Nato
a Manchester in Giamaica, emigrò in Canada all'età di 13 anni.
Frequentò il college con l'intenzione di giocare a pallacanestro e di
studiare economia, e scopri l'atletica leggera solo all'età di venti
anni guardando le selezioni per la nazionale canadese di alcuni suoi
compagni di studi. Iniziò quindi a praticare l’attività sportiva,
rivelandosi subito come predestinato nella velocità, tanto che già nel
1991 fu chiamato nella nazionale canadese. Fino al 1994 non si impegna
costantemente nella sua attività, gareggiando solo in modo sporadico e
avviando anche con successo un'attività di commerciante.La svolta
avviene con l’incontro con l’allenatore della nazionale canadese Dan
Pfaff che lo convince a dedicarsi allo sprint a tempo pieno. È l’inizio
di una carriera di successo ma molto breve, che lo vedrà primeggiare
nella velocità fino alla fine degli anni ’90. Si rivela subito a
livello mondiale vincendo i Giochi del Commonwealth, ma la vera
esplosione avviene nel 1995 ai Campionati Mondiali di Goteborg, dove
vince la medaglia d’oro nei 100 m (9”97, davanti al compagno di
staffetta Bruny Surin e ad Ato Boldon) e nella staffetta 4x100 (38”31,
davanti ad Australia e Italia). Caratteristico di Bailey è il suo stile
molto raffinato e la grande compostezza delle ginocchia nell’azione di
corsa, tanto da essere accostato a Carl Lewis e Jesse Owens.
Si
presenta da grande favorito alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 e non
tradisce le attese: primo nei 100m dove con 9”84 (vento +0,7 m/s)
stabilisce il nuovo record mondiale (abbassando il 9”85 di Leroy
Burrell del 1994); questa vittoria fu avvertita nel Canada come la
cancellazione dell’onta subita dallo sport canadese con il caso doping
di Ben Johnson alle Olimpiadi di Seul del 1988. Condusse anche la
staffetta canadese 4x100 alla vittoria con il tempo di 37”69. Questa
grande impresa permise a Bailey di diventare il secondo atleta dopo
Carl Lewis a detenere contemporaneamente il titolo olimpico e mondiale
dei 100m e il record del mondo della specialità.
Nel giugno 1997
sfidò Michael Johnson (allora record man dei 200 m) in una corsa di 150
m (la distanza media tra i due record detenuti dagli "sfidanti") a
Toronto per stabilire quale fosse l’uomo più veloce del mondo. La corsa
fu parzialmente rovinata da un infortunio occorso da Johnson dopo 100
m, e Bailey vinse il premio di 2 milioni di dollari.Due mesi dopo
quando Johnson si riprese si svolse una corsa a Berlino sulla distanza
di 200 metri. Tra i corridori c'erano i nomi di Green e lo stesso
Bailey ed altri corridori importanti. Johnson chiuse primo con il tempo
di 19.84 e si consacrò ancora il più veloce corridore esistente del
mondo nei 200 metri.
Intanto si preparava per i Campionati
Mondiali di Atene del 1997, dove fu però sconfitto dal suo erede,
Maurice Greene, e si dovette accontentare dell’argento nei 100m (9”91
davanti a Tim Montgomery); confermò comunque il titolo con la staffetta
4x100 (37”86). Fu l’ultimo acuto della sua breve carriera: colpito da
numerosi infortuni,soprattutto tendinei, non riuscì più a riconfermarsi
ad alti livelli. Costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Sidney del
2000 a causa di una polmonite, si ritirò nel 2001 dopo aver vinto
cinque medaglie d’oro tra olimpiadi e mondiali.
Nel frattempo
Maurice Greene aveva stabilito il nuovo record del mondo dei 100m, con
9”79 nel 1999. Bailey detiene il record dei 50m indoor (5”56 del 1996).
Attualmente è il fondatore e presidente della DBX Sport Management, una
società che aiuta gli atleti dilettanti canadesi a svolgere la propria
attività.