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Asahi
Pentax Originale (AP) ed Asahi Pentax S
I primi passi di una dinastia di successo
Di Dario Bonazza
Questo anno 1997 segna il 40° anniversario della presentazione
della prima reflex a pentaprisma della Asahi Opt. Co. (AOC), denominata Asahi Pentax. Ci
sono state varie interpretazioni di come è stato creato tale nome, ma secondo
informazioni diffuse dalla Asahi Optical Co., il nome deriva dalla fusione della parola
"pentaprisma" col suffisso "flex" delle Asahiflex (i primi modelli
della AOC). La Asahi Pentax non aveva alcuna altra designazione di modello, si può quindi
intendere come Asahi (marca) e Pentax (modello). Dato che tutti i successivi modelli a
vite venduti nel mondo dalla Asahi riportarono il nome Asahi Pentax ed una sigla che ne
contraddistingue i modelli, la prima Asahi Pentax è ore chiamata di solito Asahi Pentax
Originale o AP da parte dei collezionisti, per evitare confusione coi modelli che
seguirono.
Secondo Bob Rotoloni, noto esperto Nikon, la denominazione Pentax era stata anche presa in
considerazione nel 1948 dalla Nippon Kogaku per le proprie fotocamere a telemetro di
ispirazione Contax, ma venne scartata a favore del poi famoso marchio Nikon. Questa
secondo me fu una decisione giusta dato che il nome Pentax non ha niente a che vedere col
telemetro. E anche possibile che la direzione della Nippon Kogaku intendesse
riservare il nome Pentax per le proprie reflex, ma il modello F del 1959 arrivò con due
anni di ritardo sulla reflex a pentaprisma di Asahi.
I precedenti
La gamma Asahiflex si era sviluppata rapidamente a partire dal prototipo del 1951, seguito
dal modello I presentato nel 1952, dal modello IA introdotto nel 1953, poi dal tipo IIB
nel 1954, e culminando infine col modello IIA nel 1955. Nessun nuovo modello venne invece
presentato nel 1956, lunico cambiamento apprezzabile fu quello di iniziare ad
utilizzare il telaio della IIA anche per produrre la IIB. E stato ipotizzato che
siano state realizzate versioni a pentaprisma intercambiabile della Asahiflex per
valutarne la possibile produzione. Al momento non mi risultano uscite documentate o
fotografie di tali eventuali prototipi, per cui la Asahiflex a pentaprisma è solo un mito
da dimostrare. In quel periodo i progettisti Asahi lavorarono duro, finché nel Maggio del
1957 fu presentata la nuova reflex a pentaprisma fisso. Era linizio della famosa
famiglia Asahi Pentax, che sarebbe stata sviluppata passo dopo passo nei successivi
ventanni.
Un design ineguagliato
Un corpo ottagonale con angoli smussati e dimensioni compatte (anche se leggermente più
alto di quello della Asahiflex), una disposizione dei comandi ben progettata ed una forma
elegante del pentaprisma (col classico arco sul nome Asahi Pentax), tutto concorre a dare
alla Asahi Pentax uno stile esclusivo. Il disegno elegante, le finiture curate e la
qualità costruttiva contribuirono molto al successo delle fotocamere Pentax. Queste
qualità erano percepite dai clienti come segno di costruzione più accurata rispetto alla
maggior parte delle fotocamere allora in commercio. Come indicato dal design e dalle
finiture esterne, la Asahi Pentax era una fotocamera affidabile e ben progettata anche
allinterno, tanto che laffidabilità delle Asahi Pentax le ha sempre poste fra
le migliori al mondo. La AP fu la fotocamera che introdusse lo styling Asahi, avanti di
molti anni rispetto alla concorrenza, innovativo ed ineguagliato per diversi anni.
Una fotocamera veramente innovativa
La Asahi Pentax fu una delle più innovative fotocamere della sua epoca. In aggiunta al
design, introdusse parecchie migliorie e caratteristiche tecniche che sarebbero diventati
in seguito standard industriali. La Asahi Pentax fu la prima reflex giapponese con
pentaprisma fisso per visione ad altezza docchio; è stata anche riconosciuta come
la prima reflex al mondo con leva di carica rapida a destra (la Exakta laveva a
sinistra), mentre tutte le altre reflex dellepoca avevano scomodi pomelli di
avanzamento, la prima con manovella di riavvolgimento snodata, e la prima fotocamera a
combinare pentaprisma e specchio a ritorno istantaneo (la Asahiflex IIB aveva solo lo
specchio a ritorno istantaneo). Alcuni autori identificano la Asahi Pentax anche come la
prima reflex a proporre i microprismi sullo schermo di messa a fuoco.
Anche se i collezionisti possono riconoscere la discendenza della Asahi Pentax dalla
Asahiflex; essa era un nuovo progetto che rappresentò un passo in avanti sostanziale, non
una semplice miglioria. La sezione centrale della fotocamera cambia poco passando da
Asahiflex ad Asahi Pentax: il vano pellicola, il dorso con relativa chiusura, i contatti
sincro flash, lotturatore a tendina ed altre caratteristiche minori erano modificate
poco o niente rispetto al progetto Asahiflex. La differenza più visibile ed importante
sotto il profilo tecnologico era naturalmente il nuovo mirino a pentaprisma fisso. Questo
progetto era così ben realizzato che sia la forma che lestetica rimasero del tutto
immutati fino al modello SP1000 del 1974. Lo schermo di messa a fuoco smerigliato
disponeva già di lente di Fresnel per ridurre la caduta di luce agli angoli ed una appena
sviluppata griglia circolare di microprismi per facilitare la focheggiatura. Il mirino
ottico supplementare della Asahiflex venne eliminato dal progetto in quanto inutile,
mentre il pomello di riavvolgimento fu sostituito con una più comoda manovella snodata,
circondata da una ghiera per memorizzare tipo e sensibilità della pellicola.
Sul lato destro il pomello di avanzamento ed il semplice contafotogrammi vennero
rimpiazzati con una moderna leva di caricamento rapido ed un contafotogrammi molto più
pratico. Anche la ghiera rotante dei tempi venne migliorata parecchio rispetto alla
Asahiflex. Sulla Asahiflex la velocità selezionata era visibile solamente ad otturatore
carico, mentre sulla Asahi Pentax venne incorporato un meccanismo più evoluto che
mostrava la velocità impostata in tutte le condizioni. Il pulsante di scatto venne dotato
della filettatura standard per lo scatto flessibile, gli anelli di fissaggio della cinghia
vennero irrobustiti e posizionati più in alto nella calotta superiore. Oltre
allaggiunta della velocità di 1 secondo, la ghiera dei tempi lenti della Asahi
Pentax ha un aspetto un po diverso da quella della Asahiflex IIA.
Un confronto fra i corpi Asahi
Pentax ed Asahiflex mostra che il concetto base della meccanica è lo stesso. La
pressofusione del corpo della Asahi Pentax è più alta ed un po differente, come
mostrato della foto comparative fatte dopo aver smontato i fondelli. Mentre la concezione
di otturatore e funzionamento dello specchio rimane la stessa per entrambi i modelli,
forma e tipo degli ingranaggi sono un po differenti. Il pulsante di sblocco per il
riavvolgimento della pellicola della Asahi Pentax rimpiazza il sistema a leva della
Asahiflex. La costruzione del box reflex è simile, ma lo specchio della Asahi Pentax è
leggermente più ampio. Gli angoli inferiori del frontale del box reflex sono ampiamente
smussati e la flangia di innesto a vite degli obiettivi è da 42x1mm al posto della
vecchia da 37x1mm della Asahiflex. I frontali di Asahiflex ed Asahi Pentax sono
intercambiabili tra loro semplicemente svitando quattro viti agli angoli, fatto questo che
ha reso possibile la realizzazione di versioni ibride. Di tanto in tanto si trovano corpi
Asahiflex con attacco M42x1, ma si tratta con tutta probabilità di modifiche effettuate
dal proprietario o da centri di assistenza, dato che la Asahi Optical ha confermato
ufficialmente di non aver mai prodotto Asahiflex con innesto M42x1. Può essere
interessante ricordare che vennero invece prodotte versioni "retrofit" di
obiettivi per Asahi Pentax dotati di innesto M37x1 per i proprietari di Asahiflex: si
trattava degli obiettivi Takumar 83mm f/1.9 e 135mm f/3.5. Inoltre la Asahi Optical Co.
produsse versioni con innesto M42x1 di obiettivi nati per le Asahiflex, da vendere ai
proprietari di Asahi Pentax. Esempi di questi obiettivi includono gli Asahi-Kogaku Takumar
50mm f/3.5, 83mm f/1.9 e 100mm f/3.5.
