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Lega Nord - Lega
Lombarda
Padania Indipendente
Sezione di CORTE FRANCA
Via Martiri della Libertà - COLOMBARO |
IL "GAG" BATTE BANDIERA PIRATA
Alla finestra della sede del GAG,
in questi ultimi giorni, è comparsa una bandiera raffigurante un teschio su sfondo nero.
La sua posizione è decisamente equivoca, in quanto si affianca alla bandiera della
"Padania" collocata sulla sede della Lega Lombarda di Corte Franca.
Noi della Lega Lombarda non ci
meravigliamo più degli atteggiamenti e dei meschini tentativi volti a denigrare le nostre
iniziative politiche. Non ci stupiamo nemmeno che i responsabili del GAG, notoriamente
appartenenti alle sinistre (PDS, Rifondazione...), sotto l'egida del Gruppo di Animazione
Giovanile, con paventati scopi sociali e con finanziamenti comunali abbiano ad operare
sotto un macabro vessillo riesumato dal passato regime fascista.
Questo dimostra come i nostri
giovani siano guidati da falsi precettori che intendono il rapporto sociale finalizzato a
meschini scopi politici e non certo ad attività sociali e ricreative. |
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Ecco come abbiamo risposto: (1)
ATTENZIONE EMERGENZA
I PIRATI A CORTE FRANCA
LA LEGA NORD- LEGA LOMBARDA
PADANIA INDIPENDENTE
DECRETA L'ALLARME ROSSO
IL PERICOLO N°1 PER CORTE FRANCA, secondo un volantino esposto in
questi giorni, È RAPPRESENTATO DA UNA BANDIERA PIRATA DELLA FILIBUSTA MALAMENTE ESPOSTA
ALLA NOSTRA FINESTRA.
INCREDIBILE MA VERO!
Non c'è proprio niente di più importante di cui occuparsi?
LA PROSSIMA MOSSA SARÀ QUELLA DI PROIBIRE I CARTONI ANIMATI DI PETER
PAN E CAPITAN UNCINO?
G.A.G. - Gruppo Animazione Giovanile
Corte Franca 11/11/96
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Ecco come
abbiamo risposto: (2)
La coabitazione è un alto senso di civiltà! C'è chi ce l'ha e chi
non ce l'ha: loro non ce l'hanno!
- Hanno attaccato la bandiera al nostro muro...
... la
loro bacheca a fianco della nostra
- Ci hanno messo in tasca tessere di partito
- Ci hanno dato degli «sporchi di merda»
- Ci hanno dato degli «sporchi che più sporchi non si può»
- Ci ritengono sperperatori di soldi comunali
- Ci danno de precettori, inculcatori di ideali politici...
E tutto perché abbiamo attaccato alla nostra finestra la prima bandiera che ci è
capitata per le mani!
Rispettare i luoghi, le idee, il lavoro ecc. di chi ti sta accanto, a
questo punto, è un privilegio di tanti, ma certo non di questi leghisti.
G.A.G. - Gruppo Animazione Giovanile
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«Meschini scopi politici»?
Abbiamo letto il volantino della
Lega di Corte Franca contro il GAG e abbiamo pensato: è un falso!
Poi nella loro bacheca ne abbiamo visti esposti altri
due e allora abbiamo detto: pazienza! Porgiamo l'altra guancia!
Ma guardandoci in faccia non abbiamo più
trovato guance libere, anzi... su qualcuna c'era già stato il... ripasso!
E allora? Allora no!
Rispondiamo per cercare di diradare
le nebbie che offuscano quelle menti in evidente stato confusionale al punto di riuscire,
ad esempio, a mettere insieme PDS e Rifondazione con i vessilli fascisti... E poi si
tratta della bandiera della Filibusta (assai più nobile di questi ultimi) che tutti hanno
avuto occasione di vedere in tanti film e cartoni animati.
Quanto alla nostra presunta
appartenenza a partiti di sinistra diciamo che nessuno degli attuali membri del GAG ha
tessere di partito, ma non riteniamo negativo che qualcuno possa aderire ad una qualche
formazione politica (la censura e il pregiudizio non ci interessano). È vero però che
nel nostro agire, la socialità, l'uguaglianza, la solidarietà e l'attenzione verso i
cosiddetti "ultimi" sono valori fondamentali e irrinunciabili, valori che,
purtroppo, non possiamo dire appartenenti al patrimonio di certi "politici".
Sull'accusa, poi, di essere dei «falsi
precettori» che perseguono «meschini scopi politici» ecco un
elenco sommario di ciò che abbiamo fatto in 14 anni di attività concreta per i «nostri
giovani» |
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- Corsi di
ginnastica generica e altri di ginnastica ritmica
- Corsi di computer (per 3 anni)
- Gimcana in bici
- Campeggio in tenda sul monte Alto (in collaborazione con
l'Associazione Monte Alto)
-"Incredibile, ma Rock": 6 serate d'ascolto di musica
con una panoramica degli stili musicali dal Blues, Beat, Rock, West Coast fino al suono
degli anni 80, tenuto da 2 DJ collegati alla Biblioteca di Lovere (BG)
- Film musicali ("Renaldo e Clara" con Bob Dylan e J.
