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Vini calabresi
I vini calabresi
La qualità di vino del nostro paese non è molto
pregiata, ma troviamo degli ottimi prodotti nel resto
della Regione.
Da noi la coltura della vite è nota fin dall'antichità,
tanto che i Greci hanno chiamato la Calabria Enotria,
vale a dire "terra del vino", e il dio Bacco può esserne
fiero.
Non molto distante da S. Martino, sul versante ionico e
precisamente nella graziosa cittadina di Bianco, si
produce il Greco. E' un vino dolce da fine pasto, che
supera i 14 gradi, di un bel colore giallo ambrato, dal
profumo intenso, molto richiesto dal mercato. Più
lontano, a Cirò (dal 1992 provincia di Crotone),
troviamo il vino più antico del mondo che porta il nome
della località stessa e ha ottenuto per primo la
denominazione d'origine controllata. Si presenta di
colore rosso rubino, raggiunge i 13 gradi e mezzo ed è
classificato vino superiore da pasto.
Tanti altri vini si producono in Calabria, come il rosso
e delicato Pollino, della provincia di Cosenza, il cui
tenore alcolico è sui 12 gradi; il Pèllaro, delle
vicinanze di Reggio Calabria, rosso e generoso,
abbastanza alcolico; lo Zibibbo di Bagnara, bianco e
profumato, da dessert.
Purtroppo, molta produzione del nostro vino dovrebbe
uscire dallo stato artigianale per essere maggiormente
apprezzata anche in Italia e all'Estero.
(Lavoro svolto dagli alunni Gianluca C. e Rocco S.)
Il vino del nostro paese
Ogni anno, per l'11 novembre, numerosi forestieri
giungono al nostro paese per assaggiare il nuovo vino,
fedeli al proverbio: "Per S. Martino ogni mosto è vino".
Si tratta di una produzione a tipo familiare che dà sana
allegria e un discreto vantaggio economico. Per questo
motivo il Comitato dei festeggiamenti patronali, alcuni
anni or sono, ha ritenuto opportuno creare la "sagra del
vino" con distribuzione gratuita in piazza.
Il nostro è un vino da pasto di qualità rossa, che
raggiunge i 12 gradi e viene ricavato da uve comuni
provenienti dalle località: S. Bartolo, Boniti,
Gagliardi, Ingarfo e Cirello.
Il terreno agrario è umifero (o nero) e talvolta un po'
argilloso, ma le zone più favorevoli per la coltura
della vite sono quelle collinari.
Anche se la vendita del vino è locale, la richiesta
supera la quantità prodotta.
C'è da augurarsi che i nostri giovani apprezzino e
imparino ad amare maggiormente la terra che in passato
valeva molto se lavorata a vigneto. Soltanto così il
nostro prodotto potrà superare gli angusti limiti
territoriali.
(Hanno collaborato alla realizzazione del servizio gli
alunni Francesco B. e Domenica C.)
Da "Tempo nuovo", giornalino della scuola elementare di
S. Martino (R.C.) - Anno II n. 1 - 26 ottobre 1981.
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