LA CHIESA DI SAN LEONARDO La chiesetta fu fatta erigere da Marco Foligno con atto del 10.06.1683; lo si evince da una epigrafe murata al di sopra del portale in pietra. Chiesetta a sala con sviluppo longitudinale di m. 12,00 e sviluppo trasversale di m.4,90. Inizialmente con copertura a capriate, molto grezza al suo interno e piccola abside nella parete frontale.In seguito l’abside fu murata e collocato al suo posto un altare in legno con al centro una pala che raffigurava la Madonna delle Grazie.Esiste un atto notarile del 1754 del Notaio Bruno Rizzuti dal quale si apprende : “….Domenico, Stefano, Giuseppe e Pompiano De Filippis nominano cappellano il sacerdote Francesco Marra per la morte di D. Giuseppe Caligiuri…” .Dallo stesso Notaio con altro atto apprendiamo quanto segue: “..Domenico, Stefano De Filippis e un nipote di D. Francesco De Filippis nominano a cappellano della Chiesa Bernardino Greco…”. La Chiesa fu incamerata con atto del ricevitore di Cariati (VICINGARDI) del 21.11.1872 e fu svincolata dai Sig.ri Rizzuti arciprete Luigi da Pietrapaola e Rizzuti Dott. Francesco di Bocchigliero, con atto notarile del 8.1.1887 a firma del Notaio Mazziotti da Cariati, ricevitore Mastronardi per la somma complessiva di £ 1161,,93. La Chiesetta di San Leonardo è autonoma, di diritto patronato dei Sig.ri Rizzuti, quali eredi del fondatore.Con gli interventi effettuati negli anni sessanta venne rifatto il tetto, il pavimento e l’intonaco ai muri, fu demolito l’altare in legno ed al suo posto fu posta un piccolo ciborio in marmi policromi più la mensa sempre in marmo. Da un documento non datato risulta che la Chiesetta possedeva i seguenti beni: “Un calice col piede di ottone e la coppa in argento. Una statua del Santo titolare in cartapesta, un’altra statua raffigurante S. Filomena sempre in cartapesta Una campana del peso di quindici chili Un confessionile di pino vecchio Uno stipo di castagno vecchio Un quadro della Madonna delle Grazie attaccato all’altare L’investito è lo stesso padrone della cappella Gabriele Rizzuti sacerdote”. |