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Premessa

	Nome	Andrea Saviano
	Nickname	Galahad, Ser Salcicciotto del Mago cavoliere della tavola rotonda
	Nato	a Chioggia (VE) nel 1964
	Morto il	per ora no, ma appena lassù s'accorgono cosa ho scritto più sotto...
	Su me stesso ... a Dio piacendo	Il settimo giorno Dio contemplò, stanchissimo, il creato e decise di porre fine alla sua immane opera creando l'uomo a sua immagine e somiglianza. Visto il pessimo risultato, s'accorse di avere troppo poca autostima di se stesso, conseguentemente creò l'analista ed entrò in terapia. Terminata, dopo alcuni millenni, la terapia, ricontemplò il creato; rimanendone entusiasta, con l'unica insopportabile e mortificante delusione che tanta opera sublime fosse stata rovinata dalla creazione dell'uomo. Pieno d'orgoglio e rabbia decise che avrebbe finalmente posto rimedio a tale abominio, creando finalmente qualcosa che fosse realmente a sua immagine e somiglianza. Fu quel giorno che Dio generò me, ma questa volta, credo, peccò un po' troppo di presunzione! ^__- Riecheggiando una nota pubblicità "l'ironia, ma soprattuto l'autoironia, è il sapore della vita!" non amo prendermi troppo sul serio e non mi reputo uno "scrittore", sono uno a cui piace scrivere e a volte (ma è un puro caso) trovo interessante qualcosa che ho scritto (così, senza volerlo, finisco pure sugli scaffali delle librerie). Troppe parole! Tirando le conclusioni, credo che le parole dette non appartengano a nessuno, ci appartengono solo i pensieri e, se decidiamo di esternarli, non ci appartengono più, per cui ho riversato un po' dei miei pensieri in alcuni racconti, senza la presunzione di dover obbligatoriamente piacere a tutti.
	Case Editrici che mi hanno pubblicato:	* Editrice Nuovi Autori * Edizioni Montag * Editrice artistica Bassano * Giulio Perrone Editore * Il Filo - grupo Albatros
Premi Letterari conseguiti: finalista "Adotta un libro" - 2005 rom. 1° (vincitore) "Giovanni Verga" - 2006 rom. finalista "Tutti i colori dei bambini" - 2008 rac. menzione "Il Montello" - 2008 rac. menzione "Il viaggio e l'avventura" - 2008 rac. finalista "ABiCiZeta" - 2008 rac. 1° "Gocce d'inchiostro" - 2008 rac. menzione "Il Montello" - 2009 rac. -------------------------------------------------- "Trofeo Penna d'Autore" - 2009 menzione poesia religiosa menzione "3 poesie" menzione "singola poesia" -------------------------------------------------- menzione "Voci" - 2009 rac. finalista "Voci verdi" - 2009 rac. 4° "Giovane Holden" - 2009 rac. 2° "Dal manoscritto al libro" - 2009 rac. 4° "Arcobaleno della vita" - 2009 rac. 2° "Fili di parole" - 2010 rom. menzione "Fili di parole" - 2010 rac. semif. "Trofeo Penna d'Autore" - 2009 rac. 4° "Il racconto nel casetto" - 2010 rac. 1° "Voci" - 2009 (voto popolare) rac. menzione "Albero Andronico" - 2010 rom. segnalazione "Voci" - 2010 rac.		Qualcuno tempo fa m'aveva inserito in wikipedia, ma qualcun altro ha reputato che un solo romanzo pubblicato non bastasse, negando ad internet il ruolo autorevole di mezzo di comunicazione di massa (strano che a farlo sia proprio una "enciclopedia" su internet). Così dal 2008 ho deciso di far concorrere qualche mia opera a dei concorsi letterari, per dimostrare a questi "saggi" di wikipedia che i loro criteri di scelta e giudizio sono alquanto discutibili, visto che riportano le biografie di note prostitute (le attrici porno altro non sono, facendo esse sesso a pagamento), persone dalla vita discutibile che si autoproclamano VIP per qualche comparsata TV, etc. Certo di nome non faccio Roberto, non godo dell'appoggio di Mondadori e non gonfio le notizie in nome del dio denaro, però alcuni miei racconti sono conosciuti in tutto il mondo e tradotti nelle più differenti lingue il che, se permettete, non è poco. Per i miscredenti, prego vedere la bacheca degli attestati (non sono tutti, perché viaggiare per centinaia di chilometri per ritirare un pezzo di carta non è spesso giustificabile). PUBBLICAZIONI ROMANZI Nei panni di mia moglie – Imago mortis, un'esca per la regina nera RACCONTI Costanzo show – La stanza dei bottoni – Rewind – La noia e il riposo – Hotel resort – Un'attesa snervante – Lo ZEN e l'arte della ricettazione della motocicletta – Non chiedere l'autografo all'assassino – L'aiutino – Il lavoro mobilita l'uomo – I nostri sassi e il tempo POESIE La lontananza – Addio papà – Z l'ultima poesia – Benedici il nostro amore, Signore – Lontano da qui – Palcoscenico – Il nome di una lacrima PROVE D'ATTORE/FILM Caffè dei libri – Rideremo tra vent'anni

