Le
domeniche intelligenti
C’è
aria di sfida a Ceredotown, un aria che ha il retrogusto amaro
di anidride solforosa e di altre svariate sostanze cancerogene
pronte a entrare in azione alla prima boccata. Servitevi da soli
la prima consumazione è gratuita. Apnea automobilistica.
Lo sballo dura un attimo e la nube tossica apre il sipario. Eccolo
il campo di battaglia. Vietato a i non addetti ai lavori. E’
un lavoro sporco quello del calciatore, ma qualcuno lo deve pur
fare.
Chi può se l’è già data a gambe, sono
rimasti solo avvoltoi e storpi. Gli spacciatori ci sono sempre,
intorpiditi sulle loro panchine, a cantare a squarciagola le canzoni
del loro personalissimo juke-box. Ogni tanto qualche vecchio pazzo
se ne va a spasso col suo cane, non se lo immagina cosa sta per
succedere. Il cane invece sì e fa quello che deve fare
in tutta fretta.
Oltre i binari della ferrovia si sentono gli spari di cacciatori
rincoglioniti che vanno a caccia di uccelli migratori in coda
sulla Milano-Meda.
Chiudete le porte, sbarrate le finestre, mandate a letto i bambini
perché i giochi stanno per cominciare. Non è in
arrivo un uragano, non vedrete volare mucche sopra le vostre teste,
non assistere a scene la cui visione è consigliata a un
pubblico adulto. Basta con le cazzate. E’ solo una stramaledetta
partita come quelle del genere nazionale cantanti contro casellanti.
Stavolta in campo ci sono la nazionale Geriatrica contro quella
degli Sbarbatelli, e non è per beneficenza.
Per farla breve, alcuni vecchietti ospiti della casa di riposo
“Bisnonni Griffati”, noti anche come “Quelli
che la domenica”, riscoprono la fonte della giovinezza sfidando
a singolar tenzone “Quelli del sabato”. I vecchi saggi
hanno fiato da vendere, eppure nessuno glielo compra. Non ci risparmiano
nemmeno le loro teorie, filosofeggiando a tutto campo tra un calcio
d’angolo e una rimessa laterale.
“Quello che conta non è il risultato, siamo qui per
divertirci”, “La palla è troppo leggera, non
riesco nemmeno ad alzarla!”, “ E’ tutta colpa
del campo… finisce sempre troppo in fretta”, “
Ho il sole negli occhi e non ti ho visto”,
Va bene far finta che il risultato non conta, ma allora perché
gli arzilli vecchietti dalle maglie zebrate hanno pensato bene
di arruolare un paio quelli di Africa United che un po’
di tempo fa ce le diedero di santa ragione?
Intanto il profeta Jeremi si riscalda ai bordi del campo. Lo sa
bene che non sarà della partita, l’età non
glielo consente. Ma non si sottrae dal dispensare consigli al
portiere nemico caduto tra le braccia di Morfeo dopo venti minuti
di totale inoperosità. “Uagliò, facite o’
contropiede. Voi site chiù veloce. Ma nun facite scemità,
voi tenete difensori che sono delle chiaviche belle e buone. Dà
press’ a me. Facite o contropiede, p’ carità!”
paolo
***
Giuseppe
5 comincia in porta
e non è un bel vedere, star fermo tutto quel tempo gli
addormenta i sensi tanto che lo si è sentito persino russare…
quando gli arriva la prima palla lui la lascia passare…
“veniva da destra”… si giustifica, ma qui non
si tratta di prendere la patente. Quando esce non ne becca una
e alla fine lo fanno segnare per pietà… più
di là che di qua!
Berto
6,5 di solito gli
sale il fumo agli occhi appena sente parlare di partita a 11,
e anche stavolta parte prevenuto presentando un permesso del medico
per tornarsene a casa… “mal di gola” dice. E
invece è un mastino, sempre pronto a mordere le caviglie
degli attaccanti avversari… pit-bull.
