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Marco Corsini, laureatosi
lo scorso giugno campione italiano Under 23 (Rodella)
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tornato in gara con la maglia tricolore indosso lo scorso fine settimana a Montichiari,
sperimentando immediatamente il surplus di attenzioni che quelle insegne calamitano: tutti
lo cercano per una foto, tutti lo acclamano, come capita a chi è diventato famoso. Marco
Corsini, laureatosi campione italiano under 23 lo scorso 30 giugno a Sovico, ha già
notato la differenza di peso tra la casacca della Garda Calze Resigne Ragnoli e quella
bianca, rossa e verde? «Il peso di quella maglia per ora lo avverto, ma non più di
tanto; indossarla comporta maggiori responsabilità, ci si attende sempre qualcosa in più
dal campione italiano, ma io cerco di non farmi condizionare, di concentrarmi soltanto
sulla corsa che mi attende per fare del mio meglio, comè sempre stato». Giusto
così, concentrarsi sullobiettivo e spendersi per perseguirlo. Ed il primo obiettivo
stagionale per il ventenne di Colombaro di Corte Franca non era una vittoria in
bicicletta, bensì un successo sui banchi di scuola: «Allinizio della stagione
avevo deciso di dedicarmi prima di tutto alla scuola, in vista degli esami di maturità».
E lha fatto con profitto, conseguendo il diploma allIstituto per geometri con
lottima votazione di 82. Quella conseguita invece nella corsa tricolore è stata la
seconda vittoria stagionale e pure la seconda in carriera nella categoria dilettantistica.
«Lanno scorso avevo ottenuto tanti piazzamenti, finalmente ora arrivano i primi
posti. Ma il mio direttore sportivo Pierino Gavazzi non mi ha mai messo addosso
particolari pressioni: in questo modo si permette ad un giovane come me di crescere
gradualmente». Marco Corsini si definisce un «passista veloce, un corridore che tiene
bene su strappi non troppo lunghi e che si esprime al meglio su terreni ondulati»; non è
certo fermo in volata, come testimonia larrivo al campionato italiano, vinto proprio
allo sprint davanti ad un velocista del rango di Alberto Loddo. Caratteristiche tecniche
che lo hanno fatto notare ai tecnici federali, i quali lo hanno convocato, insieme ad
altri otto corridori, per il ritiro che si terrà in Toscana dal 13 al 18 agosto: un
appuntamento importante, perchè i nomi degli azzurri per gli Europei di fine agosto e per
i Mondiali di ottobre usciranno proprio da lì. «I miei obiettivi per la seconda parte
della stagione sono centrare ancora qualche vittoria e soprattutto partecipare ai
Mondiali. Per la prossima annata, invece, sono combattuto tra la scelta di passare subito
al professionismo e quella di restare ancora un anno tra i dilettanti. Ho già avuto
contatti con due importanti squadre italiane e mi sentirei già pronto per il salto di
categoria, ma non mi dispiacerebbe nemmeno portare per un anno o per mezza stagione la
maglia tricolore appena conquistata. Deciderò comunque entro un paio di mesi». Dunque
tra un anno il giovane bresciano potrebbe entrare a far parte del mondo professionistico,
che attraversa un momento delicato, specie in relazione al flagello del doping: «È un
fenomeno che di sicuro esiste - commenta Corsini -, ma dal quale penso che si possa
restare alla larga. Nella mia pur breve esperienza da atleta ho sperimentato che
allenandosi duramente e facendo sacrifici le vittorie arrivano: in fondo penso sia questa
la morale dello sport». Continua così, Marco. Alessandro Carini |
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