Foto 3. Battaglia
Terme, 1940. Viale della Stazione e Casa
Littoria.
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Intervista a FILIPPI FRANCO
ono
nato a Pernumia nel 1932. Ho sempre
lavorato alla Galileo, dal marzo del '49
all'85, nel reparto avvolgimenti. Lì ho
vissuto tutte le fasi della fabbricazione
dei trasformatori: ho imparato a
costruirli in ogni loro parte, dai più
semplici ai più complessi.
Da sempre ho avuto la passione per il
pallone.
SCUOLA E PALLONE
La Scuola Elementare si
trovava alla destra dell'ex Municipio.
Dietro la Scuola c'era un campo da calcio:
qui io andavo sempre a giocare, dopo le
lezioni, senza mai dirlo ai miei
famigliari, perché si sarebbero
sicuramente arrabbiati. Possedevo infatti
un solo paio di scarpe, e non potevo
consumarle in questo modo. Ricordo che in
questo campo si allenavano i fratelli
Sartori: uno di essi giocava nel ruolo di
mezz'ala destra con il Battaglia.
L'area era chiamata "Solario":
qui tutti i bambini delle Elementari
dovevano partecipare alle attività
estive organizzate dal Fascio. In fondo
al campo c'era una vasca larga 20-30 m.
che raccoglieva l'acqua che arrivava dal
canale della Battaglia, scorrendo sotto
la strada. Una chiusa comandava il
passaggio dell'acqua. Ricordo che il
campo, confinante con le Officine
Galileo, durante la guerra è stato
coltivato.
Alla conclusione della Scuola
Elementare ho iniziato a frequentare la
Scuola di Avviamento Industriale (paragonabile
all'attuale Media), che si trovava dove
ora c'è il negozio di elettrodomestici
"Cantin". Poco più in là,
dove si trova la Piazza della Libertà,
non c'era proprio nulla: arrivavo lì
mezz'ora prima dell'inizio delle lezioni
per "dare quattro calci" ad una
palla di stracci legata con gli spaghi,
fatta da noi ragazzi. Tornavo il
pomeriggio per continuare a giocare a
pallone fino a sera con gli amici.
Durante la guerra la scuola è
stata demolita da un bombardamento, nello
stesso giorno in cui fu colpita
l'Officina. Ricordo ancora il giorno: era
di martedì. Ci hanno detto di rimanere a
casa, e così abbiamo fatto. Se non
avessimo ascoltato questo consiglio
saremmo morti tutti. Il giorno prima,
durante un'altra incursione, è stato
distrutto il "Ponte dei scaini".
La bomba che ha distrutto il ponte è
caduta sulla statale: oltre a danneggiare
gli edifici che si affacciano sulla
strada, ha anche ucciso un certo Giacomo,
che si trovava proprio nei pressi del
ponte (1).
Quest'uomo era solito accompagnare con il
suo cavallo i morti al cimitero. Ricordo
che per un certo periodo, durante i
funerali, le bare venivano trasportate a
spalla. La statua di San Giovanni
Nepomuceno (detto "San Zuane"),
collocata a lato del ponte, è stata
scaraventata nel canale, ed è stata
successivamente ritrovata e restaurata.
(1) La Scuola di Avviamento
Professionale è stata distrutta da due
bombe sganciate da caccia alleati alle
ore 14.20 del 31 ottobre 1944 (era di
martedì, come indicato da Filippi).
Circa un'ora prima erano state bombardate
le Officine Galileo.
Il "Ponte dei scaini" era stato
colpito il giorno precedente, poco prima
di mezzogiorno, eed è avvenuto
contestualmente ad un pesante
bombardamento alla Galileo. La persona
citata è Giacomo Forlin, di anni 70.
Quel giorno morirono per i bombardamenti
29 persone e ci furono circa 50 feriti.
Intorno a 150 famiglie rimasero senza
tetto.
Ulteriori notizie sui fatti di quei
giorni possono essere trovate su
BATTAGLIA TERME 1944/45 Documenti per una
microstoria, a cura del Centro Ricerca e
Documentazione sulla Storia locale,
Editrice la Galiverna - Battaglia Terme
1995.
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Foto 1. L'ex
municipio e, sul retro, i due edifici che
ospitavano la Scuola Elementare, ora destinati ad
uso abitativo.
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Foto 2. 1931, Campo delle
Scuole.
Amichevole A. C. Battaglia - Camerini Rossi. La
foto è stata scattata nel campo dell'ex-Scuola
Elementare. Quest'area ospita ora uno dei
parcheggi della Magrini Galileo.
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Foto 6. Il "Ponte dei
scaini".
Distrutto verso la fine della guerra da una
bomba, è stato poi ricostruito. La statua di San
Giovanni Nepomuceno ("S. Zuane" per i
battagliensi) è caduta in acqua ed è poi stata
recuperata e restaurata.
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