1960-1970

1960-1970

 

1960 è l'Italia del boom economico. L'Italia che vede lavoratori costretti a spostarsi lungo la penisola in cerca di lavoro: campagne che si spopolano e città che si congestionano, vecchio e nuovo che si contrastano.
In questo clima il festival della Canzone di Sanremo propone inalterato il suo modello spensierato, pochi e rari gli accenni ad un mondo che non c'è più, ad una musica che è e sarà diversa.
Il rock'n roll fatica ad entrare in Italia, è sicuramente Milano la città che lo accoglie. Anche la musica inglese dei Beatles stenta a fare breccia perché l'attenzione dei media è così scarsa nei confronti dei giovani e del "nuovo" in particolare, che il circuito di musica e d'idee risulta essere ristretto. Ciononostante, dagli anni '60, si costituiscono gruppi musicale che con alterna fortuna s'imporranno all'attenzione del grande pubblico: sarà il beat.
Uno dei modelli più utilizzati dai gruppi beat per emergere è quello delle cover; si prendono canzoni che hanno avuto successo negli U.S.A. o in Inghilterra e vi si adatta un testo in italiano ricostruendo l'arrangiamento, a volte con risultato sorprendenti. È un metodo sicuro per le case discografiche perché gli consente di ridurre al minimo i rischi ed è un metodo sicuro per i gruppi perché in questo modo, possono mostrarsi al pubblico e in un secondo momento, avere la possibilità di presentare le proprie canzoni.
È il 45 giri il supporto di successo. Piccolo, dal diametro di solo 17,5 cm. capace di contenere due canzoni, una per lato, della lunghezza di tre quattro minuti; un oggetto in vinile dai grandi pregi: costo ridotto (£.450), indispensabile per giovani notoriamente senza molte possibilità economiche, oggetto di scambio, di regalo, alle feste si andava tutti portando i propri dischi. Tutto questo permise la divulgazione della musica beat in Italia nonostante l'austero, ottuso e censorio atteggiamento tenuto dalla radio e dalla televisione di stato che si ostinava ad ignorare il mondo dei giovani.
In questo decennio non bisogna dimenticare che accanto alla presunta prosperità del boom vi sono i grandi problemi internazionali che spesso lasciarono il paese con il fiato sospeso: dalla guerra fredda tra U.S.A. e U.R.R.S. con tutti gli incidenti diplomatici, vedi i missili a Cuba, all'assassinio del presidente americano J.F.Kennedy e poi, di suo fratello Bob, oltre a quello del leader pacifista nero M.L.King, dalla guerra dei sei giorni tra Israele ed Egitto a quella del Vietnam che in parte, darà il via alle contestazione giovanili che in Europa saranno il Maggio francese (1968) e su tutti lo spettro della bomba atomica.

 

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