldo "4". Sii sempre molto chiaro nell'utilizzare questa convenzione ed evita invece annotazioni di fantasia del tipo "da 5 a 12 letture in avanti".

Se per un qualsiasi motivo dovessi invertire la posizione degli strumenti scrivi semplicemente:


5 - 4    31 Nord   12.00   + 7
cioe` che le letture sono effettuate con gli strumenti che si trovano in "5" e guardano verso "4".

E se la bussola sta' su caposaldo e il clinometro sull'altro?

Quando ti trovi di fronte ad un tratto di grotta verticale puoi avere difficolta` a misurarne la direzione, ma nessun problema: non esiste. Vedremo piu` avanti perche`.

Ma non basta. Come faresti misurando una stanza di casa tua, dovrai fare uno schizzo per ricordarti a che parte di grotta si riferiscono le misure che hai preso. Il modo piu` semplice di fare degli schizzi delle grotte e` quello di disegnare una pianta e un profilo (vedrai che ti saranno utili) e scriverci dentro i numeri dei capisaldi.

Topografie

Una pianta (ne riparleremo) è grossomodo l'andamento delle pareti della grotta; un profilo è invece l'andamento del pavimento e del soffitto.

Con frequenza, e sempre quando la galleria cambia forma, fanne anche uno schizzo, con misure approssimate, della sezione trasversale, che è la forma che avrebbe una fetta di galleria tagliata come un salame, ricordandoti anche di segnare dove si trova il posto che tu disegni e in che verso lo guardi. Ecco un esempio di cosa sono le sezioni trasversali:

Sezioni

Se è in corrispondenza di un caposaldo, scrivi accanto al disegno il numero del caposaldo; se si trova fra due capisaldi indicali entranbi e segna sugli schizzi della pianta e del profilo la posizione di quello che hai disegnato. Per esempio

Sezioni trasversali

Se un dato che hai scritto è errato o poco comprensibile è molto meglio riscriverlo piuttosto che tentare di correzioni che potrebbero risultarti non chiare una volta a casa. Non è mai successo che si dovesse smettere di rilevare per aver finito la carta: hai in mano un quaderno di decine di pagine, usale!

Poligonale di sala Quando stai rilevando in un ambiente ampio, dopo aver fatto la misura puoi lasciar cadere a terra la bindella, così chi deve fare lo schizzo ha qualche riferimento. Se l'ambiente è molto grande (una sala) dovrai rilevare tutto il suo perimetro.

Riporta anche tutte le osservazioni che ti sembrano utili: sempre le correnti d'aria e la loro intensità, concrezioni, fango, ghiaia, frane, pericoli, armi, pozze e scorrimenti d'acqua, e se ti infili in una diramazione che non rilevi scrivi una breve descrizione di quello che hai visto (per es. "ramo stretto, 20 metri, continua, occorre scavare, aria forte", oppure "galleria, 50 metri, chiude su fango, senz'aria"). Questo servirà a te e agli altri per tornare con le atrezzature necessarie.

Se nella medesima spedizione esegui due rilievi differenti, utilizza due numerazioni per i capisaldi ben distinte, che non si possano confondere. Per esempio: primo rilievo da 1 a 27, secondo rilievo da 101 a 143.

Il compito di chi scrive i dati sul tacquino è il più importante nella squadra di rilievo, non tanto perchè il tacquino conterrà le informazioni che una volta fuori dalla grotta ti permettono di stendere il rilievo (come vedremo dopo), ma perchè quando scrivi i dati puoi controllare che le misure lette dai tuoi compagni siano plausibili.
Per esempio se la galleria curva a sinistra, una letture 60oN non può essere seguita da una 90oN (supponendo di leggere le misure nel verso della galleria)!
La verifica sul posto dei dati rilevati permette di correggere gli errori grossolani, che sono poi quelli che "sballano" il rilievo! Questa verifica è una abilità che viene sviluppata con l'esperienza: esperienza a stimare le distanze in grotta, esperienza a farti aspettative sui valori di inclinazione che il tuo compagno sta` misurando, a anche esperienza a costruirti mentre scrivi i dati un modello mentale in tre dimensioni del ramo di grotta che rilievi (e magari inserirlo assieme al resto della grotta che gia` conosci).
Non pretendiamo di insegnarti queste abilita`, pero' ti suggeriamo una semplice tecnica grafica (hai tacquino e matita in mano, o no?) per la verifica delle orientazioni. Traccia una linea che rappresenta la direzione Nord e fai uno schizzo della poligonale, cioe` della linee misurate (la poligonale è spiegata dopo): cerca di rappresentare fedelmente non solo le distanze ma anche le direzioni. Questo schizzo può essere lo stesso che usi per disegnare la pianta della grotta. Un errore di direzione diventa subito apparente.

5.2.2 Lasciare un segno

Spesso non riesci a rilevare tutto quello che c'è, oppure puoi scoprire nuove prosecuzioni che iniziano in una galleria già rilevata, allora è importante che tornando la volta seguente tu possa sapere dove attaccarti al vecchio rilievo con quello nuovo. Risolvere questo problema è facilissimo: segna SEMPRE con il nerofumo della tua acetilene TUTTI i capisaldi, ma non cun una macchiolina, che spesso si confonde con quelle lasciate accidentalmente o con le ombre, fai una bella croce, e se già prevedi che il caposaldo servirà per successivi rilievi (ad esempio in corrispondenza di una diramazione) scrivici di fianco il numero che gli hai dato. Questo eviterà errori di collegamentotra rilievi e costituisce una rete di punti di riferimento per chi si muove dentro la grotta.

Quando fai il rilievo di una nuova diramazione parti SEMPRE da un caposaldo del rilievo precedente e SCRIVILO sul tuo rilievo. Per esempio:

Cap. 1 coincide con il cap. 38
del rilievo della Sala Moana

Fai la stessa cosa se con un caposaldo del tuo rilievo hai la possibiltà di collegarti con un altro rilievo fatto in precedenza, è una cosa molto importante che permette di poter correggere gli errori di entrambi i rilievi.

5.2.3 Accuratezza

Tieni conto che gli strummenti che usi non sono molto precisi e se non sei molto attento a come fai le cose puoi spendere tante energie per portare a casa una schifezza. Sii preciso nel prendere le misure. Ricorda anche che con il rilievo non vogliamo riprodurre con precisione ogni particolare di una grotta, quindi quando fai gli schizzi non essere maniaco del dettaglio. In ultimo se a causa della stanchezza o della insufficiente esperienza del tuo compagno, o per qualsiasi altro motivo, pensi che il rilievo che hai eseguito non sia preciso, SCRIVILO, questo eviterà di impazzire nel caso in cui non coincida con altri rilievi della stessa grotta.

5.2.4 Manutenzione minima

Quando esci da grotta recupera subito il quaderno da rilievo e proteggilo (per esempio mettendolo in un sacchetto di plastica se piove) in modo che non rischi di danneggiarsi. Quando sei a casa togli gli strumenti da rilievo dal sacco del materiale sporco e mettili all'aria in modo che possano asciugarsi.



http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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