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Nei panni di mia moglie

"Nei panni di mia moglie" pubblicato da Editrice Nuovi Autori

Imago mortis - un'esca per la regina nera

"IMMAGO MORTIS- un'esca per la regina nera" pubblicato da Il Filo


Delitti tra presente e passato

di Andrea Saviano

Il poliziotto che aveva verificato il numero civico, verificò anche il nome sul campanello quindi, premendolo, affermò al collega.

« Giovanni Giraudo, coincide. »

Dopo qualche minuto la serratura scattò e la porta si aprì rivelando un uomo dall'aria profondamente stanca che disse: « Ah, siete voi. Entrate pure, vi stavo aspettando. »

I due poliziotti si guardarono e poi, con un cenno d'intesa, decisero d'entrare.

L'uomo li fece accomodare nel salotto chiedendo: « Ho preparato del caffè, ne volete? »

« Sì, volentieri, » rispose uno dei due, correndo il rischio che la calda bevanda fosse avvelenata o drogata pur di mettere a proprio agio il loro anfitrione, che pareva più rassegnato che intenzionato a fare qualche gesto folle.

Dopo un po' il tizio tornò con un vassoio su cui giacevano una tazza con tanto di piattino e cucchiaino, una caffettiera fumante, una zuccheriera, dei pasticcini secchi e un bricchetto con del latte.

« Ecco, vuole dello zucchero e del latte? »

« Grazie mi servo da solo. »

« Vedete, la vita è strana. Tutto è cominciato una sera che avevo litigato con i vicini e, per distendere i nervi, avevo deciso di andare a farmi un giro in macchina. »

I due poliziotti scambiarono uno sguardo d'intesa e, mentre uno sorseggiava il caffè, l'altro chiese: « Scusi la domanda, ma è lei Giovanni Giraudo, nato a Rivarolo Canavese il 6 giugno del '54? Può esibirmi i documenti, per favore? » « Sì, eccoli, » rispose laconico lui.

« Giovanni Giraudo, le devo notificare un mandato d'arresto per omicidio volontario e premeditato. Lei ha il diritto di nominare un difensore di fiducia, se non ne ha uno le assegneremo noi un difensore d'ufficio. Prima di rilasciare qualsiasi dichiarazione, lei ha il diritto di conferire subito con l'avvocato. La prego di prendere tutto quello che reputa necessario perché noi dovremmo tradurla presso la casa circondariale per metterla a disposizione del Pubblico Ministero che si occupa del caso. »

« Sì, sì, » rispose stancamente, « ma abbiamo il caffè da bere e i pasticcini da mangiare. »

L'altro agente, che non aveva disdegnato oltre al caffè anche i dolcetti, fece cenno all'altro che non c'era fretta, dopotutto il delinquente si stava dimostrando collaborativo.

« Come vi avevo detto, la vita è davvero strana, » sostenne l'accusato, « a volte persino bizzarra e burlona. »

« Le ricordo che ha il diritto di tacere, fino a quando non è presente il suo avvocato, » insistette il più formale dei due poliziotti.

« Lasci perdere le formalità e senta la storia che le ho da raccontare. Come vi ho detto sono andato a farmi un giro in auto, dopo aver litigato con i miei vicini. Quelli che proprio questa notte sono stati uccisi. »

I due poliziotti strabuzzarono gli occhi alla notizia.

« Non preoccupatevi, non sono io il responsabile di questo secondo omicidio. »

Il meno formale dei poliziotti, prese la trasmittente per segnalare la cosa alla centrale, in modo che potesse accorrere una seconda volante e appurare se quanto detto corrispondesse a verità.

« Dopo aver girato a lungo, decisi che era ora di fermarmi in un locale, tanto per prendere qualcosa da bere. In realtà quando ero partito non avevo nessuna idea su dove andare e sul fatto di recarmi in un bar. Tutto è stato affidato al caso. Il caso, capite! »

« Capisco, ma com'è che lei sa che i suoi vicini sono stati assassinati? » Chiese il poliziotto formale.

« Santa pazienza! Mi lasci parlare e lo verrà a sapere, » replicò irritato il presunto colpevole.

« Lascia parlare il signore, Federico, » lo rimproverò l'altro.

« Ora, ve lo immaginate un bar? Un sacco di tavolini e il banco. Un numero elevato di possibilità di trovare un posto a sedere ed io scelgo di sedermi al bancone a fianco di un tizio che non avevo mai incontrato prima in vita mia. Una persona che, come me, ha appena litigato per l'ennesima volta con i vicini. Anche lui, come me, dice che la casa di fianco è abitata da un tale che non ha il più assoluto rispetto degli altri. Festini a qualsiasi ora, musica ad alto volume e “rumori osceni e molesti” che provengono dalla camera da letto quasi ogni giorno. »

I due poliziotti sorrisero a quest'ultimo dettaglio.

« Il tipo lì al bar mi dice che è uno scrittore di libri gialli, insomma uno di quelli che ha la fortuna di svolgere il proprio lavoro a casa e, a causa di tutto quel disturbo, è da mesi che non riesce più a scrivere nulla. Sbraitava a voce alta ed era impossibile non ascoltare quelle lamentele che, bene o male comprendevo e condividevo. Anche i miei vicini sono una cosa oscena e indescrivibile e, ormai da mesi, non fanno altro che tormentarmi con dispetti e offese. »

« Le sarebbe bastato denunciare la cosa e tutto si sarebbe risolto con una bella ramanzina da parte della polizia, » commentò l'agente formale.

« Crede che io non l'abbia fatto? Anche quel signore al bar lo aveva fatto, ma alla fine con le buone si ottiene poco o nulla. Anzi, in entrambi i casi, i vicini erano diventati anche più arroganti e molesti. Così, ascoltando queste tristi vicissitudini, m'ero commosso e avevo invitato lo sconosciuto a brindare insieme alle nostre rispettive sfortune. » « Buoni questi pasticcini, potrei averne degli altri? » Chiese il poliziotto informale, col chiaro intento d'invogliare il sospettato a proseguire la propria spontanea dichiarazione.

Mentre l'indagato si diresse in cucina, il poliziotto formale colse l'occasione per estrarre il block notes e annotare quanto, fino a quel punto, era stato dichiarato.

Dopo qualche minuto, il presunto assassino tornò con un'altra abbondante porzione di pasticcini.

« Dove ero arrivato? Ah sì, a quando gli avevo proposto di brindare alle nostre disgrazie. Dunque, dopo aver bevuto insieme lo sconosciuto s'era un po' calmato. Forse perché, come si dice, “mal comune mezzo gaudio”. Cosicché, siamo passati a parlare del più e del meno ed è stato in quel momento che ho scoperto che si trattava di uno scrittore di libri gialli e, dannazione, da lì è nato il tutto! »

CONTINUA