Cerco
versi nell’aria…
Parole che decollano
dagli scogli,
mobili di persone
che
passeggiano, ridono - sorridono.
Qualcuno
nasconde una lacrima.
Una donna
cammina separata dal suo uomo.
Eppur
vorrei
distendermi in una barca solitaria, in alto mare,
pur pescando
un
bacio
affettuoso ogni tanto, per dissetarmi...
nel
mare. Non sono uno scoglio, pur
riscaldato dal sole!
Eccomi
nel bambino sereno che passeggia nell’unita
famiglia umile.
Eccomi
nell’uomo cui il baffo, il capello bianco e una cravatta,
mi raccontano
della sua vita, e pur passeggia sereno…
Eccomi
nell’uomo nero che pur tanto ha viaggiato per
sopravvivere
e trovare
pace, ed emarginato fra i
suoi siede.
Eccomi
nel bianco straniero che visita la città e le cose,
sapendo che
presto o tardi dovrà tornare al suo paese!
Eccomi
fantasma sereno e invisibile in quella foto di
comitiva, allegra
e sconosciuta.
Eccomi
materia inquieta nel ricordo di una passata foto.
Eccomi e
non, visibile – invisibile in un
contrasto non voluto