Baez, "Rolling Stones", "The Wall" e altri)
- Corsi di tennis (per3 anni)
- Tornei di pallavolo
- Caccia al tesoro (3 edizioni)
- "Saranno famosi" serata di esibizione per i numerosi
fruitori dello spazio musicale del GAG
- Torneo di calcio femminile
- Gite in bici
- Concerti coi complessi Cortefranchesi: Midway,
Danger, Complesso
complesso, i Pecoroni, Asilium
- Murales
- Settimane di giochi in piazza
- Corsi di cucina (per 5 anni) tenuti dal Dottor Giulio Battisti
segretario dell'Unione Consumatori di Brescia e dal Professor Enzo
Dellea, cuoco di
indubbio valore
- corso di motorino
- "Campo Scuola Estivo" (per 3 anni): erano corsi di
recupero per gli studenti rimandati (fino alla terza superiore) e corsi di
preparazione al "salto" dalle medie alle superiori tenuti da studenti più
avanti di loro con gli studi, sotto la guida di qualche insegnante (per la cronaca,
nessuno dei rimandati è stato bocciato!). Il tutto condito con la giusta dose di gioco
- "Drum Fest": serata di inventiva ritmica prodotta dal
solo uso dei più disparati strumenti a percussione
- Partecipazione a tutte le edizioni del Carnevale di
Corte Franca e ad alcune di quello di Erbusco
- Rogo della Vecchia: partecipazione alla riscoperta di una
tradizione popolare (tutte le edizioni)
- 2 feste della birra
- Speleologia (attirava l'idea di andare sotto terra da vivi): visita
in grotte non pericolose (quasi camminate) con la guida di esperti speleologi
- Un gruppo musicale permanente da 10 anni (ci sono passati
oltre 250 giovani e si sono formati alcuni complessi in grado di fare da soli)
- Organizzazione di innumerevoli concerti, a fruizione
gratuita, sia all'aperto che al chiuso (di alcuni abbiamo non solo fotografie, ma
anche audiocassette e videocassette) con esecuzione di musiche popolari, liscio, anni
'60 e '70, musica leggera, Rock, Punk. Per quest'ultimo genere non conosciamo
precedenti a Corte Franca
- Concerto Jazz e lezione - concerto di percussioni
(Djambe). Di
questa nostra iniziativa la notizia è stata data anche da un quotidiano locale e da un
altro a tiratura nazionale ed il concerto è stato trasmesso da una radio che è ricevuta,
oltre i confini della Lombardia
- Corsi di chitarra (da 13 anni), di tastiera, batteria
e basso (da 10 anni) e qualcosa anche sull'uso della voce
- Edizione di alcuni giornalini
- 2 Feste di Capodanno
- Organizzazione di un corso di formazione per giovani volontari
"Animatori del tempo libero"
- Proiezione di diapositive
- "Associazione Giovani": un tentativo di formare
una nuova associazione giovanile attraverso incontri nelle 4 frazioni volti ad individuare
l'emergere di una diversa sensibilità rispetto al modello proposto dal GAG in questi anni
- Collaborazione ad
iniziative di altri Gruppi e Associazioni del Comune:
- Biblioteca
- Parrocchie e Oratori
- Associazione Monte Alto
- A.V.A.D.
- USO Borgonato
- Scuole
- Centri Olimpia per Campo Estivo
- AIDO
- Le mamme di Colombaro per la festa della mamma (facevamo cantare i bambini)
- Un gruppo non strutturato di giovani di Colombaro
(Ci scusiamo con gli interessati
se, al momento, ci sfugge qualche altra collaborazione a Corte Franca).
- Siamo però stati anche in "sala travaglio" quando
stavano nascendo i gruppi "la Breccia " di Capriolo, "La Zattera" di
Cologne, "Il seme" di Paratico ed altri
- Siamo stati in contatto anche con i "Beati i
costruttori di pace", la Cooperativa di Bessimo (casa di Adro) e, gratta
gratta, anche all'UNICEF italiana si trova qualche traccia del GAG
- "Quater pass per aidas" e "Cavriolera":
collaborazione all'iniziativa de "La Breccia" di Capriolo (per 2 anni)
- "Obiettare al militare: perché una scelta difficile":
alcuni incontri sull'obiezio-ne di coscienza con gli Obiettori di Coscienza in servizio
nel nostro Comune
- "Rischiare la prevenzione": partecipazione, insieme
ai gruppi di prevenzione operanti nei comuni di Adro, Amenno, Bergamo Campagnola, Bergamo
San Tommaso, Brignano, Boltiere, Dalmine, Lovere, Marone, Romano Lombardo, Sale
Marasino,
Treviglio e Urgnano, al convegno organizzata dall'USSL 36 di Iseo col patrocinio
degli Assessorati ai Servizi Sociali delle Province di Bergamo e di Brescia, e del
Segretariato Regionale dei Servizi di Comunità per un confronto delle esperienze di
prevenzione esistenti nel territorio di competenza dell'USSL 36 e della provincia di
Bergamo
- Castagnate
- "Tornei di delle classi": 3 anni di tornei di calcio
per i 13/17enni
- Corsi di Tedesco (ad uso lungolago)
- Edizione di un Calendario - Lünàre con alcuni detti della
tradizione popolare (richiestoci anche dalla Fondazione Civiltà Bresciana)
