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                   Storie di Avventurrieri, di Eroi, di Viaggiatori nello Spazio e nel Tempo...

Patrick O'Brian

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Primo Comando (Master And Commander)

Il Primo libro del ciclo (Master and Commander) inizia come dovrebbe iniziare la storia tra due amici: l’incontro. Il giovane ufficiale della Royal Navy Jack Aubrey, in grande trepidazione ed ansia perché costretto a terra senza una nave da comandare ed in attesa della nomina promessa ormai da tempo a capitano, incontra ad un concerto colui il quale diverrà il suo inseparabile compagno di avventure, Stephen Maturin, irlandese con origini catalane, medico e filosofo naturalista, in Inghilterra dopo aver accompagnato un paziente morto durante il viaggio. L’incontro non è dei più felici. L’irrequieto e trascinante Aubrey, seduto proprio accanto a Maturin si lascia travolgere un po’ troppo dalla musica, disturbando il suo vicino che gli lancia occhiate micidiali. Il giorno dopo i due si incontrano nuovamente, ma è un’altra storia… è arrivata la nomina per Jack e c’è una nave da comandare! Alla scoperta che il suo nuovo conoscente è un medico, Jack non esita ad offrirgli subito un posto come chirurgo di bordo sulla Corvetta Sophie, il suo primo Comando. All’epoca la maggior parte dei “dottori” a bordo, non erano altro che barbieri o macellai. Solo le navi ammiraglie avevano un vero chirurgo, e spesso neanche quelle. Stephen, da prima titubante, ma allettato dalla possibilità di viaggiare e poter compiere le sue osservazioni di naturalista, e dal fatto di poter esercitare la professione a bordo di una nave la cui vita ignora totalmente, e non ultimo anche perchè in quel preciso momento non ha un solo penny in tasca, decide di accettare. E così, dopo i preparativi un po’ affrettati ed il tentativo di rendere la nave il più possibile migliorata Jack è deciso a farsi onore, a combattere contro tutto ciò che galleggia sul mare, a far fare bella figura alla sua nave e all’equipaggio, e certamente a conquistare un gran numero di prede. E lo farà, spazzando il Mediterraneo in lungo e in largo, tra insidie e pericoli, e guadagnandosi in soprannome di Jack, il fortunato.


                         

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Costa Sottovento (Post Captain)

                                           

Nel secondo romanzo il capitano Jack Aubrey e l'amico Stephen Maturin, sono costretti a terra, in attesa di una nuova missione. Affittano un cottege nella campagna inglese del Sussex e fanno la vita da scapoloni, tra la caccia alla volpe e i salotti della borghesia. La vita a terra nasconde molte insidie, però per Jack il fortunato, che sembra essere tale solo al comando di una nave veloce di Sua Maestà. Sulla terra ferma è perseguitato dall'ufficiale giudiziario per debiti, perchè l'ammiragliato si è rifiutato per cavilli legali, di pagare a lui e all'equipaggio il frutto delle molte prede conquistate, e in più il cuore fa le bizze per una giovane di nome Sophia, la cui madre arcigna li ostacola, quando viene a conoscenza della sua situazione economica. Ma anche il bravo dottor Maturin ha i suoi problemi sentimentali, a causa della cugina di Sophia, Diana, dal temperamento irrequieto, dalla forte personalità, e straordinaria bellezza. Anche Jack non è del tutto immune dal suo fascino e i due amici entrano così in una strana e silenziosa rivalità. Vengono "salvati" da un nuovo incarico, però, che li riporterà in mare dopo una fuga precipitosa dal Sussex. Jack sarà alle prese con la Polychrest, una strana nave che va all'indietro... e poi finalmente a bordo della Lively, la nave che Jack ha sempre sognato, una vera signora degli oceani...


