Alta Valle Seriana
dx orografica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GAFFIONE

 

Denominata Gaffiù interessa tre vallette: Valle Asinina, Valle dei Coppi, VaI Bona che confluiscono nella Valle Gaffione affluente del fiume Dezzo. Ha una superficie di Ha. 540.98.49 di cui Ha. 112 a pascolo, Ha. 376 ad incolto produttivo, Ha. 52.98.49 ad incolto improduttivo. Il pascolo, escluso il bosco, si estende da m. 1700 e m. 2100.
È compreso in una conca con sponde prevalentemente ripide; il fondo pianeggiante è occupato da un laghetto e da acquitrini. Molte ed abbondanti le acque sorgive. Le pendici hanno esposizione varia.
Sono presenti in prevalenza le seguenti rocce: scisti, arenarie, che danno luogo ad un terreno molto acido e leggero. 
Per accedere all’alpe si percorre la strada Schilpario passo del Vivione sino alla località Fondi (Km. 6) percorribile anche con grossi autocarri; poi si prosegue ancora per Km. 6 sulla stessa strada che diviene più stretta e quindi percorribile solo con automobili e trattori, della lunghezza di circa m. 300, che porta al piede dell’alpe, quindi si imbocca una gippabile sino alla baita.

L’alpe è di proprietà pubblica. Viene concessa in affitto ad un caricatore della zona. La superficie risulta invasa da pietrame ed anche da ginepro specie nella parte alta.

Non vi sono problemi di stabilità del suolo e di particolari avversità atmosferiche.

 

STRUTTURE E FABBRICATI

 

L’alpe è suddivisa in due stazioni:

1° Stazione: Quota m. 1800, vi è la tipica cascina costituita da una baita e da uno stallone recen­temente ristrntturati ed in buono stato d’uso.

La baita, delle dimensioni esterne di m. 7,10 x m. 7,10 ha due piani: al piano terra sono stati ricavati tre locali e così pure al primo piano. Nello stallone di più recente costruzione e comunque riattato, (non esisteva ai primi del ‘900) di in. 27,20 x m. 7,20, sono stati ricavati ad una testata due vani per la lavorazione del latte e per la maturazione del formaggio.

Vi è una cisterna dell’acqua del diametro di m. 2,50 e di in. 3,00 di altezza e nelle vicinanze un piccolo porcile in pietra.

2°Stazione: Quota in. 2100 - La tipica “cascina” è costituita da una baita appoggiata al versante della montagna, con il piano terra seminterrato e della stessa dimensione di quella prima descritta, i muri esterni sono ancora solidi ed il tutto è in buono stato d’uso.

Lo stallone annesso (di m. 12 è in ottimo stato d’uso; vi è anche una cisterna dell’acqua del diametro di m. 3 e di in. 2 di altezza.

I fabbricati non dispongono di acqua corrente, di servizi igienici, di energia elettrica.

 

PROVVISTA E DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA

L’acqua disponibile in alpe proviene da sorgenti ed è portata alle baite con tubazioni volanti; vi sono anche ruscelli, ed un laghetto. L’acqua è sufficiente per l’abbeverata del bestiame, la lavorazione del latte e per uso domestico. Per l’abbeverata il bestiame deve mediamente fare percorsi molto brevi ed inferiori ai 15 minuti. Non esistono abbeveratoi.

 

 

ALTRE CARATTERISTICHE

                  Personale:due uomini.
Potenzialità dell’alpe: 80 paghe.
Bestiame caricato: 50 bovini di cui 20 vacche da latte, 2 equini, 800 ovini.
Produzione foraggera: piuttosto scadente, perché la cotenna erbosa è discontinua, invasa da pietranie e rocce affioranti, cespugli di ginepro e rododendro; diffusa anche l’erba cervino e la flora ammoniacale; flora palustre in prossimità degli acquitrini.

Produzione casearia: formaggio d’alpe e formaggelle. L’alpe è frequentata da turisti escursionisti.

L'alpe ha ricevuto dalla Regione Lombardia il N° provvisorio   03/      

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