- 3 anni di campeggio estivo in montagna con il
"Cam-meglio" (il meglio del campeggio senza i disagi del campeggio) con i
giovani 13/17enni
- "Sesso e amori, gioie e dolori" (serie di incontri -
non conferenza - organizzati in collaborazione con l'USSL 36 di Iseo per i giovani tra 18
e 25 anni)
- Corso di preparazione ai concorsi pubblici
- Serate musical-culturali alla riscoperta di alcune località
della storia della nostra Comunità (ne hanno parlato anche il "Giornale di
Brescia" e, più diffusamente, "Bresciaoggi")
- Ricerca sui giovani di Corte Franca che lavorano attraverso un
apposito questionario-intervista e pubblicazione dei risultati distribuita
a tutti gli interessati, alle forze politiche e sociali del Comune
- Presentazione dei dati in una tavola rotonda con rappresentanti
dei lavoratori, dei datori di lavoro, del Segretariato Oratori di Brescia e del Sindaco di
Corte Franca
- Edizione di "In viaggio nel lavoro - Guida dei diritti e dei
doveri dei giovani lavoratori" realizzato elaborando un'idea della GiOC
(Gioventù Operaia Cristiana) di Torino con la collaborazione di amici che lavorano
all'Informagiovani di Brescia, al Sindacato, all'USSL e all'Ufficio Circoscrizionale di
Collocamento (Iseo). è stato distribuito a tutti i giovani di Corte Franca tra i 15 ed
i 21 anni, alla Scuola Media (con preghiera di distribuzione alle terze), ai Gruppi e
alle Associazioni del nostro territorio, al Sindaco e ai Consiglieri Comunali, alle
Biblioteche della Franciacorta, al Segretariato Oratori di Brescia. L'opuscolo ci è
stato richiesto da diversi Comuni e da qualche altra associazione che si occupa dei
giovani. |
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Queste nostre
attività hanno avuto un'eco, oltre che sul notiziario comunale, anche sui quotidiani
locali "Bresciaoggi", "Giornale di Brescia", "Gazzetta di
Brescia", e sul periodico "Il consumatore bresciano" ed hanno contribuito a
dare un'immagine positiva di Corte Franca.
La nostra formazione teorica è avvenuta
usando più strumenti: corsi tenuti da operatori dell'USSL 36, appositi incontri con
AIATEL e ARIPS, corsi annualmente tenuti dal Segretariato Oratori di Brescia.
Il tutto usufruendo del nostro tempo libero e di un
contributo economico dell'Amministrazione Comunale (quest'anno, ad esempio, £.
3.000.000).
Cogliamo questa occasione per ringraziare
coloro che hanno lavorato, spesso anche senza apparire, ed hanno permesso a questa
esperienza di vivere e svilupparsi così come avete avuto occasione di conoscerla: gli
Amministratori Comunali che si sono dimostrati sensibili a questa nostra esperienza (sia
dalla maggioranza che dalla minoranza), gli impiegati comunali, gli operatori
dell'USSL
36, i giovani e i cittadini di Corte Franca sia "utenti" che
"organizzatori" di singole iniziative.
La pura elencazione delle nostre
attività può sembrare solo un'esibizione di medaglie (se così fosse brillano sul petto
di molte persone che abbiamo avuto la fortuna di incontrare sul nostro percorso in questi
14 anni di cammino), ma ci teniamo a dire che dietro ogni cosa, attuata o non attuata,
c'è tutta la parte del "Capire, Programmare, Agire e Verificare" che ha
contraddistinto ogni fase del nostro operare.
In Comune, protocollata, c'è tutta
la documentazione di programmazioni, verifiche e resoconti di ogni attività, anche quella
economica (c'è proprio perché vogliamo che venga letta).
Siamo perciò in attesa che questi
"veri precettori" siano in grado di dimostrare come si fanno le vere «attività
prettamente sociali e ricreative», ben contenti di imparare ancora qualcosa di nuovo.
Se no siamo costretti a dar ragione
a quel proverbio che dice: «Raglio d'asino non giunge in cielo».
Potremmo essere alla fine di un
percorso (forse fin troppo lungo rispetto a quello della media dei gruppi di volontariato
simili al nostro coi quali siamo stati in contatto) e la loro promessa (della Lega di
Corte Franca) di fare il possibile perché i soldi del contributo comunale non vada più a
«certa gente», in fondo, potrebbe aiutare a togliere di mezzo l'ingombro di avere i
«nostri giovani» in balìa di cotanti «meschini scopi politici».
Se dovremo morire, comunque, lo faremo con
una bella cerimonia! Promesso!
Per ora le attività del G.A.G.
continuano.
Venite a trovarci in via Martiri della
Libertà 10/12 a Colombaro. Sono iniziati i corsi di chitarra, tastiera, basso e batteria
che proseguiranno fino a giugno. Se vi interessa partecipare, troverete la stessa
disponibilità di sempre.
GAG- Gruppo Animazione Giovanile
Corte Franca 12.11.96
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Poi scriviamo a...