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Buon Vento dell'Ovest (H.M.S. Surprise)

                                                                                                                

Siamo daccapo. Perchè mai all'Ammiragliato si ostinino a non voler pagare il frutto delle perde, questo Jack Aubrey proprio non riesce a capirlo e la cosa non gli va giù. La gloria va bene, e certo lui è fatto per stare in mare, per far correre la nave, ma qualche soldo in più non guasterebbe. Mentre Jack si trova in mare il suo amico Stephen Maturin fa i suoi soliti viaggi, un po' per sbrigare affari personali  in Irlanda e in Spagna, e un po' perchè è una spia per i servizi segreti britannici, e questo Jack ormai l'ha intuito, ma la sua discrezione è tale da far finta di non saperlo. Ciò che Jack ancora non sa però, è che dopo aver fatto visita alla sua promessa sposa, Sophia, Stephen è caduto prigioniero dei francesi e sottoposto a tortura. Appresa la notizia, Jack organizza una missione di salvataggio, recuperando così il suo caro amico ridotto in pessime condizioni. Dopo un periodo di convalescenza, durante il quale è coccolato da tutti, cosa che naturalmente detesta, Stephen si imbarca con Jack per la volta dell'India con il compito di accompagnarvi un messo di Sua Maestà. Altre avventure attendono i nostri eroi, ma più ancora il fascino misterioso di una terra lontana e ammaliante, dalla natura selvaggia che riserverà grandi emozioni soprattutto al dottor Maturin, dall'incontro con la sempre amata Diana, a quello tenero con una bimba indiana che gli farà da guida. Tra scenari selvaggi, misteriosi templi nascosti nelle foreste, duelli per amore, traditori e segreti, il nostro Aubrey avrà un bel da fare, soprattutto quando cercherà in ogni maniera di recuperare uno scomparso Stephen, proprio quando "non c'è un minuto da perdere"!


              

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Verso Mauritius (The Mauritius Command)

                                                                                               

Forse la vita famigliare non è esattamente come Jack se l'aspettava. Improvvisamente la piccola casa si riempie di persone, le due gemelle, una nipote, la suocera che, reduce da un investimento economico catastrofico ha perduto tutto il suo patrimonio, anche la dote della figlia, ed il povero Jack, ancora una volta lontano dal suo elemento naturale, il mare, si destreggia tra nasini da soffiare, liti furibonde tra la suocera e la servitù, una casa umida che fa acqua da tutte le parti peggio di una vecchia carretta del mare, ed una paga assolutamente insufficiente. Un vero pandemonio lontano anni luce dalla disciplina che con tale naturalezza vige a bordo di una nave... Si consola con le sue osservazioni astronomiche e scrutando il mare con il suo cannocchiale. Ma ecco che arriva Stephen, a preannunciare un probabile, anzi certo nuovo incarico a bordo della Boadicea, che li porterà al Capo, dove quattro fregate francesi stanno danno la caccia alle navi della Compagnia delle Indie, recando gravi danni all'economia oltre che all'equilibrio politico in quella zona. Il loro compito è di raggiungere le Mauritius ed unirsi alla flotta messa insieme dall'Ammiraglio per liberarsi delle navi francesi e conquistare l'isola, installando un governatore inglese. Jack, che ringiovanisce di dieci anni alla notizia, si troverà per le mani una nave da risistemare da poppa a prua e un equipaggio di "terrazzani" da addestrare. L'attraversata comincia brillantemente, tuttavia, con la conquista di due prede che mette tutti di buon umore e darà modo a Jack di trasformare i suoi uomini in un equipaggio modello, pronto per l'epico scontro che li attende, contro le navi di Napoleone. Ma questa volta il "vecchio" Jack, nominato commodoro per l'occasione, avrà un mare di responsabilità in più...


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L'isola della Desolazione (The Desolation Island)

                                                                                     

