Il Gruppo Animazione Giovanile, in alternativa ai
tanti calendari del "nuovo millennio" con divi o dive senza veli, vuole offrirvi
questo lunario del paradossale di "fine millennio". Un lavoro prodotto e
finanziato in proprio. Vi troverete i vocaboli di un improbabile dizionario, con una
spiegazione che metterà a dura prova la vostra elasticità mentale.
Spesso ciò che appare a prima vista è solo un angolo di visuale.
Le immagini più appropriate a questo scopo le abbiamo trovate in ESCHER (vedi nota biografica)
Lo scopo?
Come con il "Lünàre de rìder" di due anni fa, anche questo "Lunario
di zio Mario" ha solo e semplicemente lo scopo di offrirvi ogni giorno il
«Buongiorno» del GAG.
Avere qualcosa di cui ridere aiuta ad affrontare meglio la giornata, sapendo di poter
contare su una riserva di buonumore, il che... non guasta mai.
Norme duso:
è severamente sconsigliata la
lettura "di fila" del lunario (potrebbe esserci una "overdose" da
neuropsichiatria con danni irreversibili nella compatibilità generale del sistema);
se non capite la connessione tra il
termine indicato ed il significato proposto, pensateci ancora un paio di volte oppure
chiedete ad altri (certe situazioni sono fuori dalle nostre consuetudini).
Attenzione! È
C O N T A G I O S O ! ! !
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Escher: breve nota biografica
Maurits Cornelis Escher nacque il 17
giugno 1898 a Leeuwarden, capoluogo della provincia di Friesland, nei Paesi Bassi
settentrionali.
Trascorse la giovinezza prima ad Arnhem e
poi a Haarlem, dove studiò dapprima architettura e poi arte grafica con Samuel Jessurum
de Mesquita dal 1919 al 1922. Nel 1923, terminati gli studi, si trasferì a Roma dove
visse sino al 1935 quando si trasferì a Châteux d'Oex, in Svizzera. Nel 1937 è a Ukkel,
vicino Bruxelles; nel 1941 a Baarn, nei Paesi Bassi, dove rimase fino al 1970, quando si
trasferì a Laren. Qui morì nel 1972.
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