La sindrome da imbrago sono quei fenomeni fisiologici che
insorgono in uno speleologo svenuto appeso alla corda, a seguito
del rilasciamento muscolare, e della immobilita` in tale posizione.
Il problema venne alla luce dalle segnalazioni di morti sul lavoro
a operai che lavoravano sui tralicci:
cadevano, restavano appesialle imbragature, quandi si andava a recuperarli
... erano morti.
Di fatto agli alpinisti non succedeva nulla; agli speleo e agli operai dei
tralicci, si`. Ergo probabilmente l'imbrago (la forma ed il
punto di attacco) aveva la sua importanza. Si decise di sperimentare
in laboratorio la patologia.
Fu formulata una prima ipotesi:
sequestro di sangue negli arti inferiori, strangolati dalle fibbie
dell'imbrago, ipovolemia (dimunizione del volume del sangue),
ipotensione (diminuzione della pressione sanguigna),
alterazione del ritmo,
liberazione di tossine dai muscoli poco ossigenati o con cellule lesionate.
Seconda ipotesi formulata:
Iperestensine del capo, compressione dei distretti vascolari e nervosi
del collo, bradicardia (diminuzione dei battiti cardiaci),
ipovolemia, ecc.
A questo punto le ipotesi potevano realmente spaziare nell'universo.
Se ne fece un'ultima:
iperestensione della colonna vertebrale, compressione dei capillari
deputati all'irrorazione del midollo spinale, sofferenza midollare,
alterazioni a livello del bulbo con alterazioe dei centri deputati
al controllo di respiro e ritmo cardiaco et viola` ... comparsa di
tutto l'ambaradan che sappiamo.
Sicuramente tutte e tre le cose concorrono alla generazione della patologia;
il drammatico e` effettivamente che i tempi di insorgenza sono
veramente ristretti: anche nell'esperimento francese non superavano
i 15 minuti.
Ne risulta un complesso di fenomeni, peraltro non ben compresi, che
porta in breve tempo (tra i 5 e i 30 minuti) alla morte dello speleologo.
Pertanto la siituazione di uno spleleo accidentalmente appeso
in stato incosciente ad una corda e` della massima emergenza:
i tempi di operazione per rimuoverlo sono veramente ristretti.
Il fatto venne analizzato dai medici tedeschi che non rilevarono
alterazioni particolari sui cadaveri, e non seppero ipotizzare una causa,
ipotizzarono pero` dei tempi di insorgenza ben precisi e piuttosto
drammatici: 5 minuti di sospensione.
Successivamente alcuni fatti analoghi (caduta - appesi - morti) avvenuti in
ambito speleo avevano solleticato l'interesse della commissione
medica del soccorso francese.
Volontari umani (lo sperimentatore era allievo di Mengele), debitamente
monitorizzati, subivano un completo rilasciamento muscolare appesi ad un
imbrago speleo.
Risultati: dopo pochi minuto compariva una alterazione del ritmo
cardiaco, cui faceva seguito
bradicardia (rallentamento del ritmo cardiaco, cioe` diminuzione del battito),
ipotensione (diminuzione della pressione sanguigna)
e arresto.
I volontari a questo punto venivano rianimati (non ne hanno perso
neanche uno).
Rimedio: sospensione degli arti inferiori con un rimando.
Risultato: la patologia subiva un arresto, poi riprendeva come prima.
Rimedio: sostegno del capo conuna fascia.
Risultato: la patologia subiva un ulteriore arresto, poi riprendeva
come prima.
Rimedi: nessuno. Se si e` svenuti la posizione della schiena e` data
dal livello di attacco dell'imbrago. Piu` e` basso, piu' ci si inarca,
piu' ci si incasina (ecco perche` agli alpinisti non succedeva nulla).