Giornale di Brescia - Martedì 31 luglio 2001

Per il ciclista bresciano la maglia tricolore Under 23 e il traguardo della maturità
Corsini, stagione d’oro
«Spero di entrare nel gruppo azzurro che andrà al Mondiale»

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Marco Corsini, laureatosi lo scorso giugno campione italiano Under 23 (Rodella)

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   È tornato in gara con la maglia tricolore indosso lo scorso fine settimana a Montichiari, sperimentando immediatamente il surplus di attenzioni che quelle insegne calamitano: tutti lo cercano per una foto, tutti lo acclamano, come capita a chi è diventato famoso. Marco Corsini, laureatosi campione italiano under 23 lo scorso 30 giugno a Sovico, ha già notato la differenza di peso tra la casacca della Garda Calze Resigne Ragnoli e quella bianca, rossa e verde? «Il peso di quella maglia per ora lo avverto, ma non più di tanto; indossarla comporta maggiori responsabilità, ci si attende sempre qualcosa in più dal campione italiano, ma io cerco di non farmi condizionare, di concentrarmi soltanto sulla corsa che mi attende per fare del mio meglio, com’è sempre stato». Giusto così, concentrarsi sull’obiettivo e spendersi per perseguirlo. Ed il primo obiettivo stagionale per il ventenne di Colombaro di Corte Franca non era una vittoria in bicicletta, bensì un successo sui banchi di scuola: «All’inizio della stagione avevo deciso di dedicarmi prima di tutto alla scuola, in vista degli esami di maturità». E l’ha fatto con profitto, conseguendo il diploma all’Istituto per geometri con l’ottima votazione di 82. Quella conseguita invece nella corsa tricolore è stata la seconda vittoria stagionale e pure la seconda in carriera nella categoria dilettantistica. «L’anno scorso avevo ottenuto tanti piazzamenti, finalmente ora arrivano i primi posti. Ma il mio direttore sportivo Pierino Gavazzi non mi ha mai messo addosso particolari pressioni: in questo modo si permette ad un giovane come me di crescere gradualmente». Marco Corsini si definisce un «passista veloce, un corridore che tiene bene su strappi non troppo lunghi e che si esprime al meglio su terreni ondulati»; non è certo fermo in volata, come testimonia l’arrivo al campionato italiano, vinto proprio allo sprint davanti ad un velocista del rango di Alberto Loddo. Caratteristiche tecniche che lo hanno fatto notare ai tecnici federali, i quali lo hanno convocato, insieme ad altri otto corridori, per il ritiro che si terrà in Toscana dal 13 al 18 agosto: un appuntamento importante, perchè i nomi degli azzurri per gli Europei di fine agosto e per i Mondiali di ottobre usciranno proprio da lì. «I miei obiettivi per la seconda parte della stagione sono centrare ancora qualche vittoria e soprattutto partecipare ai Mondiali. Per la prossima annata, invece, sono combattuto tra la scelta di passare subito al professionismo e quella di restare ancora un anno tra i dilettanti. Ho già avuto contatti con due importanti squadre italiane e mi sentirei già pronto per il salto di categoria, ma non mi dispiacerebbe nemmeno portare per un anno o per mezza stagione la maglia tricolore appena conquistata. Deciderò comunque entro un paio di mesi». Dunque tra un anno il giovane bresciano potrebbe entrare a far parte del mondo professionistico, che attraversa un momento delicato, specie in relazione al flagello del doping: «È un fenomeno che di sicuro esiste - commenta Corsini -, ma dal quale penso che si possa restare alla larga. Nella mia pur breve esperienza da atleta ho sperimentato che allenandosi duramente e facendo sacrifici le vittorie arrivano: in fondo penso sia questa la morale dello sport». Continua così, Marco.

Alessandro Carini

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