Stagione 2003 - 2004
(
dalla 17° alla 20° giornata)

dalla 17° alla 20°

Ci scusiamo per la momentanea interruzione...

20 marzo 2004
Maglierosse - Magliecolorate
2

formazioni
R: giuseppe, paolo, colombo, sheva, berto, zugni, fabrizio, danilo, maurizio e barbanera's brothers, mr.angelo, gianfranco
A: barbanera, maurizio, teso, tesino, quellonuovo, tomma, carola, alan, maglianera, dido, gianma, verdepisello


Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile. Forse.

Se c’è una cosa che evito di fare è sfogliare quei maledetti settimanali locali, dove le cacche di cane contendono settimanalmente la prima pagina alla chiesa e i suoi derivati, e questa lotta ci offre quei bei titoli che solo la stampa di provincia riesce a regalare:
“Beatificazione a Roma per don Luigi Taldeitali… 700 monzesi affollano San Pietro per la cerimonia”, non più di 70… secondo la questura.
“Prima la rapina, poi tenta di violentarla… il bruto, arrestato dai carabinieri”, il mascalzone messo in fuga dai proprietari del bar che gli hanno urlato (non sto scherzando, c’è scritto davvero) “chi c’è lì dietro? Cosa succede?”.
Certo la cronaca nera non è proprio il loro punto di forza, si vede che sono poco allenati. In provincia non succede mai niente di nuovo. Né omicidi, né traffico di organi. Niente treni che saltano in aria. Niente di niente. Nessuna storia. Solo preti, suore e chierichetti. Ma dove diavolo la trovano la forza per riempire 47, dico 47 pagine di cronachette da parrocchia?
“Grazie suor Pia, torna fra noi… festa per i cinquanta anni di professione”… e per i trenta dall’ultima volta che si è tagliata i baffi.
Dov’è il sangue, dov’è la strada?
Se… un uomo di merda con due figlia a carico, di cui, a quanto pare è lecito dubitare la paternità, viaggia con la propria auto contromano nei pressi della biblioteca civica mettendo a rischio la vita sua e di coloro che viaggiano nel senso corretto sulla medesima strada e nonostante il torto non ha l’onestà intellettuale di chiedere scusa a colui che trovandosi nella ragione è costretto pure a sentirsi minacciato di essere sparato e a sua volta è obbligato a menar le mani, perdendo il suo già precario senso della ragione… allora è finita!
Gente pronta a dare la vita pur di difendere l’integrità del proprio mezzo di trasporto. Ecco il vero spirito di provincia. Succede tutti i giorni sotto i loro occhi e non se ne accorgono.
Ed è proprio quando sono sul punto di dar fuoco al giornale che, sfogliando, mi cade l’occhio su un titolo pudico ma deciso nel porre i termini della questione.
“Il campo del degrado: Deiezioni e giovani immorali”.
Penso - cazzo, finalmente qualcuno si è accorto di noi! -.
Deiezioni canine e giovani immorali. Cos’hanno in comune? Entrambi al primo posto nelle classifiche delle lamentele dei cittadini a modo.
Comincio a leggere.
“Siamo un gruppo di abitanti del quartiere Ceredo che desidera segnalare lo stato di degrado in cui versa lo spazio verde della nostra zona. A parte la sporcizia e le cacche di cane, la zona è infestata da fastidiosi calciatori del sabato pomeriggio… la razza peggiore che si possa incontrare. Ruttano, sporcano e bestemmiano il nome di nostro Signore, inquinando le orecchie dei nostri poveri bambini.
Ma che mondo è questo! Che giovani immorali! Gente senza senso del limite!
Giocano dodici contro dodici e non provano nemmeno una briciola di vergogna. Gente che prende la palla nella sua area, fa tutto il campo e poi la deposita fuori, senza nemmeno riuscire a tirare. Non si è mai visto sollevare tanta polvere nemmeno all’ippodromo di San Siro.
Gente che si crede il re del possesso palla, che una volta che ne prendono una non la passano nemmeno sotto minaccia di morte. E poi i maghi dello stop a seguire, che se uno gli passa la palla quelli te la respingono di tibia. Gente che dice teniamola bassa e facciamo passaggi corti da vent’anni e nessuno li ascolta. Gente che sviene come neanche Inzaghi ai tempi d’oro e chiede fallo appena vede l’ombra dei difensori. E poi ci sono quelli simpatici. Quelli che gli squilla il cellulare. Quelli che non si facevano vedere da anni, e per questo avevamo cantato lodi al Signore e poi rieccoli qua, con la loro magliettina verde pisello e quella testolina di cazzo, tutta smania di protagonismo, lacrime facili e proteste per ogni contatto fisico.
Ma che mondo è questo! Cosa abbiamo fatto di male per meritare tutto ciò. Vogliamo solo tornare in possesso del nostro verde. Vogliamo solo usufruire di un nostro diritto, un diritto sacrosanto, che non può essere calpestato così impunemente. E se non volete farlo per noi, fatelo almeno per i nostri bambini.”
Moralisti affacciati alle finestre inveiscono contro giovani che negano la legittimità di un qualsiasi canone etico. Vorrebbero chiamarli stronzi, pezzi di merda, cacche, feci, liquami e avrebbero tutte le ragioni per farlo, ma poi li chiamano deiezioni, per non sporcarsi troppo la bocca.
Rileggono sul giornale la loro lettera di protesta e se ne compiacciono. Ritagliano l’articolo e lo incorniciano, per farlo vedere a parenti e amici. Poi passano i giorni e non succede niente.
Le loro proteste rimangono inascoltate.
Così imbracciano il loro fucile e si appostano alla finestra della cucina, quella che dà sul campo del Ceredo, e aspettano.
Prima o poi cominceranno ad arrivare. Succede tutti i sabati. Basta tenere l’occhio sul mirino. Aspettare che siano tutti lì, come ogni settimana. Sempre di più. Sempre di più. Poi basta prendere la mira. Puntare. Fuoco. Giustizia.
E così anche quegli stronzi dei giornali avranno finalmente qualcosa di interessante da scrivere.

