Guide of TEMPESTA DI NEVE


TEMPESTA DI NEVE

Meteo Giornale | Notizie | Previsioni meteo | Weather forecast | Clima | Dati meteo: Blizzard - Buffalo e la tempesta di neve del secolo!
La saccatura artica del 28 gennaio 1977 con l'isoterma -34°C a 850 hPa che avvolge tutto l'Iowa e con Buffalo, con "solo" una -12°C sulla testa, sconvolta dalla tempesta di neve dovuta all'"effetto lago".
Carta NCEP di reanalisi dall'archivio del MeteoGiornale.
Gli ultimi inverni degli anni Settanta negli Stati Uniti fuono eccezionalmente freddi e nevosi, specie nella parte orientale del Paese.
C'era chi gridava all'inizio di una nuova era glaciale e considerazioni del genere trovavano una giustificazione negli eventi che si rincorrevano anno dopo anno: la neve ed il gelo sul finire degli anni '70 si spinsero più volte fino alla punta sud della Florida, investendo persino la notoriamente tropicale Miami.
A Boston una spaventosa tormenta di neve avvenuta nel mese di marzo accumulò 60 cm.
di neve in poche ore con venti ad oltre 150 km/h.
Questi sono solo alcuni degli scherzi del freddo e della neve in quegli anni..
Ma sicuramente l'evento più clamoroso è costituito dalla tempesta che seppellì Buffalo nel 1977.
La città si trova sull'estremità est del Lago Erie ed è rinomata per le abbondanti nevicate invernali, in quanto i venti freddi dal Canada passando sopra la superficie del lago creano veri e propri muri di neve che s'impattano sulla costa (tale fenomeno è conosciuto come Lake Effect Snow).

Meteo Giornale | Notizie | Previsioni meteo | Weather forecast | Clima | Dati meteo: Meteo Nord America - La fine di Wilma: una tempesta di neve
Previsioni » Meteo Italia Europa Asia Africa Oceania Nord America Sud America Canali Meteo » Canale Nord America » Meteo Nord America La fine di Wilma: una tempesta di neve di Massimo Aceti Scuole chiuse, voli cancellati, pescherecci fermi in porto, black-out elettrici in decine di migliaia di abitazioni: questi gli effetti di una potente tempesta di "nor'easter" che ha colpito gli stati del medio Atlantico e del New England negli USA.
Nella mappa di analisi GFS elaborata da MeteoGiornale e riferita alla mattinata del 25 ottobre, si notano la depressione in quota sugli stati del nord est degli USA e quella al suolo, ex-uragano Wilma, in Atlantico.
Una potente tempesta di "nor'easter" che ha tratto energia da Wilma, l'uragano che in precedenza aveva causato gravi danni tra Yucatan, Cuba e Florida, ha tenuto in scacco il nord est degli "States" tra il 24 e il 26 ottobre scorsi..
Quando gli uragani dal Golfo del Messico risalgono l'Oceano Atlantico al largo delle coste orientali degli USA, se vengono a contatto con fronti freddi di origine sub-polare, li rinforzano, originando queste forti tempeste extra-tropicali chiamate "nor'easter", vale a dire "nord-orientali".
.

info: TEMPESTA DI NEVE




Photo by www.nimbus.it

Repubblica.it/spettacoli_e_cultura: Anche la tempesta di neve pennella il film di Yimou
fatto di belle interpretazioni e pezzi di bravura Anche la tempesta di neve.
pennella il film di Yimou di ROBERTO NEPOTI Cina, anno 859.
Mentre la potente dinastia Tang entra in declino, un intrigo coinvolge tre persone: Mei, giovane rivoluzionaria cieca, e i due ufficiali Leo, capo della polizia, e Jin, che si spaccia per un guerriero solitario di nome Vento.
A imbrogliare le carte, interviene l'amore col suo seguito di menzogna e doppiogioco, tradimento e vendetta.
Due anni dopo "Hero" (da noi uscito pochi mesi fa), Zhang Yimou torna a esercitarsi nel wuxia; ma questa volta lo fa rispettando alla lettera le regole del cinema di spada cinese.
Lo schema del potere tirannico e della società segreta (la setta dei Pugnali Volanti) che lo combatte è il contenitore tradizionale di una storia a cassetti, tutta colpi di scena; protagonisti signori della guerra, cavalieri ambigui e walkirie dal volto d'angelo.
E' a questo punto che, nello spettatore, può insinuarsi un senso di déjà vu un po' frustrante, malgrado lo sfarzo delle immagini.
Che si volatilizza, però, appena cominciamo a guardare La foresta dei pugnali volanti per quel che è davvero: un grande melodramma fatto di asolo, recitativi, cori e continui pezzi di bravura.

Esempi di Javascript - Tempesta di Neve - Mr. WebMaster
WebMaster è il portale di riferimento dei Webmaster italiani! - Powered by IKIweb .
Tutti i file presenti sulle nostre pagine sono stati reperiti su aree libere di Internet e vengono distribuiti secondo le modalità previste dall'autore che ne condizionano, tra l'altro, tempi e modi di utilizzo..
Approfitta delle incredibili offerte riservate agli utenti di Mr.Webmaster .
...che in caso di problemi te ne regaliamo uno nuovo! Accetti la sfida? .
Guadagna con il tuo sito web! Diverse soluzioni professionali, iscrizione gratuita .
Mr.Webmaster è un sito IKIweb Internet Media S.r.L.

