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3.3 Soste


Foto: sosta Anche le soste fanno parte della progressione. Durante le soste ci si riposa, si riprende fiato. Evita il contatto con la roccia, che e` fredda e ti raffredderebbe troppo in fretta. Percio' siediti sul sacco, oppure metti i guanti sotto il culo: questi isolano un poco e restano anche caldi! Nelle soste prolungate puoi aprire o addirittura togliere la parte superiore della tuta per facilitare la traspirazione e l'asciugatura del sottotuta. Per tal fine e` pure utile camminare un poco, passeggiare: resti piu' caldo e asciughi piu' facilmente.

Sempre per restare caldi, conviene fare leggeri movimenti, con le braccia e con la schiena. Ci si puo' anche aiutare l'un l'altro, massaggiandosi reciprocamente la schiena con le mani: e` incredibile quanto scaldi una forte strofinatura (come pure lo sforzo nel fare il massaggio).

Le soste sono il momento sociale, per scarburare, per mangiare e per preparare qualcosa di caldo. Le bevande assunte in grotta non dovrebbero essere ne` troppo fredde ne` troppo calde. Percio` non e` bene bere troppa acqua fredda di grotta, ma e` meglio bere spesso e a piccoli sorsi. Invece bere qualcosa di caldo (un the o un brodo) fa molto piacere e meno danno.

Le soste sono infine il momento per scrostarsi dal fango. Questo e` particolarmente vero con la tuta in nylon, ma viene utile pure con quella in PVC: il fango bagnato sottrae calore e meno fango hai addosso piu' sei leggero. Per togliere il fango dalla tuta puoi utilizzare un coltellino, oppure un chiodo da roccia, o anche la paletta da scavo.


http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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