ALLEANZAGIOVANI

 

"Vorrei soltanto che un giorno gli Italiani sapessero ricordare che li ho soprattutto amati, e che ogni mio atto e pensiero furono rivolti alla grandezza dell'Italia. "

Benito Mussolini

"Basta con la politica delle parole, delle chiacchiere, dei veti incrociati, dei vecchi rancori, delle trattative sotto il tavolo. Abbiamo voglia di una politica diversa, di una politica pulita"

Silvio Berlusconi

 

 

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Le organizzazioni di massa del regime

Allo scopo di assicurarsi il consenso e l'obbedienza delle masse popolari, il Fascismo creò numerose organizzazioni che furono abilmente usate per diffondere la dottrina Fascista e per rinvigorire l'unità nazionale attraverso l'esaltazione dello "spirito italico" risalente all'antica Roma. Una delle più importanti istituzioni volute da Mussolini fu il cosiddetto dopolavoro, al quale venne affidato il compito di soddisfare i bisogni ricreativi e culturali dei lavoratori: furono organizzati viaggi popolari, sagre paesane come la "festa dell'uva, corse podistiche e ciclistiche, gare canore su testi poetici, il tutto accompagnato da luminarie e spettacoli pirotecnici. Un'altra novità era rappresentata da sabato fascista: in questo giorno le attività lavorative vennero limitate alle sole ore del mattino, mentre il pomeriggio doveva essere utilizzato per partecipare alle varie manifestazioni politiche.

Una cura tutta particolare venne rivolta all'incremento demografico, perché Mussolini riteneva che la potenza delle nazioni poggiasse essenzialmente sulla quantità dei cittadini. A questo riguardo fu istituita l'Opera nazionale per la maternità e l'infanzia (Onmi), che doveva assistere e aiutare i "figli del popolo". Essa fu finanziata con i proventi derivati da una nuova tassa, finora sconosciuta agli Italiani: la tassa sul celibato, cioè sui cittadini maschi non sposati.

Notevole importanza ebbe inoltre l'opera balilla. I ragazzi furono divisi, a seconda dell'età, in figli della lupa, balilla, avanguardisti e giovani fascisti.

Si cambiò anche il nome del calendario per <<fascistizzare>> gli Italiani: gli anni furono numerati a partire dal 1922, l'anno I dell'era fascista (in ricordo della marcia su Roma), e il Fascio Littorio divenne il simbolo ufficiale del regime.

L'intesa con il Vaticano

Un innegabile successo del regime fu la soluzione data all'annosa "questione romana" che aveva diviso il paese e turbato la coscienza degli Italiani fin dalla presa di Roma nel 1870, quando il Papa si rifiutò di riconoscere lo Stato Italiano, rivendicando la sopravvivenza di uno Stato pontificio indipendente e sovrano. Dopo tre anni di difficili trattative tra il governo italiano e il pontefice Pio XI furono stipulati i cosiddetti Patti lateranensi (11 febbraio 1929), con i quali venne sancita la conciliazione fra lo Stato e la Chiesa. L'intesa, firmata per l'Italia da Mussolini e per il Vaticano dal cardinale Gasparri, era costituita da tre distinti documenti: un trattato, una convenzione finanziaria, un concordato.

Con il trattato veniva sancita la piena ed esclusiva sovranità del pontefice su Città del Vaticano, mentre il pontefice riconosceva il Regno d'Italia con capitale Roma e rinunciando ad ogni prospettiva di restaurare lo Stato pontificio.

Con la convenzione finanziaria lo Stato italiano si impegnava a versare alla Santa Sede una forte indennità a titolo di risarcimento per i territori pontefici occupati in seguito all'unificazione italiana.

Con il concordato venivano riconosciuti gli effetti civili al matrimonio religioso e veniva introdotto l'insegnamento obbligatorio della religione nelle scuole elementari e medie, mentre la Santa Sede accettava che i vescovi, prima di insediarsi nelle proprie diocesi, prestassero giuramento di fede al Re d'Italia.

La conciliazione assicurò la pace religiosa al paese e giovò enormemente al prestigio di Mussolini, l'<<uomo della Provvidenza>>, come lo aveva definito Pio XI. La conferma si ebbe appena un mese dopo, quando gli Italiani, chiamati alle urne, votarono in modo plebiscitario la lista dei deputati presentati dal fascismo.