joenat & paolo




20° GIORNATA

13 marzo 2004
ROSSI - AZZURRI
4 - 1

formazioni
R: giuseppe, paolo, colombo, sheva, berto, zugni, fabrizio, danilo
A: barbanera, barbanera's brother, teso, tesino, secco, nanami, tomma, quellonuovo

 

Come stiamo a cielo? Se lo domandavano migliaia di anni fa quei zozzoni dei nostri antenati, e ce lo domandiamo noi ogni sabato mattina. Quelli temevano le saette degli dei, noi ce la facciamo sotto per molto meno. Una nube tossica volteggia sul campo, non promette niente di buono, ma una brezza di ottimismo spazza via la nube lasciando il campo libero a un pallido sole che ora governa il cielo promettendoci “più radiazioni cancerogene per tutti”. Anche la natura è scesa in campo.
Chiamo il servizio meteorologico. Mi dicono quello che voglio sentirmi dire: tempo nuvoloso con ampie schiarite nel pomeriggio. Temperatura in lieve aumento.
Contento delle buone notizie faccio zapping per scaldare il cervello. Due ore di zapping al giorno e le probabilità di essere colpiti da ictus celebrale sono superiori alla probabilità che i rossi vincano questo sabato.
Un telefono rosso squilla alla centrale di polizia di Gotham City. Btaman e Robin escono a tutto gas con la loro bat-mobile dalla bat-caverna. Il maggiordomo Alfred intossicato dai gas di scarico della bat-mobile non fa in tempo a dire la sua. Cambio canale. Un gruppo di interisti tristi seduti attorno ad un tavolo discute degli influssi degli astri sull’ennesima stagione fallimentare. Devono capire se quello che li aspetta è un futuro così nero. Altro canale. Porta a porta: il premier straparla sulla riforma della scuola. Nessuno lo può interrompere finché non ha concluso il suo ragionamento, dice. Il programma va in onda ormai da alcuni giorni, ininterrottamente. E’il nuovo reality show di Rai1.
Ipnotizzati dalla tv, soffriamo anche noi della sindrome da “Grande Fratello”.
Ci esibiamo da più di dieci anni con cadenza settimanale. Un atto osceno in luogo pubblico della durata di due ore dal finale imprevisto, visibile da una confortevole tribuna nonché da svariate panchine prospicienti il terreno di gioco. E’ un pubblico di anziani. Il nostro unico scopo è accelerarne il processo di invecchiamento, ma il tempo non li spaventa. Immuni alla noia del nostro fraseggio scomposto, resistono da anni.
Chiama i numeri in sovrimpressione. Chi vuoi eliminare questa settimana: Tesino, Fabio o Quellonuovo?
Se siete stanchi dell’ennesima edizione del Grande Fratello c’è sempre la partita del sabato…
Buttate l’occhio da queste parti. Un modo come un altro per solleticare un po’ la retina. Di sicuro è quella che svolge il lavoro più spiacevole, tra le membrane corporee: farvi vedere la realtà delle cose.
Ceredo, terra sconsacrata e aspra. Terra amica dei calciatori dal piede a banana, malattia non rara e infettiva, trasmissibile per contatto, che i giornali colpevolmente ignorano.
Il genere umano è in cammino da migliaia di anni. Va bene che passeggiare è salutare, ma è arrivato il momento di darsi una calmata.
Qui al Ceredo puoi rincorrere una palla senza infrangere nessun limite di velocità… Puoi scontrarti con gli avversari senza perdere punti sulla patente... Puoi insultare tutti i santi che vuoi e bestemmiare quanto basta… Puoi dar sfogo ai tuoi istinti più bassi… e allora cosa aspetti.
Prendi la cornetta.. il Ceredo ti aspetta.