Allattenzione del Segretario Provinciale
della Lega Nord - Lega Lombarda
di Brescia
Ci permettiamo di distrarLa per un attimo dai suoi
impegni per sottoporre alla Sua attenzione la documentazione che troverà allegata a
questa lettera.
Sappiamo che, vista da lontano, questa storia non ha lo
stesso peso, ma se questo non Le reca troppo disturbo, gradiremmo sapere cosa ne pensa.
La ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti
saluti.
Gruppo Animazione Giovanile
Lettera senza risposta
...e anche a...
Allattenzione dellOn. Molgora
Ci permettiamo di distrarLa per un attimo dai suoi
impegni per sottoporre alla Sua attenzione la documentazione che troverà allegata a
questa lettera.
Sappiamo che, vista da lontano, questa storia non ha lo
stesso peso, ma se questo non Le reca troppo disturbo, gradiremmo sapere cosa ne pensa.
La ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti
saluti.
Gruppo Animazione Giovanile
Lettera
senza risposta
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Durante la "settimana dell'associazionismo", (1997) abbiamo ritenuto corretto esporre
nella sezione "cosa dicono di noi" anche questo materiale (senza le lettere
a Bianchini e Molgora) e non solo gli articoli di giornale che parlavano bene di noi.
Ebbene. Il Sindaco della nuova amministrazione leghista ha dato ordine
che venisse rimossa questa parte.
Una censura in piena regola!
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Censurati!
(Lettera spedita a tutti i
consiglieri comunali prima della prima seduta del consiglio comunale dopo le elezioni
comunali dellAprile 1997)
Il Gruppo Animazione Giovanile di Corte Franca ha accettato con
entusiasmo la richiesta di aderire alla "Settimana
dellAssociazionismo", ritenendola una buona intuizione della
Commissione Biblioteca uscente fatta propria dallex Assessore alla Cultura, il dott.
Ferrari.
Dalla nostra adesione (il 5-4-97) alla realizzazione della
settimana (8-13 maggio 97) ci sono state le elezioni amministrative comunali.
La nuova amministrazione a guida leghista si è subito
presentata: non solo ha accuratamente evitato di partecipare allo svolgimento delle
serate, ma nel nostro caso si è addirittura permessa di censurare parte del materiale che
avevamo scelto di esporre.
Infatti nella sezione della nostra mostra dedicata al "cosa
dicono di noi", insieme agli articoli di giornale che parlavano bene del GAG dandone
unimmagine positiva, avevamo scelto di mettere anche una voce dissonante: quella
della Lega Nord di Corte Franca.
In un loro volantino erano espressi giudizi poco lusinghieri nei
nostri confronti ( «... falsi precettori che intendono il rapporto sociale
finalizzato a meschini fini politici e non certo ad attività prettamente sociali e
ricreative»), ma linformazione su cosa si dice del GAG sarebbe
stata lacunosa senza questa parte e la relativa risposta che illustrava sommariamente i
nostri 14 anni di animazione giovanile a Corte Franca.
Ebbene, il neo sindaco Pelli con una lettera consegnataci
a mano alle 17,30 del 12-05-97 (la nostra serata doveva iniziare alle 20,00) ci intima
di togliere quanto esposto «...in caso contrario sarà il personale addetto
alla manifestazione a provvedere».
Abbiamo ritenuto inaccettabile
questa censura aprioristica.
Alle 18,30 loperatore culturale «addetto alla
manifestazione» ha provveduto a sequestrare il materiale in questione.
Riteniamo quanto meno grave e preoccupante questo
atteggiamento di censura e di sequestro del materiale (già oggetto di articoli di
giornale) se non addirittura illegittimo e comunque una grave offesa nei nostri
confronti.
Se il buon giorno si vede dal mattino...
Gruppo Animazione Giovanile
Corte Franca 15-05-97
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La risposta del Sindaco? Nella prima seduta del consiglio comunale ha parlato del GAG come
di un «fantomatico» gruppo di «provocatori».
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E la storia continua...
Coerenti con un'impostazione che trova i
suoi cardini nel suo statuto il GAG continua a presentare annualmente un documento con il
programma delle attività che si impegna a realizzare, la verifica di quelle dell'anno
precedente ed il consuntivo economico del proprio operato.
Ma l'atteggiamento di chiusura degli
amministratori leghisti è netto e totale. Infatti non ci degnano neanche della cortesia
di una risposta.
Anche un incontro con l'assistente sociale
del comune, richiesto in luglio si è tenuto nell'ottobre 1998, ma si è concluso con un
«... ne parlerò agli amministratori, ma come servizio sociale abbiamo un'altra
impostazione nel trattare il problema dei giovani e vogliamo arrivarci attraverso le
famiglie». Non siamo più stati contattati per una qualche risposta.
Nella primavera del 1999 il primo (e finora
unico) incontro con gli amministratori del Comune. Si capisce subito che sulle cose di
fondo non ci siamo.
Con lEnte non è stato possibile
collaborare direttamente alla costruzione di alcunché nonostante il programma delle
nostre attività fosse, come sempre, protocollato in Comune e perciò a disposizione degli
Amministratori Comunali.
