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1.B Altri materiali personali

P.Nanetti, V.Boncompagni, "Il gisbas, un nuovo autobloccante per l'assicurazione in discesa", Le Grotte d'Italia, 11 (1983) p. 475-478.
G.Novelli, A.Salonio, "Atrezzo universale", 1o Conv. Naz. sulla sicurezza, le atrezzature e le tecniche speleologiche, 1974, p. ???.
G.Novelli, "Un nuovo tipo di sicura bloccante", 1o Conv. Naz. sulla sicurezza, le atrezzature e le tecniche speleologiche, 1974, p. ???.
G.M.Pesenti, "I racks: alcune considerazioni sull'uso dei discensori a barre mobili", Ol Bus, 3 (1978) p. 35-40.
G.Badino, "Discensore Rack Kong", Speleologia, 15 (1986) p. 36-37


Questa sezione riguarda altri materiali personali di cui non si fa solitamente uso. Sono perlopiu` atrezzi particolari, usati in situazioni speciali (tipo soccorso), o poco idonei alle grotte basso alpine.

Shunt

1.B.1 Shunt

Lo shunt e` un atrezzo di sicura per discesa, anche su corda doppia. Viene montato sulla corda, sopra o sotto il discensore, aprendolo e passandone la corda all'interno. Viene collegato all'imbrago con una longe il cui moschettone blocca il perno dello shunt. Pressato leggermente scorre sulla corda. In caso di caduta, lasciato libero, frena la caduta, scorrendo un poco senza rovinare la calza, fino a fermarla. Blocca anche su corde infangate e/o ghiacciate. Si puo` sbloccare anche sotto carico. Puo` sostituire la maniglia per brevi risalite.

Credo che sia meglio metterlo sotto piuttosto che sopra il discensore. Infatti lo shunt ha un carico di rottura ridotto (250 Kgpi ???) e, seppur parte dell'energia della caduta viene dissipata scorrendo sulla corda, e` meglio affidarsi prima al discensore per frenare l'eventuale caduta, e aspettarsi che lo shunt entri in azione solo se questo si rompe.

Naturalmente se lo shunt deve assicurarci da eventuali rotture del discensore e` megli che stia sopra, in modo da limitare la caduta (piu` sta in alto, piu` e` basso il fattore di caduta).

Lo shunt e` estremamente efficace su corde molto fangose. In tale situazione risulta migliore dei normali atrezzi da risalita (maniglia e croll).

Grigri

1.B.2 Grigri

Il grigri (figura a sinistra; mai usato, perció non so ...), serve, in alpinismo, per far da sicura al primo o al secondo di cordata. Puo` essere usato anche come discensore, con corde da 10 o 11 mm. Si inserisce la corda aprendo la flangia, poi si richiude questa e la si blocca passando un moschettone (a ghiera) nei due fori. Tirata leggermente (e guidata dall'altra parte) la corda scorre nello strumento. Se pero' viene tirata con forza, la corda agisce sulla camma che ruota e la blocca. Per sbloccarla bisogna forzare sulla camma, eventualmente utilizzando l'apposita leva. Quando si sblocca, bisogna tenere la corda a valle con l'altra mano. Prima di usarlo verificare il corretto funzionamento del grigri. Il grigri viene fissato all'imbrago dell'assicuratore, o assicurando verso il basso, direttamente all'armo. Quando si assicura da sotto uno che sale, non si attacca il grigri all'armo per evitare una sollecitazione troppo elevata in caso di caduta. Bisogna tener sempre in mano il capo libero della corda.

Il funzionamento del grigri dipende dalla forza trasmessa dalla corda: se ci sono molti rinvii o se la persona e` leggera la forza trasmessa puo` non essere sufficiente a ruotare la camma e a bloccare.

Il grigri puo` essere usato come discensore su tratte non troppo lunghe (mano di 50 m, altrimenti rischia di surriscaldarsi). Si inserisce la corda come quando si fa sicura, e si passa il capo a valle nel moschettone (come un rinvio). Si regola l'azione frenante con la leva della camma e tenendo la corda a valle. Il capo libero deve scorrere al centro della flangia, altrimenti la corda si attorciglia.

Rack

1.B.3 Rack e Gibbs

Il discensore rack (figura a sinistra) e` buono per i grandi, veramente grandi, pozzi; diventa quasi necessario quandoi tiri verticali superano i 200 metri. E` formato da una struttura ad "U" in acciaio con barre di duralluminio. Le barre possono essere tutta apribili (alternativamente da una parte e dall'altra) oppure apribili alternativamente una si` una no. Si attacca agganciando un moschettone nella curva della "U" (se questa e` rivolta verso l'alto) oppure in un anello su un gambo della "U" (se questa e` rivolta verso il basso come in figura).

