G.Calandri, C.Grippa, L.Ramella, "La topofragia delle grotte",
Speleologia, n. 10 (1984) p. 27-28
V. Castellani, "Appunti di tolografia sotterranea",
Guide Didattiche N. 1 (1975) Speleo Club Chieti
Innanzitutto devi andare in una grotta, o meglio in una parte di una grotta che non è mai stata topografata, insieme ad uno o due altri speleologi, ed esegui delle semplici operazioni.
5.1.1 Misurare le distanze
Le vivaci discussioni che spesso gli speleologi intrattengono
sulla lunghezza delle gallerie da loro scoperte significano che
purtroppo non siamo in grado di valutare ad occhio le distanze.
Dovrai perciò misurarle con uno strumento.
A parte casi particolari, come quelli delle grandi verticali e di punti non raggiungibili, usa la bindella, cioè un nastro di materiale plastico (evita il metallo che puo' tagliarti le mani) con riportata una graduazione in centimetri. In commercio si trovano correntemente bindelle da 10, 20 e anche 50 metri. Tu utilizzerai normalmente quella da 20 metri; per posti particolarmente sfigati torna comoda anche quella da 10 metri, ma son cose che non si augurano a nessuno.
Per effettuare la misura dovrai tendere la bindella tenendo il capo che hai in mano sul caposaldo. Si chiamano capisaldi i punti fra cui misuriamo distanze, direzioni, e inclinazioni, per valutare obiettivamente lo sviluppo della grotta. Se sei dalla parte della rotella leggerai la misura, facendo ben attenzione ai numeri riportati li' vicino, soprattutto a quello dei metri.
La bindella, una volta tesa fra i due capisaldi, deve trovarsi nell'aria senza toccare la roccia in nessun punto, ne' tantomeno formare delle curve.
5.1.2 Misurare le direzioni
Per valutare da che parte ti stai muovendo devi leggere dentro la
bussola.
Quelle che utilizziamo sono costruite dalla Suunto in modo che
tenendole orizzontali si mettono nella condizione ideale per essere
lette. Per capire se stai leggendo in una bussola ben messa devi fare
attenzione che sia sopra che sotto la striscia in cui vedi i numeri
ci sia dello spazio libero.
In caso contrario alza o abbassa la punta dello strumento, finche` non
raggiungi
la posizione giusta: con un poco di pratica farai in un attimo.
Per leggere devi: guardarci dentro con un occhio, guardare il caposaldo con l'altro occhio e cercare di portare la linea di lettura a sovrapporsi al caposaldo e, solo adesso, leggi sulla scala graduata; ricorda che i numeri che ti interessano sono quelli scritti piu' in grande. Al numero devi aggiungere le tacche in piu` per arrivare alla linea di lettura. Per esempio se leggi 270 e tre tacche, la misura e` 273 gradi. Ricorda che il numero giusto e` sempre quello a destra. Quello che leggi e` il valore dell'angolo che formi con il nord magnetico ruotando verso destra, cioe` in senso orario.
Per fare queste operazioni ti piacerebbe startene comodo, ma nello stesso tempo devi tenere la bussola il piu' possibile vicino al caposaldo ed il tuo compagno deve mantenere la fiamma della sua acetilene proprio sull'altro caposaldo, in modo che tu possa vederlo nel buio che vi circonda. Quando devi scegliere un caposaldo, pensa prima a cosa devi farci.
Se hai difficolta` a leggere nella bussola, prima di abbandonarti allo sconforto o ad oscene imprecazioni, fai tre cose: primo non tenere la bussola incollata all'occhio, perche` facciamo piu' fatica a vedere oggetti molto vicini; secondo pulisci il vetrino tondo (l'oculare) che spesso si appanna o si sporca; terzo illuminala adeguatamente. A questo proposito ricorda che non devi avvicinare oggetti metallici ne` circuiti elettrici alla bussola mentre la leggi perche` possono influenzarne il magnetismo. Fai delle prova a casa con l'impianto del tuo casco (sia con l'elettrico acceso, che spento) e se porti gli occhiali fai delle prove anche con quelli.
Ricorda che mentre tu ti giri verso destra (cioè per esempio
da Nord verso Est) la bussola che hai in mano sta' ferma: punta sempre
a Nord! E' come se dal tuo punto di vista la bussola girasse verso
sinistra. Quindi i numeri sul quadrante crescono da destra verso
sinistra. Nell'esempio in figura la lettura "A" è 34oN
e la "B" è 41oN.
