Sensibilità poetica

 

Un essere umano lo si riconosce subito non solo dalla forma o mal-forma esteriore,

ma anche da una cosa più importante: l’anima!            (Fabio Pierri Poeta ,  3/12/96)

BURATTINO

 

Gettato  

su quella sedia senza fili…

animato

da uno solo che gira la testa…

 

Solenni parole di dispiacere

mi salgono nell’animo.

Su quella sedia a rotelle

un burattino  mi sembra…       

      

Cammino.

Lo guardo mentre passa,

accompagnato da un volontario.

Le braccine…

le gambicine…

e poi la deformità:

la testa grande da adulto!

I miei occhi lo fissano.

 

Sembra impaurito dal mondo…

da quella persone così alte che lo guardano,

come grattacieli rispetto

ad una casetta di periferia…

così lontana

dalle luci cittadine…

 

Si sente fragile, molle indifeso.

Ma chi non lo difenderebbe se fosse offeso?

Almeno per pietà,

   per quell’istinto di solidarietà…

 

Ed io lo guardo

e fuggo il suo sguardo.

Mi giro verso il mondo.

C’è una calca tremenda,

ma gli si fa largo.

Un burattino umano (mi)

sembra…

 

Ma per un attimo

vorrei tener la mano

dei suoi fili

e farlo alzare piano

da quella sedia

e, con cura ed affetto,

farlo camminare tra la folla,

come un perfetto essere umano…

normale.

      Invece sto male

a vederlo così!

Vorrei vederlo passeggiare

fino a qui e sorridere,

pensare, e non aver paura

o timore alcuno di nessuno.

 

“Sei un essere

              umano,

sei un uomo…”                                      

 

                       

 

Fabio Pierri Poeta,   5/10/99

     

 

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