Associazione culturale Il Rinoceronte

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2008

Attività > Laboratori

Grammatica teatrale


Operatrice teatrale: Francesca Biancat
 
Spazio: Teatro parrocchia S. Melchiade, via Costantiniana 19
 
Data d'inizio: 13 febbraio 2008

Frequenza: ogni mercoledì, ore 18-20

Totale ore: 40 ore

Destinatari:
Il progetto può essere adattato a due tipi di utenza differenziata e rispettivamente:
   - un percorso laboratoriale per adolescenti (fascia d'età dai 14 ai 19 anni)
   - un percorso laboratoriale per giovani (fascia d'età dai 20 ai 30 anni)
 
Premessa

Il progetto destinato a giovani e adolescenti principianti offre un primo approccio al teatro e alla grammatica del suo linguaggio verbale e non. Come prima cosa si tratta proprio di sensibilizzare i giovani al fatto teatrale nella sua totalità, scoprendo  il lavoro che si svolge regolarmente in scena e dietro le quinte. Pertanto è importante fornire le nozioni necessarie affinché il messaggio teatrale possa essere completamente decodificato. Solo attraverso la scomposizione dell'evento teatrale nei  suoi elementi grammaticali renderà possibile un avvicinamento più diretto e facile alla sua espressione sintattica. Questo percorso non solo metterà i ragazzi nelle condizioni di sperimentarsi in prima persona, come attori, ma porta anche a un'educazione  della fruizione, i ragazzi nel ruolo di spettatori.


Metodo:

Qui di seguito elenco le tappe che si toccheranno nel corso del lavoro

Attività ludica
 
Ogni incontro inizierà con una prima fase volta a creare un certo affiatamento del gruppo e ad acquistare familiarità con lo spazio attraverso dei giochi teatrali che non attivino delle dinamiche competitive, ma al contrario mirino a compattare  il gruppo, a farlo stare dentro quello che avviene sulla scena. In un gioco e in una scena teatrale si vengono a creare dinamiche molto simili, fondamentalmente perché c'è un fattore molto forte in comune: vi sono delle regole precise da cui non  si può prescindere, nel momento in cui le si negano la scena e il gioco non funzionano più e cessa inevitabilmente il divertimento. Inoltre queste attività ludiche consentono, inconsapevolmente, ai ragazzi di avere un più consapevole uso del  corpo e della voce e di sviluppare la concentrazione.
 
I nostri strumenti espressivi

Ciò che fino adesso è stato attivato senza consapevolezza, questo punto si cercherà di rendere i ragazzi più consapevoli e padroni del loro corpo e della loro voce.

La relazione

Il lavoro vocale e fisico da individuale diventa di gruppo: si mette in gioco il proprio strumento corpo-voce che interagisce con lo spazio-tempo e con gli altri compagni.
 

Scene all'improvviso

L'improvvisazione è una tappa fondamentale in un percorso teatrale perché mette in gioco tutti gli strumenti che si sono assimilati nella prima fase del lavoro: è il momento in cui confluiscono insieme in una scena che l'allievo deve gestire.  Una volta data la struttura dell'improvvisazione,
l'attore deve essere in grado di mettersi in rapporto con lo spazio, con gli altri attori,
di non perdere di vista l'obiettivo del suo personaggio, di essere padrone non più della durata dell'esercizio, ma del respiro della scena, della sua composizione in fieri con un inizio uno svolgimento e una fine,

Il testo

Nella fase finale del lavoro si affronterà il testo cercando di mettere in pratica tutto quello che si è assimilato nelle tappe precedenti. Si tratterà di vedere nel testo una struttura vitale come una struttura ludica o lo scheletro di un'improvvisazione  e non come un insieme di parole che spesso irrigidisce l'allievo.


Obiettivi:

 
Scoperta e sviluppo delle proprie potenzialità: fisiche, vocali, immaginative e relazionali.
 

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