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Filippi Franco


















Calcio Battaglia. Allievi in allenamento

Foto 67. La squadra degli allievi 2004/05 in allenamento.




Intervista a FILIPPI FRANCO (19/20)

Ricordo che in una partita contro il Petrarca perdevamo 1 - 0. Ci è stata data una punizione dal limite: io mi sono messo in barriera, insieme ai difensori, e al tiro forte e teso di Garbin Achille, mi sono spostato. La palla è passata nel varco che ho lasciato, infilandosi nella parte opposta rispetto a quella in cui si trovava il portiere.
Nel secondo schema su punizione, si effettuava un pallonetto appena oltre la barriera; l'attaccante si girava prima di tutti, prendeva la palla e insaccava.
I cross non devono mai essere effettuati all'interno dell'area piccola: in tal modo sono sempre preda del portiere. Devono invece arrivare poco fuori di quest'area, meglio se al centro, così l'attaccante ha un maggior spazio utile per tirare o colpire di testa.
Ricordo che nella mia breve esperienza di allenatore sistemavo tutti i giocatori in porta e facevo tirare da lontano sotto la traversa: tutti dovevano saltare per difendere, cercando di colpire la palla di testa.

In tutta la mia carriera ho passato poche volte la metà campo. Ho giocato solamente due volta da centravanti, per sostituire il titolare. Sarebbe stata la mia passione...
Quando sono entrato al Battaglia hanno visto che correvo molto, sapevo difendere e attaccare e, all'occorrenza, tirare in porta. Il secondo anno, quando la squadra è stata completamente rinnovata e sono andati via tutti i vecchi, mi hanno assegnato il ruolo di centromediano che, insieme alla fascia di capitano, ho mantenuto sino alla fine della carriera.
Ricordo che in una partita stavamo vincendo per 5 - 0: tutti segnavano, e allora volevo anch'io realizzare un gol. Ho chiesto a Marcante di arretrare, e sono salito. Il centravanti Pirovano, anziché darmi la palla, l'ha volontariamente mandata alta: non voleva umiliare gli avversari. Io mi sono arrabbiato: dato il mio ruolo, difficilmente avrei potuto realizzare un gol al di fuori di queste occasioni.

Desidero concludere con alcuni suggerimenti per i giovani ricavati dalla mia esperienza di giocatore.
Ci si deve allenare in maniera seria ed assidua, avendo il massimo rispetto per il proprio corpo. E' il corpo, infatti, che permette al calciatore di esprimersi. Si deve altresì ascoltare e fare tutto ciò che viene suggerito dall'allenatore, per mettere in pratica quanto appreso al momento opportuno.
In partita, bisogna essere energici e determinati nel gioco, calmi e fiduciosi con i propri compagni di squadra.


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1952 (o 53)  Garbin Achille

Foto 68. 1952 (o 53). Ritratto di Garbin Achille.
"Achille aveva un tiro molto forte. In allenamento per tirare meglio talora si toglieva le scarpe. Ha giocato con il Taranto e con la Nocerina".

1952 (o 53) Marcante Lorenzo (Renzo)

Foto 69. 1952 (o 53). Ritratto di Marcante Lorenzo (Renzo).
"L'ultimo anno della mia carriera ho ceduto la fascia di capitano a Renzo, che ha poi continuato a giocare con il Battaglia ancora per qualche stagione".

Cena tra ex degli anni '50

Foto 70. Cena tra ex del Calcio Battaglia degli anni '50.


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