BIOGRAFIA (fonte esterna)

lo scrittore Saviano

Nato a Chioggia (VE) il 24-06-1964, attualmente vive a Bassano del Grappa (VI) dove svolge la professione di esperto in lean-production e problem-solving. Per passione si diletta con un certo successo alla scrittura (narrativa, poesia, opere teatrali) e alle arti figurative.

Il genere: duttile, spazia dalla narrativa classica iper-realista a quella fantastico/fiabesca sino a toccare il genere noir/pulp; le Sue opere più recenti sono di chiaro indirizzo cattolico, con un senso della Provvidenza quasi manzoniano. Lo stile: pulito, tende a indurre il lettore alla riflessione introspettiva sui più svariati argomenti del vivere sia nel quotidiano impatto esteriore che nella continua ricerca interiore. Dovunque affiora sempre, senza appesantire il testo, l'illuminazione filosofica dell'Autore. Da sempre contrario al sistema editoriale italiano. L'Autore predilige «scrivere per essere letto che per essere pubblicato» (molti i lavori nei newsgroup o nel sito personale www.webalice.it/saviano.andrea), è da segnalare come emblema di tale canale di diffusione il racconto “I nostri sassi e il tempo”, scritto nel lontano 1985, che oltre a essere conosciutissimo, in internet è stato tradotto in varie lingue.

L'Autore ha collaborato come pubblicista, giornalista ed editorialista al periodico “la Piazza”. Pur scrivendo racconti e romanzi sin da tenera età, ha pubblicato solo dopo il 2000 (alcune poesie all'interno dell'antologia “Colori”). Nel dicembre del 2006 è stato pubblicato il romanzo d'esordio dal titolo “Nei panni di mia moglie”, di cui l'Autore ha curato l'aspetto grafico della copertina, che ha vinto il premio letterario “Adotta un libro” e “Giovanni Verga”. La storia ha colpito il regista Francesco Rosi che ne aveva chiesto i diritti cinematografici. Nel 2008 il racconto “La stanza dei bottoni” è stato pubblicato all'interno dell'antologia a fine benefico “Tutti i colori dei bambini”.

Nel 2009 è uscito alle stampe il secondo romanzo dal titolo “Imago mortis - Un'esca per la regina nera”, opera in cui l'autore oltre a realizzare la copertina, accompagna il testo con delle illustrazioni (la trama ha ispirato l'omonimo film del regista Stefano Bessoni uscito nelle sale cinematografiche nel gennaio del 2009). Sempre nel 2009 l'Autore è stato selezionato dal curatore dell'antologia di AA.VV. “Accenti diversi, storie diverse” per il quale l'Autore ha scritto il racconto “Hotel Resort”. Il romanzo inedito “Guêpière, non c'è 2 senza 3 e il 4 vien da sé”, arrivato 2° al premio letterario “Fili di parole”, è attualmente in cerca di editore (si accetta solo la pubblicare senza contributo).