Si è confermata la modalità operativa
fondata sulla sostanziale non fiducia nei confronti dei gruppi in
generale e del GAG in particolare tantè vero che i soldi dei cosiddetti
"progetti" che lAmministrazione Comunale finanzia (in tutto o in parte)
non possono gestiti dal gruppo che li ha ideati e che effettivamente lavora alla sua
realizzazione. Questo modo di fare mette ogni gruppo in condizione di subalternità e non
di pari dignità tra i due ruoli (Ente e Gruppo).
Infatti...
Per loro "progetto" è una
iniziativa singola che ha tempi molto brevi.
Per noi "progetto" è un'azione di
ampio respiro, che vede il coinvolgimento di più soggetti su uno stesso obiettivo per
renderlo corale e comunitario.
Ha i tempi lunghi di una visione di prospettiva
e vive di una serie di obiettivi
intermedi da verificare ed eventualmente riorientare alla luce dell'effettivo risultato
ottenuto.
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Risultato? Dal 1997 ci siamo completamente autofinanziati
inventando per questo le forme più varie di autotassazione.
Della bontà del nostro progetto siamo
femamente convinti e continueremo a
spendere le nostre energie in questa direzione finché le forze fisiche, morali ed
economiche ce lo consentiranno.
Una storia di 19 anni spesi «con», «per» e «tra» i giovani del
nostro Comune, investiti su certi valori (attenzione ai più deboli, gratuità della
proposta, valorizzazione delle capacità latenti, apertura verso tutti, senza
pregiudiziali politiche, religiose, di condizione sociale o economica, ecc.) non è stata «senza progetto».
Una storia così deve
essere dura a morire e quando la finiremo faremo una bella festa e in quell'occasione
passeremo il testimone a qualcuno migliore di noi.
La storia continua...
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E perciò la storia continua...
Dopo le elezioni del 2000, come abbiamo sempre fatto in 19 anni di attività, abbiamo voluto presentare alla
neo-eletta amministrazione comunale il nostro documento programmatico del 2001 con
le schede di verifica delle attività dell'anno precedente (cosa non
abbiamo fatto e perché, cosa abbiamo fatto, come è andata).
Quanti altri gruppi lo fanno? (al di là che siano finanziate o meno le loro
attività!)
Pochi mesi
dopo abbiamo inoltrato anche una richiesta di un contributo economico finalizzato
all'acquisto di una batteria elettronica che potrebbe risolvere in modo radicale il
problema del rumore con i nostri vicini di casa e permettere la continuazione delle
attività musicali senza problemi |
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In questa vicenda
abbiamo notato qualche sensibilità diversa, ma la sostanza delle cose non cambia, anzi...
Abbiamo appreso che:
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1) a proposito dei problemi sollevati col nostro
documento, soprattutto la situazione sollevata su Timoline,
«...l'amministrazione comunale non deve rendere conto...» né a noi né a nessun altro del proprio operato che è pubblico
e pertanto è inutile evidenziare situazioni, dare suggerimenti, proporre interventi
ecc... |
2) il GAG «...non è un gruppo comunale» e pertanto «...si arrangi!» |
Siccome, invece, noi
ci siamo e lavoriamo sul territorio comunale da 19 anni, abbiamo chiesto quali fossero i
gruppi comunali?
«Gli alpini...»
Sono di emanazione comunale?
«No, ma collaborano con l'amministrazione...»
Anche noi abbiamo sempre collaborato quando ci è stato chiesto, sia con tutte le
amministrazioni comunali precedenti che con questa stessa, come è avvenuto per
l'iniziativa "I muri cadono adagio"
«Sì... ma vi siete permessi di criticare pubblicamente l'amministrazione comunale...»
3) le attività del GAG
«...sono solo dei doppioni
di attività che il comune sta già facendo...» |
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...infatti i
cittadini di Corte Franca, soprattutto i giovani, sono continuamente chiamati dal comune (per
esempio) ai suoi corsi di computer, alle iniziative di esibizione canora, alle serate
musicali di ballo liscio o di
musica rock, ai corsi di disegno, alle giornate con giochi all'aperto come la caccia al
tesoro, alle serate di musica per gli anziani (o altre) in collaborazione con Gruppi o
Enti del territorio...
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Per cui le attività svolte
dal GAG anche nel 2001 sono solo delle misere e banali riproduzioni, degli inutili
doppioni soprattutto i calendari come «el Lünàre dei Scütöm». |
Abbiamo chiesto
che le motivazioni del non accoglimento della nostra domanda fossero messe nero su bianco,
ma ci è arrivata un'asettica comunicazione (apprezziamo lo sforzo) che diceva «...non può essere accolta» senza uno straccio di motivazione scritta... Perché le
cose scritte restano e potrebbero essere lette.
Forse un po' se ne vergognano. |
Della serie:
e
la storia continua... 2002
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Senza alcuna
forma di comunicazione (sarebbe
stato opportuno un contatto preventivo) vengono rimosse le
nostre bacheche regolarmente autorizzate nel 1983 dall'allora
sindaco Barbieri e posizionate nelle frazioni del Comune. Nella
frazione di Colombaro era stata rimossa quando è stata rifatta
la piazza e non è più stata riposizionata perché nel paese
esiste la nostra sede. A Timoline, invece, non ci eravamo più
attivati per sostituirla dopo la sua rimozione a causa dei
lavori di ristrutturazione dell'ex Biolcheria Bersi.