Maurizio
6 il primo tempo
non fa per lui, passeggia per la difesa sonnecchiando per recuperare
le ore di sonno perduto, ma degli avversari nemmeno l’ombra.
Poi si sposta all’attacco e comincia a correre come al solito
dando parecchio fastidio ad avversari che non riescono a tenerlo,
e a compagni che non riescono a vederlo… Flash!
Paolo
6 la metamorfosi
per trasformarsi in Zambrotta non è ancora completata,
la fascia sinistra è sua, gli avversari lo temono come
la peste, ma i compagni non gli danno una palla in tutta la partita.
In attacco gira a vuoto (non per colpa sua) e in difesa non spinge
(anche perché sulla sua fascia nessuno lo copre)…
incompreso.
Silvio
6,5 una macchinetta
recupera-palloni, a centrocampo è l’unico che ci
capisce qualcosa, macina chilometri come se nulla fosse, per lui
pomeriggio o mattino non fa differenza. Nel secondo tempo si sacrifica
in difesa per coprire i buchi causati dall’ammutinamento
degli altri difensori… si doveva fare metà partita
ciascuno in difesa, ma vaglielo a spiegare a certi elementi!...
sacrificato.
Tomma
5 fermo. Nient’altro
da dire. Va bene scegliere di giocare su una fascia, ma qualcuno
prima o poi dovrebbe spiegargli che le ali devono correre!!! Per
non parlare dell’aiuto costante alla squadra… dalla
sua fascia (il filmato lo dimostra) vengono tutte le azioni dei
gol avversari e agli anziani non pare vero che ci sia uno più
lento di loro … per il presepe è ancora presto: statua!
Roger
6 torna apposta
dalla Thailandia per questa partita… ha perso la pancetta
e non tiene la palla mezz’ora come un tempo, mangiare solo
riso e pesce deve avergli fatto bene. Passeggia per il centrocampo
dove fa partire sia le azioni della sua squadra che quelle degli
avversari… a dieta.
Angelo
5 nessun impegno
in difesa e nessuno sforzo in attacco… non è certo
un fulmine e quando gli arriva qualche palla ci mette dai 30 ai
45 minuti a capire cosa vuole fare… e non è nemmeno
uno dalla tecnica sopraffina, visto che tocca più palle
di stinco che di piede… ma quando si ri-guarda in TV si
piace e allora… chi si accontenta
gode!
Veneziano
("Tesino")
4 cominciamo dai
fondamentali: il gioco del calcio è un gioco di squadra,
ma forse non lo sa… è giovane il ragazzo, ha ancora
tanto tempo e tanti giocatori da scartare davanti a sè…
ciò che è sicuro è che noi non saremo certo
qui ad aspettarlo. Passare la palla ai compagni non è mica
una vergogna, ma lui pensa di sì e va dritto, solo, testardo,
ostinato, cocciuto, inflessibile, irriducibile…per la sua
strada… solitario.
Teso
6 è il fratello maggiore del veneziano
e un po’ si vede, i due si cercano, non si trovano, ma continuano
a cercarsi per tutto il secondo tempo sulla loro fascia. La palla
non va nemmeno più dall’altra parte, tanto che Tomma
e Giuseppe fanno in tempo a prendersi una settimana di ferie senza
che nessuno si accorga della loro assenza… poi un bel gol
e qualche assist… assistente
al veneziano.
Matteo
4,5
cosa vuoi dire ad uno che si crede un attaccante e non riesce
a fare nemmeno un gol in 2 ore e mezza di gioco ad un gruppo di
anziani in maglia bianconera? Basta dire che ha segnato anche
Angelo (e di testa poi!)… e lui non la prende bene. Deve
dimostrare a tutti i costi chi è il più forte e
allora ogni palla che tocca è un tiro da dimenticare, poi
un altro, poi un altro, poi un altro, poi un altro, poi un altro…
mezzasega!
joenat
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