Solvente
porogeno
Il
ruolo del solvente non è solo quello di permettere
la soluzione delle diverse componenti della miscela di reazione,
in modo che la polimerizzazione avvenga con successo. Ha
anche altre funzioni:
- Fornisce al polimero una struttura porosa che favorisce
la formazione dei siti di legame, ma anche il rilascio del
templante e della molecola ospite.
Durante la fase di polimerizzazione le molecole di solvente
vengono incorporate all’interno del polimero per essere
poi rimosse con il lavaggio. Lo spazio originariamente occupato
dal solvente contribuisce alla formazione dei pori all'interno
della resina. Polimeri sintetizzati in assenza di solvente
sono troppo solidi e densi e difficilmente legano le molecole
ospite.
- Permette la dispersione del calore di reazione generato
durante la polimerizzazione, in modo da evitare che la temperatura
nella miscela sia localmente elevata, evitando effetti indesiderati
come l’inibizione della formazione del complesso templante-monomero.
La
scelta del solvente dipende dal tipo di molecola stampo
poiché, mentre nello stampo covalente possono essere
utilizzati diversi tipi di solventi a seconda della loro
efficienza nel sciogliere i componenti della reazione, nello
stampo non-covalente la scelta del solvente è fondamentale
nella promozione della formazione delle interazioni non-covalenti
tra monomero funzionale e templante e per aumentare l’efficienza
dello stampo.
Il
Cloroformio è uno dei solventi più
usati per la sua capacità di sciogliere diversi tipi
di monomeri e molecole stampo. Spesso, durante la procedura
di produzione, viene stabilizzato con etanolo in modo da
impedire la formazione di fosgene. Ma l’etanolo è
dannoso (soprattutto per lo stampo non-covalente) poiché
inibisce la formazione del legame idrogeno tra monomero
e templante. Per questo motivo il cloroformio deve essere
distillato prima dell’uso.
Un
altro solvente molto utilizzato nelle sintesi dei polimeri
e che non ha bisogno di nessun trattamento prima del suo
impiego è il Toluene.
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