Le cose vanno finalmente meglio ad Hashton Cottege. La famiglia si è ingrandita ulteriormente, con massima soddisfazione per Jack Aubrey che ha potuto salutare la nascita del tanto desiderato figlio maschio, George, ed anche economicamente è tutta un'altra cosa perché l'impresa di Mauritius gli ha fruttato una discreta sommetta. Ben presto però si creano delle condizioni per cui si rivela preferibile per Jack "cambiare aria". Infatti durante una partita a carte ha accusato un giudice di barare, e Sophia è terrorizzata dall'idea che l'uomo possa chiedere soddisfazione attraverso un duello, nonostante Jack avesse ragione. Anche Stephen ha bisogno di distrarsi, dopo l'ennesima delusione inflittagli da Diana, che è partita per l'America con Johnson, il facoltoso armatore che già una volta gli aveva preferito. Così salpano con la Leopard, un vecchio vascello a due ponti, rimesso completamente a nuovo, diretti verso l'Australia.  Ma lucky Jack, non è del tutto contento, perchè si trova a dover trasportare un gruppo di galeotti, tra i quali c'è anche una donna, la misteriosa Lisa Wogan, accusata di spionaggio a favore degli americani. Il viaggio si mostrerà immediatamente irto di insidie a cominciare da una terribile epidemia di tifo che mieterà molte vittime tra i galeotti ma soprattutto tra l'equipaggio, lasciando i sopravvissuti talmente indeboliti da dover essere sbarcati sulle coste del Brasile e tra questi anche Pullings, il fedele comandante in seconda di Jack. Con l'intenzione di approvvigionarsi di nuovi uomini Jack punta verso il Capo, ma sarà costretto a superarlo, inseguito da una nave da guerra olandese, la Waakzaamheid, il cui capitano sembra deciso ad affondare la Leopard. Con oltre cento uomini in meno e molti dei restanti ancora deboli, Jack tenta di evitare lo scontro, ma per ben tre volte l'olandese li ritrova. Nel mezzo di una furiosa tempesta, le due navi si cannoneggiano all'ultima bordata, e proprio quando la Leopard, con Jack stesso ferito sembra avere la peggio, un colpo a segno fa ingavonare l'olandese che travolta da un muro d'acqua affonda in un batter d'occhio col suo carico di seicento vite. Ormai troppo lontani dal Capo, Jack decide di puntare direttamente verso la meta finale, Botany Bay. Ma il peggio deve ancora venire. Mentre si riforniscono d'acqua approfittando dei grandi iceberg dell'Antartico, una nebbia infida li porta dritti contro uno di questi. Jack ancora sotto schock per l'affondamento della Waakzaamheid e sofferente per le ferite, tenterà in ogni modo di salvare la situazione, anche quando il suo comandante in seconda, Grant gli farà capire di voler abbandonare la nave. E così, l' ufficiale e molti marinai, sfiorando l'ammutinamento, lasciano Jack a compiere il tentativo estremo, insieme ai suoi fedeli marinai di sempre. Grant si sbagliava. Jack riesce a portare la nave fino ad un isoletta quasi sconosciuta, l'isola della Desolazione, dove Stephen farà incetta di esemplari unici di pinguini, foche, albatri, mentre Jack riparerà l'enorme falla nello scafo della nave e ricostruirà il timone perduto, grazie anche all'arrivo provvidenziale di una baleniera americana con uno strano equipaggio che ha qualcosa da nascondere... ancora una volta sarà Stephen a risolvere diplomaticamente la situazione, e riuscirà persino ad assestare un duro colpo allo spionaggio francese grazie all'ingenuità della signora Wogan, una spia in erba, e all'amore che per lei prova il giovane Heraphat, anche lui americano, intelligente, colto, tanto innamorato da essere salito sulla Leopard come clandestino rischiando la propria vita, e finito per essere un ottimo aiuto chirurgo di Stephen. Ma il senso di gratitudine verso Stephen, per poco non manda all'aria il suo piano! Questo è uno dei romanzi più avvincenti del ciclo, pieno zeppo di avvenimenti, da non lasciare tempo nemmeno per un sospiro di sollievo...


                    

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Bottino di Guerra ( The fortune of War)

                                                                