Nel 2009 è stato intervistato dalla giornalista RAI Daniela Pulci per la trasmissione “La vita in diretta”, sempre nel 2009 il suo romanzo d'esordio è stato argomento centrale di una puntata della trasmissione di Marco Balestri su Radio 101 “Molto personale”. Nel 2010 è stato selezionato per un'intervista dalla Rete Comuni Italiani in rappresentanza della città di Bassano del Grappa. Sempre nel 2010 è stato intervistato per la testata internet “Lo schiaffo” e “Bassano NET”. L'autore è presente nel sito letterario ZAM (http://www.zam.it) e sono state scritte recensioni su i suoi libri sui vari siti internet, in particolare sul sito qlibri (http://www.qlibri.it).

consegna di un premio allo scrittore Saviano

SINOSSI DEI ROMANZI

“Nei panni di mia moglie” – 2006 – pagine 146 oltre 4000 copie vendute: La storia inizia in medias-res quando Felice – tranquillo uomo tutta casa, chiesa e lavoro (Felice Allamano) – si reca insieme ala moglie (Fortunata Allamano) da un consulente matrimoniale: il professor Sean Mac Koonbaa. Il professionista all'apparenza sembra tutto meno che “serio” e il suo approccio appare poco professionale, ma ben presto la coppia dovrà ritornare sul giudizio frettolosamente dato. Nel bel mezzo della notte, infatti, Felice si sveglia un po' stranito e, recatosi al bagno, s'accorgerà di essersi trasformato nella moglie e che quest'ultima s'è trasformata in lui. Dopo l'iniziale rabbia i due vengono convinti dal consulente matrimoniale a provare cosa significhi l'immedesimazione dei ruoli l'uno dell'altra. Dopo varie disavventure, la coppia inizia ad abituarsi all'idea dei ruoli invertiti, vivendo momenti altalenanti di grande euforia e di somma disperazione in cui la figura del professore sembra rievocare a volte Virgilio e a volte Beatrice in un susseguirsi di inferno, purgatorio e paradiso. Felice, gradualmente prende coscienza dei propri limiti e del vero significato di parole come amore, matrimonio e sessualità. La sua visuale della vita, molto unilaterale, tenderà ad ampliarsi, realizzando una vera e propria rivoluzione copernicana nel modo di vedere il matrimonio e la vita stessa. I valori cattolici fanno da sfondo a tutta la vicenda, giacché la coppia si ritiene cattolica professante, pur contravvenendo spesso all'etica che ritengono propria. Al concludersi della settimana l'effetto dell'inversione di identità finisce e i due si trovano a dover affrontare il giudizio del loro severo maestro di vita. Un paio di colpi di scena ravvivano quindi il finale mantenendo fede al motto che sostiene: “le storie si giudicano solo alla fine”. Tuttavia la scritta FINE non pone termine al romanzo, poiché l'effettivo colpo di scena avviene nella postfazione, sottoposta all'attenzione del lettore come capitolo XVI e caratterizzata dal sottotitolo “ il vero colpo di scena”.

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“Imago mortis, un'esca per la regina nera” – 2009 – pagine 54 (prima parte di una trilogia): La storia inizia con una partita a scacchi, che si presenta come una metafora della lotta tra gli opposti (il bene e il male, la scienza e l'ignoranza, la vita e la morte, etc.) e pretesto per presentare la spiritualità e l'ingegno dei due protagonisti: Raffaele Tiozzo (un sacerdote e teologo) e Filippo Boscolo (un fisico sperimentale ateo). I due, cresciuti insieme, sono legati dalla comune passione non tanto per il momento del trapasso quanto per la Morte, intesa da entrambi come un'entità fisica in grado di privare gli esseri umani della vita. Dopo anni di teoria e speculazione, i due si ricongiungono per dare vita insieme a un esperimento che dovrebbe mettere la parola fine alle loro teorie, giacché dovrebbe riuscire nell'intento di catturare la Morte. Il fulcro centrale di tale esperimento è un macchinario fantascientifico: il tanatoscopio, un insieme di sensori e rilevatori pronto a scattare nel momento più opportuno. Tuttavia, i primi esperimenti falliscono miseramente perché per catturare la Morte è necessario dotare la trappola di un'appropriata esca. Parte così la ricerca da parte dei due studiosi del giusto “pezzo di formaggio” per invogliare questo scomodo “topo” a farsi catturare. Il finale, aperto (preludio al secondo volume della trilogia), porterà quindi i due protagonisti a ritrovarsi faccia a faccia con la loro odiata/amata nemica, riuscendo così a ottenere la possibilità che la stessa possa svelare loro tutti gli arcani misteri di cui è gelosa custode.