E' possibile che in grotta non ti ricordi questa regola: allora eccoti un
trucco per non sbagliare. Guarda un poco con la bussola verso destra
e verso sinistra finché non leggi i due valori riportati che
delimitano l'intervallo di dieci gradi in cui cade la misura che devi fare.
Se per esempio 30 è a destra e 40 a sinistra, e la linea di
misura è sulla quarta tacca a sinistra di 30, stai misurando
34oN.
5.1.3 Misurare le inclinazioni
La speleologia e` una smodata propensione per il mondo di sotto e il solo
pensiero della profondita` suscita negli speleologi un comportamento
morboso. Per soddisfarlo o sovente ridimensionarlo dovrai misurare anche
l'inclinazione delle gallerie con uno strumento
(clinometro
o ecclimetro, anche qui della Suunto)
che allo sguardo distratto o appannato dal freddo e dalla stanchezza,
non si distingue dalla bussola.
Ma appena ci guardi dentro, tenendolo pero' verticale, puoi vedere
due scale graduate accostate; quella che ti interessa ha le tacche
piu` distanziate ed equispaziate.
Questa è la scala sessagesimale, che riporta l'inclinazione in
gradi. Per esempio 90 gradi indicano una inclinazione verticale.
Solitamente essa sta` a sinistra.
L'altra scala riporta l'inclinazione percentuale; per esempio
una inclinazione 100% corrisponde a 45 gradi.
Se non ti ricordi qual è la scala giusta guarda con il clinometro
verso l'alto o verso il basso, e vedrai che le tacche di una scala
restano uguali (questa è la scala giusta) mentre quelle dell'altra
scala (quella "sbagliata") diventano sempre più strette.
Anche il clinometro (il suo nome e` ecclimetro, ma tutti lo chiamano clinometro e l'importante e` capirsi) e` stato costruito in modo da mettersi da solo nella corretta posizione per esser letto, purche` tu lo tenga verticale. Quello che leggi e` il valore dell'angolo che forma con l'orizzontale: zero coincide con l'orizzontale stessa, 90 gradi e` la verticale (in su'), -90 gradi e` la verticale (in giu`). Percio` ogni volta che rilevi un pozzo sai gia` qual e` la lettura del clinometro e non dovrai farla.
Quando effettui la lettura devi tenere lo strumento alla stessa altezza del caposaldo.
La galleria che vuoi rilevare puo` essere in salita o in discesa, ma una volta arrivato a casa tu potresti non ricordartelo, allora distinguarai i tratti in salita con il segno "+" (piu`) e quelli in discesa con il segno "-" (meno).
Se ci fai caso, quando raggiungi il fondo della Scondurava dici "sono a meno 305" e non "sono a 305", intendendo che sei sceso di 305 metri dall'ingresso. E` una convenzione internazionale per cui scrivendo un numero con un meno davanti ti intenderai chiaramente anche con uno speleologo giapponese; con una giapponese potrai ugualmente capirti, ma dovrai ricorrere ad altri segni convenzionali, questo purtroppo non ti potra` aiutare granche`.
Il clinometro puoi illuminarlo come meglio credi, senza timore di influenzarne la lettura. Se hai difficolta` a leggerlo esegui le stesse astuzie descritte per la bussola. Se non ci vedi lo stesso consulta un oculista.
Se l'inclinazione è accentuata (oltre 10o) è
facile dire se è positiva (verso l'alto) o negativa (verso il basso)
in quanto il nostro apparato biologico di orientamento privilegia
la direzione verticale e ci rende sensibili a deviazioni dalla stessa.
Quando l'inclinazione è invece di pochi gradi occorre fare attenzione.
Come per la bussola, lo strumento resta fisso e quindi il movimento della
scala è l'opposto del tuo: se guardi in sù la graduazione
scende in giù. La lettura in figura è dunque +2.
(In figura è stata accentuata la differenza fra le scale
sessagesimale, a sinistra, e percentuale, a destra).
Come sempre non occorre che ti ricordi alcuna regola! E` sufficiente
sapere il trucco per trovare il giusto segno e quindi fare una misurazione
corretta. Quando misuri inclinazioni vicino all'orizzontale (cioe` allo 0)
alza o abbassa il clinometro leggermente finché non hai chiara
percezionese stai guardando in alto o in basso. A questo punto riporta
lo strumento in linea col caposaldo facendo attenzione se la linea di misura
è passata attraverso lo zero (cioe` il segno è invertito) o no.
Ecco cosa hai fatto: