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"COME AS YOU ARE" Nacqui il 20 Febbraio 1 967 ad Àberdeen, una cittadina nello stato di Washington, pervaso da un senso di depressione dove impera l'alcolismo, e dove tutto è permeato dall'idea che dobbiamo vergognarci delle nostre radici. Mio padre faceva i! meccanico e mia madre alternava un impiego do barista a quello di segretaria d'ufficio. Abitavo in una casa a due piani, con tutti gli agi piccolo-borghesi. Ebbi un'infanzia felice, almeno fino a nove anni... poi tutto crollò... BRUSCAMENTE. Il solito caso di divorzio. Questa volta però fu tra mio padre e mia madre e io fui affidato ai parenti. Prima un parente... poi un altro e... un altro ancora. Per me tutto diventò nero e cominciai ad essere sempre più depresso. L'ultimo parente che mi ospitò fu mio nonno; gran testo di cozzo d'aspetto simile a Breznev, il suo massimo d'intelligenza erano le battute razziste. Si beccò un cancro al colon, e tutt'ora penso che se lo sia meritato. Da ragazzo ero sempre in paranoia, mi chiudevo nella mia stanza e ascoltavo musica. Mi feci prestare "Sondinista". Era un disco disgustoso. La colpo fu proprio dei Glasch se non mi immersi A 1 7 anni mi trovai sotto un ponte, nel vero senso della parola, i nonni mi avevano cacciato di casa. Il ponte è quello che collega Àberdeen a Cosmopolis. Fu allora che mi misi a lavorare, pulivo i" cessi' di un albergo ad Aberdeen e nel frattempo studiavo come "igienista per studi odontoiatrici". Bello il rapporto tra "cessi" e "bocche". La mia prima condanna la beccai nel 1985. Mi presero e mi denunciarono per vandatismo. Andavamo in giro a tracciare scritte provocatorie sui muri delle case, sulle saracinesche, sulle vetrine e sulle auto: "DIO E' GAY"... "OMOSESSUALITÀ' AL POTERE" e cazzate del genere. Trenta giorni di carcere e 1 80 dollari di multa. Me la cavai con la condizionale. La mia prima canna me la fumai al concerto di Sammy Hagar a Seattle. Dopo due tiri ero sballato perso. Ero così fuori che giocherellando con un accendino che tenevo in tasca finii per bruciare lo tasca stessa. Furono i "MELVINS" a farmi innamorare del Punk. Andavo o tutte le loro prove, e tutte le volte finiva che mi sbronzavo. La mia primo Band come nome aveva "SKID ROW". Oltre a me e `onnipresente Chris Novoselic vedeva alla batteria uno si-ronzo di Àberdeen prescelto solo perché era l'unico in città ad avere una batteria. Poi arrivarono i Nirvana. Il primo concerto dei Nirvana a Seattie fu un disastro assoluto. Salimmo sul palco del "Centrai Tavern" e ci accorgemmo che in tuffo erano presenti tre persone di cui una era il tecnico del suono. Riuscimmo a farci ingaggiare dalla "Sub Pop" ma, dopo un anno di tentativi per farci pubblicare un disco, dovemmo ricorrere alle nostre tasche per veder realizzato il nostro primo vinile. Ci costò la bellezza di 606 dollari, una cifra alquanto ridicola, che però ci svenò, o meglio svenò il nostro secondo chitarrista. Quest'ultimo poi ebbe vita breve nel gruppo per il suo fare troppo da metcillcirO. Con l'uscita di "Bleach", nostra primo fatica, iniziammo il tour. Fu appunto in tournè che ci accorgemmo che la Sub Pop ci andava stretta. Il pubblico si presentava numeroso ai nostri concerti, ma sì lamentava dell'introvabilità del nostro disco. Normale amministrazione quando sei a contratto con una "indie". In Inghilterra ci riservarono una grande accoglienza e così su tutto il Vecchio Continente. Fu un grande taur, ma fu anche un grande inferno rattutto per gli spostamenti, che effettuavamo su un furgone ammassati l'uno sull'altro, per il cibo, che era sempre più scarso, per il tempo libero, che era pochissimo ed infine per il rimborso spese della Sub Pop. Tutto questo ci spinse a cercare una "Major" discografica. Fu così che ne I 1991 firmammo per la Dgc. divisione della Geffen Records. Ottenemmo il cento per cento di garanzie sul fatto che noi e solamente noi avessimo controllo creativo sul nostro lavoro. Con l'uscita di "Nevermind" i Nirvana iniziarono la scalata alle "Top Ten" e raggiungemmo il primo posto nel gennaio 1 992 con quasi tre milioni di copie vendute. À febbraio, dopo mesi che il consumo di pasticche e roba varia era salito vorticosamente, e che la stampa scondalistica ci girava intorno, mi sposai con Courtney Love e l'America puritano insorse contro i nuovi "eroi maledetti", definendoci "coniugi depravati" oltre che a descriverci come perversi tossicodi pendenti, cinici, orrivisti e futuri genitori irresponsabili. Ad agosto dovemmo annullare un concerto a Seattle perché mi ricoverarono in Ospedale per i miei problemi allo stomaco... ormai sempre più ricorrenti. Alcuni giorni dopo nacque mio figlia Frances Bean Cobain subito definita tossicodipendente dal "Globe", Era l'epoca che la gente, sempre per i miei problemi allo stomaco, mi vedeva in un angolo per conto mio, con un aspetto malandato e depresso, mi scrutava giudicandomi un drogato all'ultima stadio, ma in vita mia mi sono fatto di eroina solo per poche settimane e solo perché ero l'unico cosa che riusciva a calmarmi i dolori. Il controllo sul nostro lavoro ci stava a poco a poco scappando di mano ed eravamo ormai in balia dello show business. Nel settembre del 1993 usci sul mercato “IN UTERO". Nel febbraio 1 994 cominciò il tour in Italia e un mese dopo mi ritrovai in corna per un miscuglio di psicofarmaci e alcool. La stampa avanzò l'ipotesi del "tentato suicidio". I Nirvana erano praticamente esauriti. Eravamo arrivati alla ripetitività, alla pura rautine... al capotinea. Non avevamo nuovi obiettivi, nuove strade da percorrere, nuove aspettative. Il momento magico successivo all'uscita di "Nevermind" era finito; l'entusiasmo e il feeling con il pubblico erano svaniti. Eravamo uno macchina per produrre soldi a polate ed eravamo circondati da gente che non faceva altro che leccarci il culo. Ho perso la gioia di vivere. Meglio andarsene con una vampata, che morire giorno dopo giorno. A volte mi sembra di timbrare il cartellino, quando sto per salire sui palco. Da anni ho perso il gusto della vita e non posso continuare ad ingannare tutti. Il peggior crimine è l'inganno. Ho bisogno di saccarmi dalla realtà per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Sono anni che non provo più niente. Ho perso tutto l'entusiasuio. Anche la mia musica non è più sincero. L'otto aprile 1994, nel cottage dell'abitazione dei Cobain a Seottle, viene rinvenuto il cadavere di Kurt, suicidatosi con un colpo di fucile alla testa. |
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