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“Guêpière (non c'è 2 senza 3 e il 4 vien da sé)” – in cerca di un serio editore (2° classificato a un concorso per inediti): La storia inizia con un breve preambolo che ricorda le presentazioni delle commedie del teatro shakespeariano. Nel prologo il protagonista: Giammarco Bondi (lui), un uomo sposato di mezza età, introduce le vicende presentandosi al pubblico come un marito che nel mezzo del cammino di propria vita sia stato colto dal ghiribizzo di tradire la moglie. Proseguendo la vicenda scorrerà su più piani, infatti faranno altrettanto faranno le due contendenti Margherita Delprato (lei, la moglie) e Jasmine Perhãria-Svolatzho (l'altra, ovvero la fonte del desiderio) e, a metà della narrazione, comparirà con dignità di quarto protagonista un vecchio amico del periodo dell'adolescenza del protagonista: Adone Kastïg. Le vicende narrano in chiave tragicomica le vicende di un marito modello, che si lascia persuadere dall'idea di realizzare una liaison-dangereuse a tre (lui, lei e l'altra) per aggiungere alla propria quieta vita un qualcosa di particolari che renda il semplice termine tradire qualcosa di più forte dal punto emotivo come: tra|sgre|dire. Il nostro scoprirà tuttavia che tra il dire e il fare c'è una bella differenza dando luogo a situazioni al limite del paradossale. Un incidente d'auto e la conseguente botta alla testa porterà il protagonista a vivere in uno stato di continua allucinazione, con tanto di visioni oniriche, che renderanno il confine tra realtà e fantasia ancora più inconsistente. Verrà così a vivere situazioni che sarà difficile comprendere se si tratti di percezione alterata della realtà o di effettivi fatti. Nonostante occupi un numero ridotto di pagine, spicca la figura di strano santone di Adone Kastïg, egli dal passato torbido è salito alla gloria degli altari con il nome di Fra' Stornato. Un frate che letteralmente perseguiterà il protagonista, fungendo da coscienza o, meglio, da “grillo parlante” di questo moderno Pinocchio tentato dal “paese dei balocchi” della perversione. I continui colpi di scena caratterizzano la narrazione, sempre mantenuta scorrevole e interattiva dagli improvvisi dialoghi tra Giammarco e il lettore, perché (come asserisce il protagonista nella premessa) lui si propone come fosse un trovatore che racconta delle scene dipinte su una lunga staccionata. Il lettore così si ritrova catapultato in una montagna russa in cui ha appena il tempo di divertirsi ed illudersi, per rimanere deluso dagli eventi che volgono in modo completamente diverso dalle attese ed essere nuovamente sorpreso del colpo di scena che riporta in carreggiata le altalenanti vicende. A rendere interattiva la narrazione una serie di note a piè pagina che il lettore è libero di leggere (aggiungendo così divertimento alla propria lettura) o tralasciare. Quando il racconto sembra volgere alla fine (la differenza tra ciò che sembra e ciò che è, risulta essere la caratteristica dominante in questa storia), una nuova virata realizza il vero gran finale, che come una terza di copertina che si sollevi rivelando altre pagine nascoste, fa sorgere il sospetto che il libro continui dietro quella piega e lascia al lettore una serie di dubbi su come in realtà si sia svolta effettivamente la vicenda. La tecnica di scrittura è innovativa e rende lo stile narrativo dell'autore quasi unico: note a piè di pagina, grassetto, inclinato guidano il lettore come fossero primi piani o zoom di una telecamera.

