PrimiPASSI

NUOTERO' CON TE,

MA CONTRO DI TE

Un racconto di Teresa Cioni

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Parte sesta

POSCRITTO

Sono passati già quasi quattro anni dal giorno in cui posai la penna e lessi le pagine che avevo scritto, di getto, tra angosce e voglia di vincere tutte le battaglie della vita.
In questi anni sono cambiate un po' di cose ed ora che ho deciso di fare sul serio, di fare della mia esperienza un piccolo tesoro trovo giusto mettere i puntini sulle i.
Ho passato dei momenti davvero brutti, momenti in cui davvero ho creduto di non farcela e che tutto fosse inutile; nel contempo non ho mai abbandonato le forze neppure quand'erano così esigue da far vacillare ogni certezza.
A 22 anni mi ritrovai con le analisi del sangue completamente sballate. Pensammo al paggio. Dopo innumerevoli pellegrinaggi ospedalieri, i medici accertarono una distruzione delle piastrine per cause auto-immuni (correlata al problema dell'intestino). Intanto più passava il tempo e più mi indebolivo, tanto che entrai in crisi e per un attimo pensai di mollare tutti i miei progetti. Fortuna volle che alla fine mi ripresi (anche se dovetti ridimensionare un po' le cose) grazie un po' anche
a quello che era da sempre stato il mio sogno: il corso di naturopatia (medicina naturale) dove si studiavano materie in comune con la medicina tradizionale (anatomia, fisiologia, patologia) e poi discipline quali la riflessologia del piede, iridologia, fitoterapia … insomma mi si aprì davanti agli occhi un nuovo orizzonte, un nuovo motivo per andare avanti: realizzare anche questo mio vecchio sogno.
Andai da un immunologo e mi mise sotto cura cortisonica (cura che va seguita a vita). Le analisi tornarono normali. La pancia invece dava sempre più problemi.
Perdevo peso a vista d'occhio nonostante mangiassi come un lupo. Avevo scariche anche di notte. Non sapevamo più cosa fare. Da una parte avevo giorni bui in cui mi scoraggiavo, piangevo e non credevo più in nulla. Dall'altra invece mi facevo forza perché i nuovi studi mi prendevano molto ed anche con lo sport non volevo smettere. Anche ridotta all'osso non ho mai smesso di nuotare, di correre … Non mi interessava nemmeno più se qualche ignorante mi diceva alle spalle cose cattive. Io volevo sentirmi viva e nell'acqua dimenticavo tutto; correndo sentivo che ce la potevo ancora fare. Nuoto e corsa mi hanno indubbiamente aiutata, se non fisicamente, almeno mentalmente ed oggi (che sto meglio) continuo a fare queste due attività con la stessa passione (e riconoscenza per il beneficio che ne ho avuto) di prima. Mi dovetti ricoverare perché ero arrivata pressappoco a più di 30 kg. E si scoprì che questa caduta delle mie condizioni di salute era dovuta al morbo celiaco: una malattia genetica che può venire fuori anche in età adulta e che consiste in una seria intolleranza al glutine (sostanza contenuta in molti cereali) a causa della quale un intestino prede la capacità di assorbire i nutrienti. Il mio caso era molto complesso perché avevo avuto prima di riconoscerlo tutta una serie di complicanze autoimmuni. Mi misero subito a dieta e, miracolo, pochi mesi dopo la dimissione dall'ospedale, ero rinata. Oggi ho una vita quasi normale: sto preparando la tesi e presto inizierò a svolgete l'attività che tanto mi appassiona (la mia tesi ha per argomento la psiconeuroimmunologia - come mente e sistema immunitario sono collegati, ipotesi sulla natura delle malattie autoimmuni). Le mie giornate sono sì scandite dalla regolare assunzione di "pillole" (il cortisone) e da periodici controlli medici, ma anche da felici corse e nuotate in cui riconosco giorno dopo giorno una me sempre più forte.
Sento di essere sulla buona strada. Voglio crederci!
Voglio ringraziare ancora una volta la mia famiglia e i medici che mi hanno seguita, i compagni di studio (che mi sono sempre stati vicini, anche mentre ero ricoverata), i compagni di vasca (soprattutto Gianni che continua a nuotare con me) e … i compagni di pancia. Elencare tutti sarebbe un'impresa epica. Nel loro cuore le persone che mi sono state accanto lo sanno … (che lo sono state) questo scritto è dedicato a voi.

L'epilogo