Come si vede in entrambi i casi c'erano di mezzi dei lavori, ma
stavolta si è trattato
di una rimozione "secca e gnecca".
Abbiamo chiesto un incontro col sindaco per sapere il motivo. Ci
è stato risposto che si è voluto rendere meno caotiche le
affissioni dedicando un posto alla pubblicità, un altro ai
gruppi, uno dedicato alle comunicazioni istituzionali ed uno
specifico per i necrologi.
Niente da dire sul metodo, ma uno spazio di 4 manifesti 70x100
per tutti i gruppi e le associazioni (anche quelle politiche)
era insufficiente. E poi chi affigge un manifesto potrebbe
trovarselo coperto da un altro. Al Sindaco che parlava di buon
senso e di patto tra gentiluomini che si impegnavano a non
coprire i manifesti altrui finché erano efficaci, abbiamo
obiettato che, ad esempio il manifestino de nostro Cantatùr
riportava le date di 4 appuntamenti nell'arco di un mese e che
verosimilmente nessuno avrebbe guardato troppo per il sottile.
Ci era stato assicurato che sarebbe stato redatto un
regolamento, ma...ad oggi non se ne vede l'ombra.
Anche il nostro suggerimento di predisporre bacheche dedicate ai
gruppi nello spazio de portici vicino al comune (lì ci sono i
medici, la banca, il comune, il bar, la palestra ecc.) non ha
avuto miglio sorte.
Risultato:
gli spazi di informazione e
comunicazione dei gruppi, la migliore espressione del
tessuto sociale (spontanei od organizzati che siano) si
sono ristretti. |
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Della serie:
e
la storia continua... 2002
(atto II°)
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Convocati
dall’assessore Manenti, insieme ad una decina di altri
gruppi, abbiamo partecipato ad un incontro con due giovani di
una cooperativa che, incaricati di approntare un progetto di
“educativa di strada”, volevano collaborazione nel
conoscere la realtà locale anche attraverso l’esperienza
dei gruppi che già vi operano. Durante la riunione si è
parlato di rapporti e modalità verticali ed orizzontali, di
metodi di comunicazione, di riferimenti da tenere, di
collaborazioni da dare, di mappatura della realtà comunale.
Il GAG ha aderito senza riserve alla proposta: a distanza di
un anno non abbiamo più avuto notizie della cosa, né dai
politici, né dai funzionari, né dai tecnici della materia
presenti alla riunione, nonostante le assicurazioni
dell’assessore Manenti che presiedeva l’assemblea. Perché?
Eppure avevamo detto di aver qualcosa da dire, qualcosa di
cui, secondo noi chi si prendeva un impegno di questo genere
doveva tener conto.
Ritenevamo
questa una buona occasione per aprire un confronto, una
riflessione comune sulle opportunità sociali dei giovani nella
nostra comunità, cosa che auspicavamo già nel documento dello
scorso anno quando affermavamo, a proposito del coordinamento
fra i gruppi:«…A
Corte Franca bisogna tentare di ricucire i fili di un rapporto
(recisi da anni di inattività dovuti al venir meno del
riferimento Comune) cercando nuove possibilità di incontro tra
chi, a vario titolo, si occupa di questa età giovanile perché
da troppo tempo esiste una stagnazione che rende quantomeno
“melmoso” il terreno d’azione»,
soprattutto verso quel tipo di giovani «…verso
il quale è più facile puntare il dito che porgere l’orecchio»
perché: «…lasciandolo
sguarnito, il “fronte contagio” è andato crescendo in
questi ultimi 4-5 anni ed è ancora molto attivo».
Come
GAG non nascondiamo la fatica nel tenere metodici contatti con
un mondo giovanile sempre più vario e disomogeneo rispetto al
passato. Sentiamo la necessità di “mettere in circolo”
nuove energie che fungano da anticorpo al progressivo rarefarsi
di occasioni per stare nel sociale in modo costruttivo e per far
sentire le persone, soprattutto i più giovani, parte attiva
della propria realtà. |
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Della serie:
...
e
la storia continua... 2003
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Primo
settembre 2003 veniamo contattati da persone che vogliono
conoscere le nostre attività e ci chiedono di altre informazioni.
Credevamo che si
trattasse dello stesso staff incontrato quasi un anno e mezzo prima,
ma a metà novembre
2003 viene diffuso un documento, uno "studio" molto sui
generis che parla dei giovani in generale e con qualche pagina
inerente Corte Franca con tante incongruenze e di nessuna utilità
dal punto di vista della conoscenza.
Viene
convocata una riunione alla quale sono presente l'Assistente Sociale
del Comune, Agoghè ed i professionisti che hanno elaborato il
documento. L'Amministrazione Comunale è assente.
Abbiamo
fatto notare che la nostra disponibilità di un anno e mezzo prima
non aveva avuto nessuna esito. Nessuno ci ha comunicato alcunché
nonostante gli impegni presi e le lunghe sottilizzazioni sulla
"comunicazione orizzontale e verticale" per tenere insieme
"la rete". Nessuna
risposta.