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“Arianna… ovvero il mare d'inverno” – in cerca di editore (1° classificato a un concorso per inediti): La storia, narrata in prima persona, inizia a Jesolo con l'incontro casuale tra i due protagonisti (la giovane Arianna, fulcro centrale della storia, e il maturo Ivano). In un'atmosfera surreale di un tipico inverno dell'alto adriatico, tra casualità dell'incontro e le banalità davanti a un tavolo di un bar, nasce tra i due una discussione sul fascino che il mare possiede anche d'inverno. Basta poco tra scatta il colpo di fulmine, apparentemente una mancata occasione, perché Ivano (a Jesolo per motivi di lavoro) sembra scomparire nel medesimo nulla da cui era comparso. É Arianna, la protagonista, che porterà a termine l'intendimento di rincontrare Ivano, dimostrando che le cose accadono solo se si desidera fortemente che ciò avvenga. Rintracciato il numero telefonico di Ivano, chiederà di poterlo incontrare e a Chioggia (accogliente e teatrale sfondo del loro appuntamento) i due si rivedranno, vivendo una serie d'eventi sul sottile filo della mutevolezza inconsistente dell'animo umano, tra possibili se e improbabili ma che ramificano la linearità della vicenda come accade a un fiume che dopo aver percorso la pianura si fraziona in prossimità del proprio delta. Il finale resta ovviamente aperto e non potrebbe essere altrimenti in una storia che ha come vero protagonista l'animo umano, le sue poche certezze, le sue molte insicurezze.

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"L'etica e la guerra" – in cerca di editore (4° classificato a un concorso per inediti): Si tratta di un grande affresco storico e morale che si apre con un flashback scaturito dal casuale ritrovamento di una lettera. Gli eventi che descrivono la vicenda avvengono in un fantomatico paese che nel volgere di pochi anni vede la propria democrazia scivolare verso una dittatura. La protagonista, che quando cominciano questi avvenimenti è una bambina, diventerà la testimone involontaria delle tragiche vicende di guerra che porteranno un quieto staterello nella periferia del mondo a voler calcare la ribalta e ritrovarsi invece travolto dalla sconfitta bellica. La ragazza, figlia di un dissidente politico, vivrà in prima persona il clima politico di autoritarismo che gradualmente si andrà istaurando e la conseguente censura alle idee. A esaltare la cosa la presenza di uno zio (fratello della madre) convinto seguace del dittatore. Il padre verrà prima recluso in carcere e poi giustiziato, lasciando così la protagonista orfana. In un crescendo delirante della dittatura che poterà a invadere i paesi confinanti, il paese precipiterà dalle sanzioni a subire l'attacco delle grandi democrazie. In questo sfondo di violenza, sarà inaspettatamente lo zio che, abbandonata la militanza, si prenderà cura della ragazza e della madre. Tuttavia, gli eventi travolgeranno anche quest'altra figura maschile, lasciando le due donne in balia dei soprusi conseguenti alla caduta del regime e al conseguente stato di anarchia. In questa tempesta, solo un casuale susseguirsi di eventi riuscirà a trarre in salvo figlia e madre dal più completo naufragio. Il romanzo, quindi, si chiude tornando al presente con la ragazza, divenuta donna, che chiude la vicenda con le proprie e personali considerazioni sugli eventi e sulle persone.

Il presidente della camera dei deputati che libri legge?
Fini tiene il libro dello scrittore Saviano sul tavolo...

BOZZE DEI SAGGI

Tra gli scritti connessi alla sua professione, da sottolineare anche alcuni autorevoli - e al tempo stesso divertenti - saggi connessi al progetto FONDAZIONE SAVIANO DOMENICO:

• Quality System Management
• Statistical Process Control
• Mechanical Drawing Rules
• Control Charts
• Statistical Pre-Control
• Acceptance Sampling in Quality Control
• Problem Solving
• Time Management
• Coaching e Leadership
• il Process Design
• Chain Supply
• Project Management
• Qualifica e Miglioramento dei Fornitori
• Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari
• Word-processor, Database, Spreadsheet & Co.

lo scrittore Andrea Saviano

Sito ufficiale: http://www.webalice.it/saviano.andrea

Da "Nei panni di mia moglie" (In my wife's shoes) :

"The flame of love is a very particular fire;
it doesn't need to feed itself with sex or closeness.
It burns just with a think about the loved person
and that makes it stronger than any distance,
time elapsing or any adveristy."
[prof. Mac Koonbaa to Felice Allamano, from "In my wife's shoes"]

