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Il Ghepardo!

 

Il ghepardo è diviso tassonomicamente in varie sottospecie, tra le quali, le più minacciate (per il rischio di estinzione) sono: il Ghepardo Asiatico (Acinonyx jubatus venaticus) ed il Ghepardo del Nordafrica (Acinonyx jubatus hecki).

 Diffusione e habitat  [modifica]

Un tempo il ghepardo era diffuso in quasi tutte le regioni dell’Africa e nelle steppe dell’Asia minore e centrale, oggi è estinto in molte zone dell’India e dell’Arabia ed è attualmente seriamente minacciato anche in varie regioni dell’Africa

 Descrizione fisica  [modifica]

Il suo manto, di color giallo/beige scuro con dei cerchi neri, è simile a quello di un leopardo, ma la sua struttura fisica ne fa un animale assolutamente unico. Il corpo è allungato e sottile, la testa relativamente piccola, le zampe lunghe e scattanti. Inoltre, ha gli artigli non retrattili (caratteristica unica fra i felidi) che gli consentono una miglior presa sul terreno durante i suoi inseguimenti alle prede. Mediamente la lunghezza testa-tronco è di 145-160 cm, più circa 75-90 cm di coda; l'altezza al garrese di 90 cm e pesa fra i 40 e i 65 kg. La sua struttura leggera, e le altre caratteristiche fisiche, come la colonna vertebrale straordinariamente flessibile - che durante la corsa il ghepardo riesce a contrarre ad arco per poi distenderla sviluppando un’enorme forza propulsiva che, con l'aiuto della spinta delle zampe, proietta il corpo di gran lunga in avanti - ne fanno un formidabile velocista. Il ghepardo infatti è il più veloce animale esistente sulla Terra. Quando insegue le sue prede, per lo più gazzelle, supera anche i 100 km/h. Il record cronometrato di velocità è di 120.5 km/h su un esemplare che aveva percorso 640 metri in 20 secondi. Di fatto il ghepardo è più veloce di tutte le sue prede, se si pensa che le zebre e le gazzelle più agili possono arrivare fino a 95 km/h. Non può però mantenere la sua massima velocità per più di 30/40 secondi, in quanto ha un cuore non molto grande, per cui si stanca velocemente ed è costretto a rallentare o fermarsi. Perciò prede che possono tenere la massima velocità, anche se nettamente minore di quella del ghepardo, per più tempo, hanno la possibilità di battere sulla resistenza il predatore e quindi di fuggire e mettersi in salvo. Il ghepardo sorprende per la quantità e qualità dei suoni che riesce ad emettere: è infatti in grado di emettere un suono del tutto simile al miagolio e di fare le fusa.

Varietà: esistono alcuni esemplari di ghepardo, che, forse a causa di un inizio di melanismo, tendono ad avere nebule invece che macchie. Un tempo, si credeva che questi curiosi ghepardi fossero una sottospecie a se stante, chiamata ghepardo reale, invece oggi si tende a credere che siano semplici variazioni melanistiche.

 3 ghepardi Comportamento  [modifica]

Quasi esclusivamente diurno, il ghepardo caccia all’agguato, come gli altri felini, generalmente nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio. Quando le prede sono in gruppo numeroso il ghepardo invece cambia tattica, si avvicina ad esse camminando in piena vista, mettendo in allarme così le vittime che, disorientate ed impaurite, rimangono immobili fino alla prima reazione di fuga, è a questo punto che il ghepardo scatta fulmineamente e in poche falcate raggiunge la vittima prescelta buttandola a terra con una zampata e immobilizzandola. La lunga coda, in questa circostanza, serve in modo eccellente da timone necessario per seguire gli improvvisi cambiamenti di direzione della preda. Il ghepardo è un animale generalmente solitario, soprattutto le femmine, e, seppure solo in parte, territoriale marcando il territorio con graffi sui tronchi o segnali odorosi. A differenza degli altri felidi, il ghepardo solitamente non tende agguati, in quanto non ha bisogno di nascondersi dalle prede, poiché in ogni caso può raggiungerle in corsa. Tuttavia il ghepardo non è un corridore da lunga distanza, ma principalmente uno scattista. Ha una notevole accelerazione: da 0 a 70 km/h in due secondi e da 0 a 100 km/h in poco più di tre secondi. Una volta partito, se non riesce a raggiungere la preda, di solito abbandona l'inseguimento dopo 20 secondi. La sua velocità compensa una minore forza fisica rispetto agli altri grandi felini. Occasionalmente, infatti, questo animale può vedersi sottrarre una preda da un leone, un leopardo o un branco di iene.

 Un ghepardo Riproduzione  [modifica]

Dopo una gestazione di circa novanta giorni, la femmina partorisce solitamente quattro o cinque cuccioli, con una lunga criniera, che resteranno con la madre fino all’età di circa due anni: durante questo periodo, oltre a proteggerli e difenderli, la madre li aiuterà ad impadronirsi delle tecniche di caccia necessarie alla cattura delle prede.

 Alimentazione  [modifica]

La sua dieta comprende erbivori di piccola e media taglia, dagli impala ai facoceri, fino alle zebre.

 Rapporti con l'uomo  [modifica]

Particolari i motivi per cui veniva cacciato in India dove veniva soprattutto catturato per essere addomesticato e aiutare l’uomo nelle battute di caccia. Nel Medioevo questa usanza venne introdotta anche in alcune corti europee dove però l’allevamento e il mantenimento in cattività di questi animali presentò molte difficoltà. Il ghepardo è relativamente addomesticabile, e spesso i sovrani dei paesi mediorientali antichi li allevavano nelle proprie regge. Diversi ghepardi, ad esempio, erano presenti alla corte dei sovrani di Persia. È infatti molto più mansueto e meno pericoloso del leopardo. Inoltre ancora oggi viene allevato e riprodotto con successo in cattività sia per essere reintrodotto sia per la caccia con il felino