Le Masserie e le Torri di

 Palese-Macchie

Le masserie e le torri erano molto diffuse nella zona, tanto che un intero rione di Palese - ossia Macchie, in dialetto palesino Jìnd'a le Turre - viene ancora denominato luogo di torri e masserie e il De Bellis, nel 1892, ne riferisce il nome di Torri di Mario. Quest'area era molto ricca di abitazioni rurali, sia di grandi dimensioni che di piccole, concentrate nella zona ove oggi sorge l'aeroporto militare e, per tanto, non più esistenti. Si ricordano le masserie Capruzzi e Alberotanza che, insieme alla masseria Maselli, alla fine del XIX secolo appartenevano alla famiglia barese Alberotanza.



Nel più immediato territorio di Palese ricordiamo le seguenti costruzioni

 

Torre d'Inferno

Torre Campanale

Torre di Brencola (di Brengola)

Torre Ricchizzi

Torre Siracusa  

 

Altre torri si trovano tra Palese e Modugno: Torre Quaglietta, Torre Sforza (appartenuta prima alla famiglia Zanchi e poi alla famiglia Capitaneo), Torre Petranelli, Torre S. Francesco, Torre Monsignore, Torre Bella Mora e Torre Chiancone nei pressi del ponte ottocentesco in pietra sul torrente Tiflis.

 

Altra area particolarmente ricca di masserie è quella denominata Arco Camerato (sulla strada provinciale Palese-Bitonto), l'antico feudo Cammarato appartenuto alla nobile famiglia Effrem di Bari sino al periodo svevo, sede di un casale distrutto nel XIV secolo durante le lotte tra Bari e Bitonto. In questo posto, chiamato Arco Camerato per la presenza di numerosi ambienti scavati nei banchi di tufo, si trovava una masseria, non più esistente di cui risulta una testimonianza scritta in documento del 1738 conservato presso la Biblioteca Nazionale Sagarriga-Visconti di Bari. Nel XVIII secolo vi era un frantoio, diversi pozzi e una torre detta San Leo. Oggi si possono vedere, oltre ad un ipogeo, solo dei cumuli di pietre, resti della costruzione settecentesca. A poca distanza l'una dall'altra si trovano altre masserie:

 

Frammarino:

Cazzolla

Poggio Matilde: Tale masseria sino a qualche decennio fa apparteneva alla famiglia D'Attoma; oggi è di proprietà di Francesco Antonino, figlio del fattore ai tempi della famiglia D'Attoma. Nelle vicinanze della masseria vi era un cippo con la data 1888; sul fermo della cancellata d'ingresso è rilevabile ancora la data 1831. Tale complesso veniva utilizzato, oltre che come residenza estiva, anche come 'vinicola', poiché vicina ad una vasta estensione di vigneti. Presenta una cantina, nel piano interrato costituito da due ambienti, ove si conservava il vino prodotto e destinato alla vendita; a piano terra ha altri due ambienti, mentre ne presenta ben sei al primo piano.

Nei pressi dell'aerostazione si trovava un'altra masseria (abbattuta) detta Fenicia, come si evince dalle carte topografiche della fine dell'Ottocento; oggi si possono vedere solo i resti delle fondamenta e delle pareti. Proseguendo per la località "Quattro Strade" si incontra la masseria Maselli.
Masseria Maselli

Masseria Triggiano

Masseria Lamberti
Masseria Gaggiano (o Caggiano)

Masseria Prete

Masseria Caffariello

Masseria Lojacono

Mappa Torri e Masserie di Palese  # 1

Mappa Torri e Masserie di Palese  # 2