Sensibilità poetica
Ai lettori...
Ai poeti...
Il poeta potrebbe starsene nella sua torre d'avorio, scrivere dalla
sua scrivania esercitandosi su classici antichi (i vecchi miti), su
Morfeo che addormenta Clio, o su pascoli dietro ermi colli...
Ma c'è intanto gente che soffre, gente per strada che non ha voce,
gente che urla perché maltrattata in casa più che per strada,
gente che viene considerata "moltitudine, massa di pecore,
statistica commerciale"...
Il poeta deve scendere in strada, cercare versi nell'aria di strada,
non più chiudersi in un astorico puro ermetismo!
Questo è un richiamo al neorealismo italiano e alla poesia social
spagnola degli anni '50, o forse è un bisogno di dare utilità al
poeta e alla poesia, da molti ritenuti faccenda d'élite!
(Approfondimenti)
Testi:
Gente (2005) + Gente (1998)
Dicono. Difendete i poeti + Un poeta in più
Dialogo di un prete picchiato dalla mafia
Ode agli infermieri e ai medici
vù cumprà? (new)
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Copyright © 2006 Progetto Argopoesia. Tutti i diritti riservati. Ultimo aggiornamento: 02-11-2006 01.17