Dicembre, 1812. Finalmente Jack Aubrey riesce a raggiungere un porto delle colonie. Entra nella baia di Pulo Batang con una Leopard talmente rattoppata che viene scambiata per un mercantile, lasciando a bocca aperta l'ammiraglio di stanza in Malesia, che aveva quasi perso le speranze di rivedere Aubrey vivo, anche perché una delle scialuppe che hanno abbandonato la Leopard, quella col comandante Grant è riuscita a raggiungere il Capo in Africa, ma per giustificarsi in qualche modo per aver abbandonato il proprio comandante ha probabilmente calcato la mano sui fatti. Jack riceve finalmente una lettera di Sophia e la notizia che come la moglie, altri in patria non hanno creduto alla sua morte. Infatti un nuovo comando lo attende già a Londra. Con gli ufficiali fedeli rimasti, i suoi giovani allievi, Killick e naturalmente Stephen, Jack si imbarca su La Flèche, che deve riportarli velocemente a casa. L'attraversata è piacevole, quasi monotona, dopo tante avventure. Ma è solo la quiete prima della tempesta perchè i guai stanno per ricominciare: durante una notte a bordo della nave scoppia un furioso incendio, e l'intero equipaggio deve abbandonare la nave, mentre il mare ingrossato e furibondo separa le scialuppe. Dopo molti giorni ormai allo stremo delle forze, sotto un sole cocente e senza più nulla da bere né da mangiare, finalmente il salvataggio da parte della Java, una fregata inglese. La nave è stracolma di passeggeri poiché trasporta il governatore di Bombay, così Jack e i suoi uomini dovranno presto passare a bordo della William, un mercantile americano catturato dalla Java che li riporterà finalmente in Inghilterra. Infatti gli Stati Uniti sono ora in guerra con l'Inghilterra e hanno anche sconfitto in più occasioni la Royal Navy. Anche questa volta però casa dovrà attendere, proprio quando la Java e la William si incontrano viene avvistata una nave da guerra americana, la Constitution. La tentazione è grande e la voglia di rivincita ancora di più. Jack e i suoi restano a bordo per dar man forte. Tutti si battono come leoni, molti uomini perdono la vita e Jack viene di nuovo ferito. E' la fine. La Java viene catturata e bruciata, mentre i prigionieri condotti a Boston. Jack si preso anche una brutta polmonite, e Stephen lo fa ricoverare nell'unico ospedale decente: una specie di allegro manicomio diretto da un brillante medico, una specie di filantropo delle cause perse. A Boston Stephen incontra la signora Wogan che non sa ancora che è prprio lui il responsabile delle informazioni false che lei ha riportato in patria, ed incontra anche la sua diletta Diana la cui relazione con Johnson, anch'egli una spia, è agli sgoccioli. La situazione di Jack è molto critica perchè pare che qualcuno lo ritenga responsabile dei danni prodotti da Stephen. Corre il rischio di essere impiccato. Ma la situazione si ribalta, Stephen viene scoperto, alcune spie francesi, alleate degli americani lo vogliono morto. Questa volta è Jack a salvare la pelle all'amico, con una fuga notturna dall'ospedale e dall'hotel dove Stephen si nasconde. Insieme a Diana e con l'aiuto di Heraphat prendono il largo con una piccola barca e vengono raccolti dalla nave da guerra inglese ... che si trova davanti al porto di Boston per effettuare il blocco delle navi americane. Questo romanzo, insieme al precedente è uno dei più movimentati. In più offre al lettore dei siparietti esilaranti con un Jack Aubrey mattatore nella casa dei pazzi, cosa che darà luogo ed  equivoci molto divertenti mentre il povero Stephen affronta una delle situazioni più pericolose della sua vita, con agguati e fughe per una città perennemente avvolta  da una  nebbia insidiosa che sembra evocare atmosfere degne dello " strangolatore di Boston"... avvincente e pieno di colpi di scena!


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Missione sul Baltico (The Surgeon Mate)

                                                                            

In occasione di un'importante conferenza tenuta al prestigioso Institut di Parigi, Stephen Maturin apprende della morte di un eminente catalano, inviato dai servizi segreti britannici in missione diplomatica sul Baltico. Suo compito era di raggiungere un drappello di soldati catalani insediatisi su un'isola per conto dei francesi e convincerli a cedere l'avamposto agli inglesi. Vista l'importanza dell'operazione Stephen sa che tocca a lui portare a compimento quella delicata missione e, tornato a Londra, propone l'impresa al fidato Aubrey. Senza indugiare, i due inseparabili amici prendono il largo a bordo della corvetta Ariel e riescono nell'intento, ma sulla rotta del ritorno, scampati ad un epico scontro con un vascello francese, una violenta burrasca li coglie di sorpresa e la loro imbarcazione naufraga al largo della costa bretone. Tutto l'equipaggio è catturato. Maturin e Aubrey vengono condotti prigionieri a Parigi e rinchiusi nella tetra prigione del Tempio in attesa di essere giudicati.

            

                                                                                        

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