Nel
merito ci si incontrerà nuovamente tra 3 mesi. Con gli
Amministratori...
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Della serie:
...
e
la storia continua... 2004
|
27-02-04:
all'incontro ci sono anche gli amministratori. Nessuna
spiegazione sul perché del "cambio di cavallo" per
l'educativa di strada (in fondo l'avevamo chiesto solo noi).
Il Sindaco magnifica questo staff che sta lavorando ad un
progetto innovativo perché fatto CON e non PER i ragazzi. Una
bella trovata, ma di esclusivo carattere lessicale perché non ha attinenza con la
realtà dei gruppi come il nostro (e ce ne sono...).
In ambito sociale si lavora
sia PER che CON (e TRA???) i ragazzi. Com'è possibile
fare PER senza che ci sia anche un CON...??? |
Nel
merito, vedremo l'operato di questo staff.
Per ora rimangono solo le parole degli
Amministratori che non si spostano di
un solo millimetro dall'atteggiamento fin qui avuto nei nostri
confronti.
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05-03-2004
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Qualche
fattore meteorologico ha portato ad una novità nella forma
(ma non nella sostanza) dell'atteggiamento comunale nei nostri
confronti. |
Per
la prima volta dopo 7 anni, una lettera
del sindaco (forse non
siamo più un gruppo «fantomatico»?).
Ci dice (almeno...) di aver letto il nostro documento
annuale di programmazione e verifica, ma... il
merito non cambia.
Lo
constaterai da solo.
Nel nostro documento
abbiamo parlato di molte
cose, ma pare che al sindaco prema soprattutto parlare delle modalità
per accedere ai finanziamenti.
Continua a parlare di
progetto nel senso di "cosa limitata e a breve
scadenza".
Per noi progetto continua ad essere una cosa più complessa
fatta di tappe da percorrere e verificare.
A questo proposito ci pare strano che non
veda un progetto nel nostro modo di operare e non ci chieda un confronto, almeno nel merito
delle cose che crede interessanti (non osiamo dire
condivisibili).
Dal dizionario...
Collaborazione: "Partecipazione attiva, variamente determinata e valutabile, al compimento di un lavoro o allo svolgimento di
un'attività".
Da "Cum Laborare" = "Lavorare con" dove le
parti si riconoscono un reciproco ruolo attivo per il
raggiungimento del fine comune.
Non è collaborazione quella che mette l'altro in condizioni
di subalternità e non gli riconosce un ruolo.
Alla base delle collaborazioni fin qui avute con Singoli, Gruppi e
Istituzioni, c'è sempre stata la reciproca fiducia. Se ce lo
chiedono e noi
ci stiamo è perché
condividiamo l'obiettivo. Se poi saremo noi ad aver bisogno,
sappiamo già che troveremo ascolto e collaborazione. In
questo contesto anche un NO è rispettato perché la fiducia
costruita lavorando insieme dà la possibilità di capire che
un NO è vero e non pretestuoso.
Per non eludere
la questione economica...
Secondo noi tutti i gruppi che fanno qualcosa per la comunità
dovrebbero essere finanziati e/o sostenuti, anche solo per il fatto
di essersi impegnati GRATIS in questo LAVORO SOCIALE.
Si tratta di un
impegno difficile, se fatto seriamente, perché si lavora su
"materiale umano".
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Bisogna
saper mettere a frutto ciò che di positivo la nostra
collettività esprime. |
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Della serie:
...
e
la storia continua... 2005
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Dopo
un silenzio ed una poca attività operativa, anche a causa
dell'avvicendamento degli operatori, siamo stati convocati dai
responsabili dell'educativa
di strada (presente anche il Sindaco) ad una riunione
con altri gruppi di Corte Franca.
Il loro obiettivo non era discutere, ma presentare una serie
di cose da realizzare con i
gruppi del territorio che potevano
solo aderire o no a questa loro proposta.
Dopo
aver tenuto lontani i gruppi che finora hanno operato sul
territorio, l'Ammin. Com. aveva fatto il posto con tanto di
investitura ufficiale ed investimento economico solo a questa
entità.
Venendo dall'esterno, avrebbe avuto il compito di
«fotografare la realtà» ed «agire dove era necessario».
Insomma fare quello che i gruppi di Corte Franca non erano
capaci di fare.
Il limite di questa impostazione, fatto presente a suo tempo
era stato bollato come denigratorio.
A
distanza di 2 anni, di questa «fotografia» restano
vaghe tracce in due documenti generici e di scarsa utilità e
nessuna fruibilità.
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Dell'azione
diretta con i giovani rimane un residuo di attività che
non giustifica la pompa con la quale è stata reclamizzata
e finanziata questa iniziativa.
I Gruppi già operanti sul territorio fanno
molto di più e con il valore aggiunto della continuità e
gratuità, concetti e valori completamente assenti
nella proposta di cui sopra.
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Si
chiede un'adesione incondizionata a ciò che loro
vorrebbero fare (o avrebbero dovuto fare?) senza avere un
confronto nel merito della visione "a monte"
della loro 'operatività e senza un confronto vero con
chi, a Corte Franca, ci abita da sempre, ci vive e si
impegna in vari gruppi.