Varianti, numeri registrati ed
obiettivi standard
La AP fu la prima fotocamera Asahi disponibile sia in finiture cromate che nere, queste
ultime molto rare. La versione nera era equipaggiata con un obiettivo standard altrettanto
finito completamente in nero, mentre la versione cromata aveva un obiettivo nero con
ghiere dei diaframmi e della profondità di campo cromate. La Asahi Pentax venne anche
venduta da Sears, Roebuck and Co. come Tower 26.
La Asahi Pentax del 1957 aveva numeri di matricola a sei cifre, come tutti i successivi
modelli Asahi Pentax fino al 1964. I numeri di serie registrati dal sottoscritto vanno dal
132691 al 153211 (approssimativamente da 132500 a 154000 secondo Sherfy), si ritiene
comunque che ne siano state prodotte meno di 20.000 unità. Gli obiettivi standard della
Asahi Pentax erano il 58mm f/2 Takumar, il 55mm f/2.2 Takumar, ed il 58mm f/2.4 Takumar in
montatura a vite M42x1 Pentacon/Pentax. La versione Tower 26 venne venduta solo in
abbinamento al 58mm f/2.4.
Una variante della Asahi Pentax Originale fu la Asahi Pentax S,
presentata nellAprile del 1958 ed uscita di produzione nel Maggio del 1959.
Differenze visibili fra la Asahi Pentax e la Asahi Pentax S comprendono la differente
progressione delle velocità di otturazione (con la seconda che dispone della moderna
progressione aritmetica dei tempi) ed una differente ghiera memo film, identica a quella
delle successiva Asahi Pentax K (il terzo ed ultimo modello della prima generazione di
fotocamere Asahi Pentax). Anche la Asahi Pentax S era disponibile sia in finiture cromate
che nere e sono entrambe poco diffuse. La Asahi Pentax S aveva la lettera S marcata sotto
al numero di serie, ma sono riportati alcuni esemplari con basso numero di serie senza
indicazione del modello. E anche possibile che alcuni o tutti fossero corpi
danneggiati le cui calotte superiori vennero rimpiazzate con ricambi della Asahi Pentax, e
questo spiegherebbe anche le matricole basse.
I numeri di serie della Asahi Pentax S registrati dal sottoscritto vanno dal 150981 al
165354 (da 154000 a 162000 secondo Sherfy) ed una produzione complessiva inferiore ai 4000
pezzi è stata stimata da Fred Sherfy nel suo libro. Gli obiettivi standard della Asahi
Pentax S erano il 55mm f/2.2 Takumar o il 55mm f/1.8 Takumar in montatura a vite M42x1
Pentacon/Pentax. |
CARATTERISTICHE DELLA ASAHI PENTAX ORIGINALE
(ASAHI PENTAX S TRA PARENTESI): |
Costruzione:
pressofusione in alluminio con rivestimenti in ottone.
Innesto obiettivi: innesto a vite Pentax M42X1.
Tiraggio: 45.5mm.
Esposizione: manuale.
Esposimetro: non disponibile.
Otturatore: meccanico a tendina gommata a scorrimento orizzontale sul piano
focale.
Caricamento: additivo a leva con 160° di corsa.
Tempi: B, T, X, 1, 1/2, 1/5, 1/10, 1/25, 1/50, 1/100, 1/200, 1/500 sec. (B,
T, X, 1, 1/2, 1/4, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, 1/500 sec.).
Sincro flash: circa 1/45 sec.
Pulsante di scatto: meccanico con filettatura standard.
Autoscatto: non disponibile.
Mirino: pentaprisma fisso.
Schermo di messa a fuoco: fisso smerigliato con microprismi.
Campo inquadrato: sconosciuto.
Ingrandimento: 1X con 55mm allinfinito.
Indicazioni nel mirino: nessuna.
Alimentazione: non necessaria.
Dimensioni: 145 x 92 x 50 mm.
Peso: 570g.
Altre caratteristiche: Contafotogrammi automatico con azzeramento manuale,
prese sincro standard X ed FP, dorso fisso, pulsante di riavvolgimento e foro filettato
sul fondo, memo film a ghiera.
Periodo di produzione: Maggio 1957-Aprile 1958 (Aprile 1958-Maggio 1959). |
Fonti
informative: F. Sherfy, ricerche personali |
L'articolo
originale è stato pubblicato su SPOTMATIC n°14, Ottobre 1997.
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