Storia e Folklore Calabrese |
Noi siamo le colonne
leggete il "giornalino": noi siamo le colonne del nostro San Martino. Siamo bambini, è vero, di questo strano mondo che dentro un mare infìdo sembra che vada a fondo. Dire però vogliamo a voi che grandi siete: tendete un po' gli orecchi e non vi pentirete. Se scarsi siam di mezzi, non ci manca l'ingegno e a termine portiamo ogni nostro disegno. Amici nostri cari, non vi fate ingannare da chi stando vicino vi vuole poi sfruttare. Oggi la droga miete vittime numerose, un male che s'aggiunge a tante gravi cose. Curatevi, signori, in modo naturale, sarebbe una disgrazia finire in ospedale. Se quanto noi scriviamo v'impegna col cervello, alleggerite il peso cantando uno stornello: "Giallo fior di mimosa, la donna dentro casa davvero è un'altra cosa, mirabile e preziosa. Fiore di biancospino, ogni consiglio è vano se vivi a San Martino e pratichi il villano. Fiore di erbe amare, la nostra scuola è un'ara, dove chi vuol pregare è una persona cara". Chi invece è presuntuoso torni al suo tetro chiuso: l'ambiente luminoso per questi non è d'uso. I nostri versi matti v'han fatto compagnia: sappiate che son nati per un po' d'allegria. Saltiam da palo in frasca perché fanciulli siamo, ma se v'abbiam seccati or scusa vi chiediamo! (Da "La bocca della verità", giornalino della scuola elementare di S. Martino - R.C. - 8 Marzo 1989, festa della donna). |
Si autorizza la pubblicazione su Internet dei contenuti del presente sito, previa esplicita citazione della fonte.
Copyright © 1996 Domenico Caruso