paolo & joenat

Le pagelle...

Giuseppe 7 Non oltrepassa mai la linea difensiva. Paura, eh? No, consapevolezza dei propri limiti atletici. Abile nella marcatura. Non perde mai l’uomo e nemmeno la testa. Bada al sodo immolando le prprie carni. Scudo umano.
Paolo 7 Gioca in difesa a malincuore. Prende un gol ridicolo da Tesino e da quel momento la sua grinta sale. Gli manca l’ossigeno. Quando può bestemmia e commette falli tattici. Nevrotico.
Colombo 7 Segna il gol del quattro a uno facendo respirare la squadra. Gioca duro in difesa e recupera palloni. Non è al massimo della forma, altrimenti chissà dove potrebbe arrivare. Gladiatore.
Sheva 7 Dovrebbe fare la sponda a Berto ma non lo fa. Torna al gol e gli fa solo bene. Molti palloni li spedisce tra gli alberi. Raddrizza la mira. Peccato che quando i suoi compagni lo innescano lui parte in ritardo. Gioca in differita di cinque secondi. Rigenerato.
Berto 6 Non sta bene e quindi gioca in attacco. Ogni tanto ne azzecca una. Quando gioca in porta tiene sulle spine la propria squadra. Si lamenta di problemi alla vista. Resta sotto osservazione. Quarantena.
Zugni 6,5 Non si risparmia. La sua indole offensiva non trova sfogo. Alla ricerca della pietra verde. Quando la trova è ora di andarsene. Penalizzato.
Fabrizio 6,5 Segue i suggerimenti dei compagni. Finalmente uno che torna quando glielo dici. Combatte e si sacrifica. Riconfermato.
Danilo 6,5 E’ nuovo ma non lo dà a vedere. Torna quando deve tornare e attacca quando deve attaccare. Inserito.

***

Barbanera 6 Gioca come sempre. Tenterebbe il tiro se qualcuno gli passasse la palla. Protesta meno del solito. Rassegnato.
Barbanera’s brother 6 Costruisce e distrugge. Quando è meno ispirato distrugge solamente. Faro del centrocampo. Promosso.
Teso 5,5 La tiene, come al solito. Gli avversari gli fanno la gabbia e lui la tiene lo stesso. Perde la calma quando la squadra gli suggerisce di passarla. Stacanovista.
Tesino 5 Molti vorrebbero linciarlo, ma lui si da da fare. Combattivo. Tenta il gol da tutte le posizioni, ma non la passa mai. Gioca col paraocchi. Presuntuoso.
Secco 6,5 Gioca in difesa e quando può va in attacco. Si trova bene in entrambe i ruoli, ma senza effetti positivi per la sua squadra. Direttore d’orchestra.
Nanami 6,5 Veterano della difesa, è il pericolo numero uno sui calci d’angolo. Coraggioso, mette all’asta la sua testa in tutte le azioni, ma nessuno gliela timbra. Kamikaze.
Tomma 5,5 Ha cambiato troppe volte squadra ultimamente e il suo gioco ne risente. Non difenderà, ma almeno sai sempre dove trovarlo. Sulla fascia destra. E’ un Co.Co.Co in attesa del rinnovo del contratto. Nomade.
Quellonuovo 5 Con la palla ci sa fare, lui lo sa e se ne compiace. Quando gli avversari diventano troppo rudi lui fa altrettanto, ma risulta meno pericoloso dei precedenti.
Giostraio