"La fiamma dell'amore è un fuoco particolare,
non ha bisogno del sesso o della vicinanza per alimentarsi.
Esso arde anche al solo pensiero della persona amata
e questo lo rende più forte di ogni distanza,
del passare inesorabile del tempo, di qualsiasi avversità."
[il prof. Mac Koonbaa a Felice Allamano, da "Nei panni di mia moglie"]

Recensioni & Caratteristiche

"Lo stile di Saviano è crudo e pungente, possiamo definirlo anche essenziale. La sua analisi è soprattutto rivolta alla società, alle sue chimere, alle sue fobie, alle sue ossessioni. Un'analisi interiore che guarda alla complessità analitica de "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo e un ritmo sincopato che ricorda "I quindicimila passi" di Vitaliano Trevisan ". [Dellai Giordano giornalista, "Il giornale di Vicenza"]

"Poter immedesimarsi in un’altra persona è un sogno forse destinato a rimanere tale. L’autore ci ha provato con una storia ricca di spunti anche divertenti. Lo stile è piuttosto realistico. Il protagonista, entrato nei panni della moglie, si guarda allo specchio e vede un seno ‘alla coque’, un sedere non ‘da primo premio’, gambe con ‘vene varicose’ e la pancia con ‘un vistoso cuscinetto d’adipe’. L’idealizzazione avviene, strano a dirsi, proprio in virtù dell’imperfezione". [Luciano Nanni, scrittore]

"Andrea Saviano ha uno stile acuto e disincantato, a tratti ingenuo, condito con ironia e pizzichi di tenerezza. Un mix difficile da ottenere, ma di notevole effetto e coinvolgente. Una scrittura asciutta e ricca di particolari visiva che ricorda il realismo di Giovanni Verga ". [Lara Lago giornalista, "Il gazzettino"]

"La lettura è scorrevole e gradevole, a tratti molto divertente. Dopo un inizio quasi banale la virata verso il paradossale mi ha piacevolmente colpito: la stessa scelta dei nomi dei protagonisti mi ha strappato parecchi sorrisi e qualche franca risata, l’argomento del confronto fra i sessi da una prospettiva così stravagante mi ha indotto a leggere il libro quasi tutto d’un fiato, con una viva curiosità di sapere come lo scambio sarebbe avvenuto e in che modo i due protagonisti principali l’avrebbero vissuto e affrontato". [Laura Mercuri, scrittrice]

"Nei panni di mia moglie è in sintesi l'emblema dell'uomo moderno, combattuto tra felicità e angosce urbane, che vive e sopravvive ai piccoli drammi quotidiani in quel rasentarsi di solitudini che è la vita; perciò le pagine di Andrea Saviano inducono alla riflessione sui più svariati argomenti del vivere sia nel quotidiano impatto esteriore che nella continua ricerca interiore e dovunque affiora sempre, senza appesantire il testo, l'illuminazione filosofica dell'Autore, la Sua filosofia di vita.[…] Nella sua completezza, il lavoro si conferma solido nell'impianto e ben costruito sia nella trama sia in un accurato linguaggio grazie al quale la peculiarità delle persone e delle situazioni è ben definita con tratti essenziali […] la misura della narrazione risulta calibrata sull'oggetto e sull'idea guida ed è linearmente orientata verso il suo scopo argomentativo […] sono del parere che l'opera abbia le caratteristiche per essere proposta ad un pubblico selezionato di critici e lettori". [Alessandra Aglieri, direttore letterario "Editrice Nuovi Autori di Milano"]

"Un manoscritto colpito da un'imprevista, quanto meritata, fortuna. Una storia, semiseria, in cui un guru mistico guida una coppia indietro sui passi delle scelte fatte." [Alessandra Lionello, la Repubblica]

"Arguto, intrigante, divertente. Più che un incontro, un'epifania." [Elisabetta Sgarbi, Bompiani]

"Nei panni di mia moglie! già il titolo mi incuriosisce. Lo comprerò. ". [Lorenzo Licalzi, scrittore]

lo scrittore Andrea Saviano

Bibliografia

* racconti ancora incompleti
in grassetto/link quelli presenti nel sito

Le mie cose su ewriters

Analisi tecnica dei mercati finanziari (l'angolo della borsa)