La velocita` di discesa e` regolata in due modi: trattenendo piu` o meno fortemente la corda a valle, come si fa con il rinvio del discensore simple. Questo e` la regolazione per piccole verticali. Su tiri di corda molto lunghi, per cui la corda sotto e` molto pesante, si inseriscono solo tre barre. La corda pesa sulla terza barra e la velocita` e` regolata facendo scorrere questa in su` (rallentare) o in giu` (aumentare la velocita`). Scendendo si inseriscono altre barre, quando necessario, per regolare la velocita`.

Per fare la chiave si passa la corda sopre la prima barra, bloccata fra la corda e il corpo del rack (mezza chiave: figura al centro). Per la chiave completa si passa la corda in un moschettone posto all'altezza dell'attacco del rack e poi nuovamente sopra (v. figura a destra) [FIXME: da chiarire ].

Occorre fare attenzione a come viene inserita la corda nel Rack: questa deve tener chiuse le barre e non lavorare ad aprirle (altrimenti finisci giu` ed e` forse l'ultima volta che usi il Rack).

Rispetto al discensore simple, il Rack pesa di piu`, ha maggior ingombro, e richiede piu` tempo per inserire la corda. Pero` ha un maggior carico di rottura (2000 Kg), si scalda meno poiche` ha una maggior superficie per disperdere calore, e funzione con corde di qualsiasi diametro (anche con corda doppia). Col Rack e` piu` facile scendere con regolarita`, scendere su corde infangate, arrestare la discesa, e diventa indispensabile su grandi verticali.


Per i bloccanti Gibbs, la maniglia Jumar, ... rimandiamo chi è interessato ai cataloghi dei distributori americani. Anche Petzl e` uscita con un bloccante da piede [FIXME ...]

Tiblok

1.B.4 Tiblok

Petzl è uscito con un nuovo bloccante per emergenze, del peso di 40 grammi circa.

Si passa la corda all'interno dell'atrezzo e si blocca con un moschettone passato nei due fori. Caricando di peso il moschettone questo scende verso la parte bassa dei fori, che e` opportunamente sagomata in modo che il moschettone stringa la corda contro i dentini.

Tende a rovinare la calza della corda. Probabilmente perche` la superficie di appoggio del moschettone contro cui viene stretta la corda e` troppo limitata (anche tenuto conto della curvatura del moschettone).


1.B.5 Maniglia col carrucolino


Maniglia pompe Petzl propone anche una maniglia con carrucolino, chiamata "Pompe". La "Pompe" e` un sistema di risalita su corda composto da una maniglia e da un pedale regolabile, con due carrucole di rinvio, molto facile da utilizzare e da regolare. Viene apprezzata nelle scalate con carichi pesanti, in quanto il sistema di carrucole consente un notevole risparmio di energie. Le tecniche di passaggio dei frazionamenti e di autoassicurazione sono le stesse del metodo con pedale fisso.
NB: Il cordino della "Pompe" non deve essere usato come longe (e` un cordino statico, non in grado di assorbire energia).

Il carrucolino puo` essere fatto con una o con due puleggie. Nel primo caso (figura a sinistra) la carrucola e` fissata alla maniglia e il pedale passa sulla carrucola ed e` collegato al delta. Nel secondo caso (figura a destra) sul delta c'e` una seconda carrucola ed il pedale risale alla maniglia cui viene fissato. Nel primo caso la forza sul pedale e` 1/2 del peso, nel secondo 1/3. Naturalmente l'efficacia della pedalata e` parimenti ridotta di 1/2 e 1/3 rispettivamente.

Un vantaggio del carrucolino e` che la "pedalata" (v. Sez. 3.2) non deve necessariamente essere diretta verso il basso poiche` la forza e` trasmessa al delta dalla puleggia attacata alla maniglia, percio` lo speleologo e` sollevato verso l'alto, senza la necessita` di "tenersi" con le mani alla maniglia. Uno svantaggio (oltre alla ridotta velocita`) e` una maggior difficolta` sugli scivoli a causa del piede che spingendo arreta e non puo` essere appoggiato alla parete. Infine da ricordare l'usura del cavo del pedale dovuta allo scorrimento, che richiede quindi frequenti controlli e ricambiarlo per tempo.



http://geocities.com/marco_corvi/caving/m_index.htm
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