19° GIORNATA

6 marzo 2004
AZZURRI - ROSSI
9 - 16

formazioni
R: giuseppe, paolo, sheva, berto, tomma, gianma
A: barbanera, maurizio, barbanera's brother, secco, dido, un bimbo

 

Mai dire sabato...

SE…
UN UOMO,
di razza bianca, caucasica, decide… di presentarsi al campo e indossare maglia e pantaloncini… sfidando impavido le avverse condizioni meteorologiche… sprezzante del pericolo di un terreno infido e scivoloso… dico SE…
QUEST’ UOMO, dopo una settimana di spaccamento di coglioni… vuole… mettere a repentaglio le sue articolazioni, e i suoi organi genitali… sfidando gambe tese e pallonate a carattere intimidatorio… SE…
QUEST’UOMO, dopo anni di presenza e militanza… deve… SOPPORTARE… altri uomini di razza bianca, caucasica… che… sordi al richiamo dei compagni, si OSTINANO ad avventurasi in dribbling estenuanti che riportano il gioco ai tempi bui delle elementari… quando, a tali persone, veniva giustamente data la denominazione di origine controllate (d.o.c.) di “Veneziano”, nonostante l’origine e la storia di tale uomo non avessero niente a che vedere con la regione Veneto…
SE…
QUEST’UOMO, è costretto a causa delle caratteristiche proprie del suo organo acustico… a dover subire… un umorismo improprio, a colpi di battute da Bagaglino… e se… è costretto a veder giocare al suo fianco un giovane… cui mancano ancora una decina d’anni allo spuntare del suo primo pelo pubico... e scopre che, nonostante questa mancanza, tale individuo si dimostra migliore di molti di quelli con cui fino ad allora ha diviso lo stesso campo… e SE… deve sopportare da alcuni individui, come scusa per le assenze ingiustificate… la solita storia che il sabato… giorno ormai tradizionalmente dedicato al gioco del calcio… la sua occupazione è stata orientata verso un altro “sport”… ben più gratificante e appagante… al solo scopo di darsi l’aria di gran trombeur de femme…
SE…
QUEST’UOMO… ogni settimana deve essere sottoposto a tale supplizio, allora…
E’ FINITA!

joenat & paolo

 


18° GIORNATA

28 febbraio 2004
ROSSI - AZZURRI
3 - 6 (forse)

formazioni
R: giuseppe, paolo, colombo, sheva, berto, mr.angelo, tomma
A: barbanera, Barbanera's brother, maurizio, teso, secco, chappy, i 2 nuovi

 

La notte degli Oscar

Noi ce ne stiamo lì, senza fare una piega. La difesa è il nostro mestiere, anche se a noi non va un granché. Inutile star lì a gingillarsi col pallone. Via, il più lontano possibile. Ce l’hanno insegnato tanti anni fa all’oratorio e lo fa tutte le settimane l’Inter. E’ brutto da vedere, ma è un metodo che ha ancora i suoi pregi.
Loro scendono a folate, come il vento, come un uragano che si abbatte sulla costa, spinti dalla gioventù e dalla coscienza dei propri mezzi.
Le nostre barricate hanno il compito di resistere più che possono, anche usando le maniere forti.
Sei un giovane promettente, ami il dribbling e il possesso palla, non disdegni il tiro e l’azione personale? Ami il colore azzurro, l’abbigliamento sportivo e passare i tuoi sabati pomeriggio a scorazzare per i campi prendendoti gioco degli avversari sulla tua fascia di competenza?
Noi abbiamo quello che fa per te.
Abbiamo il nostro cecchino. Tu prova a sfidarlo e lui t’azzoppa, proprio come il calcio dei bei vecchi tempi, quello che tutti rimpiangono.
E non si può dire che non le abbiamo provate tutte. Giocarla bassa, farla girare, dai e vai, allargare sulle fasce, marcatura a uomo, a zona, contropiede… una punta, due punte…
- Pronto? Mi consenta, intervengo qui perché in RAI mi han detto che non è possibile. Su questo punto volevo farle presente che la questione è già risolta. E’ già stato approvato un disegno di legge che impedisce l’uso di una sola punta, pertanto la questione non si pone. Anzi, la vostra è una polemica sterile, priva di fondamento e tipica di una certa cultura rinunciataria e comunista. E poi volevo far presente al pubblico a casa che, mentre io vengo accusato, ingiustamente, per un conflitto di interesse che non esercito, in quanto ogni volta che in parlamento si parla del Milan io esco dall’aula… qui vedo che nessuno dice niente a voi che ve la suonate e ve la cantate, ogni settimana da anni, facendo il bello e il cattivo tempo… e’ una vergogna!-