L'inadeguatezza
della risposta alle aspettative è uscita spontanea anche dai
genitori che chiedevano più attenzione per i figli (in età
scolastica delle superiori, ma non ancora maggiorenni) durante
il periodo estivo. La mente è corsa subito al "Campo
estivo" che anni fa si era posto lo stesso problema ed
aveva attuato una efficace strategia di intervento, tant'è
vero che l'adesione di questa fascia d'età era numerosa ed
operativamente impegnata a livello educativo. |
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A
nulla è valso evidenziarlo, anzi, la risposta è stata
rassicurante: «al CRED di Corte Franca, non solo li facciamo
partecipare, ma addirittura rilasciamo una certificazione che
potrà essere usata come "credito scolastico"...»
Alla prova dei
fatti, agli unici 2 o 3 iscritti è stato detto di no
«...perché erano minorenni...»! |
Dopo le ferie
si farà un bilancio?
Lo si farà con la voglia di
confrontarsi o si tirerà dritto mettendo come ostaggio alla
discussione un contratto da onorare?
Chi si è tenuto informato ha visto le (poche) cose fatte, ma
la
gente non ha avuto percezione di alcunché!
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Della
serie:
...
e la storia continua... 2005
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Presentato come ogni
anno, in tempo per la "calendarizzazione" delle iniziative
estive come richiesto dal Comune, il nostro documento di
programmazione delle attività 2005 e di verifica 2004 non è stato ritenuto degno di una
risposta (che novità!). Sarebbe stata l'occasione giusta per
entrare nel merito di ciò che diciamo e, volendo, chi la pensa
diversamente da noi avrebbe avuto l'occasione di mostrarci i limiti
e, addirittura, la cosa giusta da fare.
Evidentemente non interessa, nonostante le belle parole di
circostanza.
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E pensare che qualcuno di noi si era pure illuso!!!
Per
loro non esistiamo e basta!
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Ma
per noi il Cantatùr, i corsi musicali e le altre iniziative,
insieme alla collaborazione con gli altri gruppi che operano
veramente sul territorio, restano i pilastri della nostra
azione.
Viste le nostre attuali energie non possiamo fare molto di
più.
In queste
condizioni, non è forse già un miracolo continuare ad
esserci?
Resistere, Resistere, Resistere!!!
Nonostante i
Lanzichenecchi
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Della serie:
...
e
la storia continua... 2005
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«Presentato come
ogni anno, in tempo per la "calendarizzazione" delle
iniziative estive come richiesto dal Comune, il nostro documento di
programmazione delle attività 2006
e di verifica 2005 non è stato ritenuto degno di una risposta» (riprendiamo le testuali parole dette l'anno scorso
perché è successa la stessa cosa).
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Neanche l'occasione
delle elezioni amministrative ha fatto cogliere l'occasione
per un ragionamento nel merito del nostro documento.
Anche il candidato sindaco della stessa coalizione, nonostante
conosca bene il GAG perché l'ha frequentato da giovane (anche
allora eravamo a disposizione gratis) ha mostrato disinteresse
al merito di quanto scritto (lo dava per "scontato"
o per "scartato" a priori?).
Speriamo
che cambi modo di amministrare. Se dovessimo trovare
continuità a questo atteggiamento non potremmo che chiudere i
battenti.
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Se
le persone continueranno a premiare chi si comporta così, non
dovremmo far altro che prenderne atto: amministratori e
amministrati la pensano nello stesso modo... non possiamo
essere d'impiccio a dispetto della realtà.
Oltretutto ci
"leveremmo di torno" dopo 5 lustri di attività...
che è già un bel record!
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Per
ora il Cantatùr, i corsi musicali e le altre iniziative,
insieme alla collaborazione con gli altri gruppi che operano
veramente sul territorio, restano i pilastri della nostra
azione.
Viste le nostre attuali energie non possiamo fare molto di
più.
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Della serie:
...
e
la storia continua... 2006
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L'aveva detto il
Grillo parlante!
«La
gente non sta più dalla loro parte»
Questo anche
grazie al fatto che si è formata un'alleanza multicolore che
ha presentato un programma dettagliato. In
quei contenuti abbiamo ritrovato molti degli argomenti che ci
stanno a cuore.
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della serie:
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e
la storia finisce... ??? 2006
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5
Agosto 2008 Rieccoci!!!
Dicevamo...
«In
quei contenuti abbiamo ritrovato molti degli argomenti che ci
stanno a cuore»...
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Con
il metodo del finto
dialogo, del «Ti tengo in considerazione, vedrai
che...» Delle frasi che dovrebbero far capire la grande
apertura: «Sfondate una porta aperta...» a distanza di 2
anni possiamo tirare una prima conclusione: DELUSIONE.
Tra le
tante cose che ci aspettavamo dalle promesse di sul mondo
giovanile, abbiamo trovato pochi (è un eufemismo) riscontri e
nessun confronto.
Pensavamo
che fosse la volta buona, ma ci hanno buggerato.
Ritorneremo
argomentando meglio quello che adesso è poco più di uno
stato d'animo. |
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della serie:
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e
la storia continua... 2008
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