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Da libri, giornali e riviste
«Mai come oggi l'uomo sente la necessità di tenersi aggiornato, superando
l'iniziale fase di "incoscienza", tanti sono gli stimoli cui è sottoposto.
Giustamente il saggista statunitense Stuart Chase ha affermato che "viviamo in
un oceano di parole ma, come i pesci nell'acqua, non ne siamo spesso coscienti".
[...] La stampa, illustre "media", ha influito e influisce sulla formazione del
cittadino, anche se ci rendiamo conto che oggi vive un momento particolare, per
l'ambito che occupa, per il tipo di informazione che dà, per il pubblico che
interessa».
(Da: Mass media e ricettori - "La stampa" - di D. Caruso, pubblicata su
«Calabria 2000» - Mensile di vita regionale - Roma, Anno III n. 8 del
1974).
Il problema, dopo oltre trent'anni, è di grande attualità.
Fin da giovane, quando ancora l'analfabetismo costituiva un fenomeno allarmante,
mi sono interessato di libri e riviste. In casa c'erano diversi giornali,
essendo stato mio padre corrispondente prima del Mattino di Napoli
(conservo la sua tessera di riconoscimento relativa all'anno 1925/6) e poi
del Messaggero di Roma. Anch'io ho cominciato presto a scrivere su
rassegne culturali (come Il Duemilista di Palermo, Il Pungolo Verde
di Campobasso, L'Aquilone di Teramo, Accademia di Alta Cultura
di Chieti, Omnia di Roma, Sentimento di Ravenna,
Rassegna Calabrese di Corigliano Calabro, Settimana Sud di
Catanzaro, Il Letterato di Cosenza, La Follia di NewYork).
Ho cercato di registrare nel sito le mie pubblicazioni più importanti (v. la
sezione L'autore), ma spesso ho dovuto interrompere l'aggiornamento per
mancanza di tempo.
Pertanto, scegliendo fra il consistente numero di pagine edite, riporterò
eventi, composizioni, tradizioni, ricerche che esprimono le aspirazioni e la
testimonianza di ognuno di noi e denotano la vita e il costume del nostro
ambiente.
Ogni opera va inquadrata nel suo momento storico e giudicata secondo le
circostanze, tenendo presente che ho sempre osservato il senso di giustizia e di
verità.
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