Altro che lamentarsi, qui c’è gente che si fa il mazzo. Meriterebbe un premio.

“Ritira il premio per la squadra più disastrosa del ventunesimo secolo il capitano dei Rossi”.
– E’ un piacere essere qui con voi oggi. Questo premio ce lo siamo meritato davvero. Abbiamo lavorato tanto per ottenere questi risultati. Ma non è tutto merito mio.
Devo ringraziare i ragazzi della nostra difesa perché è bello sapere che quando hai bisogno di una mano, puoi contare solo su te stesso.
I nostri portieri, lavoratori seri e preparati, anche se spesso mostrano i limiti delle protesi che hanno al posto degli arti superiori.
Il nostro centrocampo che ha fatto della flessibilità la sua filosofia e sbanda ogni volta che la squadra avversaria affonda.
E ultimo, ma non ultimo, il nostro attaccante: esulta per gol che non ha fatto, spreca ogni occasione, non passa mai un pallone dopo aver passato la metà campo, si fa tutto il campo e poi spara il pallone in tribuna.
Grazie.
Perché senza una squadra di questo livello non riusciremmo a far ridere così come ci onoriamo di fare ogni fine settimana, da anni. Grazie –.

 

joenat



17° GIORNATA


14 febbraio 2004
AZZURRI - ROSSI
6 - 4

formazioni
R: giuseppe, paolo, mr.angelo, sheva, berto, colombo (barbanera's brother dal 10'min)
A: barbanera, maurizio, teso, secco, tesino, tomma

 

Calcio, filosofia, serial killer e i massimi sistemi...

I discorsi vanno e vengono. Sono l’alta e la bassa marea. Niente a che vedere con l’allineamento Terra-Sole-Luna. Tutta colpa della solita partita di pallone, sempre gli stessi protagonisti. Gente minacciata dall’estinzione, entrati di diritto nella lista dei soci dell’ UICIPC, Unione Internazionale per la Conservazione degli Individui di Poco Conto. Gente che ha un parere su tutto.
Prima c’è l’impatto, il movimento anomalo del collo del piede, il dolore. La caviglia si gonfia e la partita finisce dopo soli dieci minuti. Ci siamo abituati, sappiamo come vanno queste cose. C’è chi abita in quartieri difficili, gente che ha visto di peggio.
Un tizio dà uno schiaffo all’altro. L’altro non la prende bene, pensa “non sai chi sono io”, lo riempie di botte sapendo di aver fatto solo il suo dovere. Il tizio va a casa sua. Suona il citofono. Quello scende e il tizio ha un bel regalo per lui. Un bel buco nel petto. Cose che capitano.
In un bar quattro brutti ceffi stanno giocando a carte. Quello che vince comincia a prendere in giro gli altri. Quando l’ambulanza arriva, è rimasto ben poco da raccogliere. E questo è niente. Perché non conoscete quelli di Pioltello!
Il gioco comincia a risentire dell’assenza improvvisa. Meno circolazione di palla, niente inserimenti dalle retrovie, addio sovrapposizioni.
L’uomo deriva dalla scimmia, lo diceva Darwin, e la scimmia dal pesce, sostiene qualcun altro, ma annega lo stesso in un bicchier d’acqua.
Prima sei un grumetto di carne. Poi cominci a prendere forma. Prima sei un pesce, poi una rana, poi un serpente, un uccello, una scimmia e alla fine sei un calciatore. Uno di quelli che liscia un pallone al limite dell’aria mandando in gol l’attaccante che non aspettava altro.
Inutile bestemmiare. Dio non esiste o se c’è, è impegnato in qualcosa di più importante.
C’è chi la vede da destra e chi da sinistra. In centro non ci vuole stare più nessuno perché si fa brutta figura. Così passano tutti da quella parte e bucano la porta senza fatica.
Qualcuno è sfinito, il rendimento comincia a calare. Quelli sbucano da tutte le parti, “escono dalle fottute pareti”. Non sai più che pesci pigliare, ma non importa. Vuoi tirarti su? Non c’è che da chiederlo. C’è chi è pronto a venderti il giusto “divertimento”. Potremmo andare avanti all’infinito, giorno e notte. Avanti e indietro, senza mai stancarci. Non sarebbe più una partita di calcio, ma un rave. Potremmo fare tutta una tirata, sabato e domenica, fino a tardi. L’unico problema sarebbe l’illuminazione.
E chi ha detto che è un problema. Se volete può pensarci il mio vicino. Quello provoca incendi per divertimento, potrei convincerlo a smettere di dare fuoco a casa nostra e farlo venire qui. Con tutti questi alberi rinsecchiti qualcosa dovrebbe pur riuscire a combinare.
E se poi il piromane diventa pericoloso, si potrebbe sempre farlo fuori. So come fare, mi sono documentato. Non perdo nemmeno una puntata di quel programma sui serial killer.
Pensa, c’è un tizio che ne ha fatti fuori 100 e poi se li è anche mangiati. Lui è il campione del mondo. C’era anche uno che rapiva le donne, le ammazzava, e poi le violentava… pensa che storia. E poi c’è quello che faceva fuori i bambini e li seppelliva in brughiera… robe da matti. Ma queste cose succedono solo negli Stati Uniti, qui da noi siamo troppo provinciali. I nostri serial killer si fermano alle prime difficoltà.
Lo sai che se ammazzi fino a 35 persone negli USA e poi scappi in Italia, non possono darti la pena di morte?
Utile a sapersi, ma non vedo come possa aiutare a migliorare la qualità della nostra difesa.
Il problema è sempre quello. Non è questione di modulo, non è un problema di giocare a 3 o a 4 dietro. E' un problema di protezione da parte del centrocampo. E' un problema di uomini. Non abbiamo le palle, dov’è l’anima? Dove sono quei maledetti 21 grammi che fanno la differenza.
L’anima non esiste.
Ah si? E allora come spieghi tutte quelle cose che dicono i testi sacri indiani?
Tutte cazzate.
Ah si? E di quei scienziati che in Russia, durante degli scavi, hanno trovato uno scheletro che era metà uomo e metà uccello?
Sei sicuro che non fosse una puntata dei Simpson?
Guarda che siete proprio degli ignoranti, quello era un Angelo!
Di Angelo ce n’è uno solo e purtroppo gioca nella nostra squadra...
Ehi, ma avete notato quei tizi là, seduti su quella panchina?
Si, li conosco.
Quello è fuori, ti giuro. È completamente schizzato, chiedilo al mio amico che abita di fronte a lui. L’altro giorno ha preso il letto e l’ha tirato di sotto. Bum. Sulla strada. Pensa se passavi di là in quel momento.
Ma dove abita sto’ tipo?
Là in quei palazzoni grigi.
Cazzo, proprio dove passo ogni giorno per andare a lavorare.
Dove andremo a finire continuando di questo passo… La risposta non è di questo mondo. La risposta ai filosofi.
Cogito ergo sum (“penso dunque esisto”) diceva Cartesio.
Ho freddo ai piedi dunque andiamo a casa, diciamo noi.
E' buio e la notte ci è già calata addosso.
E la partita? Ah già, dovevamo parlare di quella. Ma ormai è tardi.
Sarà per la prossima settimana....

joenat & paolo

 

Stagione '03-'04: dal precampionato alla 10° - dalla 11° alla 16° - dalla 17° alla 20° - dalla 21° alla Fine

Archivio di Quelli che... - Speciale Europei 2004 - Stagione '02-'03
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