Lettura Web - La lettura? Che storia! - 4. GLI ANNI VERDI - Giampiero Comolli, La tempesta di neve. Infanzia della lettura e infanzia della metafora
Di quasi tutti quei libri, son quelle frasi o pagine che ci restan nella mente.
Tu le hai fatte tutte, con quel segno, alle volte ti ricordi persino di quando ce l’hai messo, e della emozione.
“Non intendo parlare delle letture per l'infanzia quanto di un'infanzia della lettura”.
Il saggio di Comolli è teso a ricostruire questa condizione aurorale del leggere: in che modo ritrovarla, anche quando l'età anagrafica dell'infanzia è tramontata? Intanto riconoscendone i tratti costituivi: l'isolamento (e il nascondiglio), il viaggio (con la figura della partenza e del congedo ), il travolgimento che permane una volta conclusa la lettura.
Solo facendo spazio alla dimensione desiderante è possibile raggiungere l'infanzia della lettura.
di Pavia Provincia di Pavia, Apriti libro! Per una pedagogia e una didattica della lettura; Dal libro ai libri: per una didattica della storia della letteratura e un’educazione alla lettura .
Atti del convegno nazionale di Aosta 26-27-28 ottobre 1989 .

Benefits



Nimbus Online - Meteorologia nel mondo
16 GIUGNO 2002 - Potrebbe sembrare strano che la zona dei Grandi Laghi nordamericani riceva quantitativi di neve paragonabili più ad una zona montana delle medie latitudini che ad una di pianura, tanto più che l’area si trova ad una latitudine equivalente a quella dell’Italia centro settentrionale ed è mitigata dalla presenza dei laghi, la cui superficie è paragonabile a quella di un piccolo mare interno.
13 FEB 2002 - Nel periodo di Natale 2001 una tempesta di neve di rara intensità ha paralizzato per alcuni giorni la città americana di Buffalo, NY e la vicina area delle cascate del Niagara.
26 NOV 2001 - In determinate realtà geografiche, le correnti d’aria fredda passando al di sopra di distese d’acqua a temperatura molto più elevata, determinano l’insorgere di intensi fenomeni nevosi lungo le coste, anche al di fuori di importanti perturbazioni a scala sinottica.
1) è una zona collinare, con villaggi dai nomi a noi sconosciuti, la loro fama, negli Stati Uniti, è legata alla neve; ci troviamo, infatti, nel cuore della “South Eastern Lake Ontario Snowbelt”, la più interessante tra le “cinture di neve” che cingono a Sud e a Est i Grandi Laghi del Nord America; .

TEMPESTA DI NEVE:

USA: "Storrm of the century", la tempesta del secolo
Nella seconda settimana di marzo del 1993, una tempesta di rara violenza investì gli Stati Uniti orientali, battendo molti record di intensità del vento, quantità di neve, freddo e minimi barici, provocando circa 270 vittime e paralizzando i trasporti per due giorni .
Nelle prime ore del 13 marzo il centro depressionario transitò sulla Florida con piogge torrenziali e numerosi tornado poi risalì rapidamente interessando tutti gli stati orientali con tormente di neve che, dall’Alabama, si estesero fino al confine canadese; sulla regione appalachiana caddero in poche ore 130 cm di neve e 110 nella città di Syracuse (New York) presso il Lago Ontario.
Vediamo qui sotto l'immagine da satellite.
Nel centro del ciclone la pressione raggiunse valori estremamente bassi (961-963 hPa) e l’elevatissimo gradiente barico spinse i venti fino a 150 Km orari; temperature bassissime si registrarono non solo su tutto il nord-est (-24.4 a Burlington, Vermont), ma anche negli stati Meridionali (-16.7 a Birmingham, Alabama).
Vediamo qui sotto la carta meteorologica al livello del mare .
Il mese di marzo è spesso caratterizzato da intense perturbazioni sugli stati centrali e orientali degli USA: mentre al nord è ancora inverno, al sud è già primavera e i contrasti termici danno origine a frequenti depressioni, nel marzo 93 tali contrasti si manifestarono in modo più violento del solito ed alcuni meteorologi indicarono tra le cause l’eruzione del vulcano Pinatubo che aveva da poco liberato nell’atmosfera un’enorme quantità di ceneri, capaci di ridurre la radiazione solare.

Legenda
Essendo questa una sintesi pittorica attraverso una icona grafica non ci si stupisca che alcuni fenomeni possano essere ripetuti con diciture simili tipo possibile pioggia o probabile pioggia.Le differenze sono minimali e dovute semplicemente ad associazioni di stati nuvolosi, percentuali di probabilità che il fenomeno abbia luogo..
Per fenomeno nelle vicinanze si intendono le aree adiacenti in un raggio di 5 KM dalla stazione che lo ha rilevato o previsto .
Debole Temporale Palline di Ghiaccio Forte Temporale Palline di Ghiaccio Temporale Palline di Ghiaccio Debole Palline di Ghiaccio Rovescio Forte Palline di Ghiaccio Rovescio Palline di Ghiaccio Rovescio Debole Rovescio Palline di Ghiaccio.
Nelle Vicinanze Sollevamento Basso di Polvere su area estesa.

Reportages di MeteoSardegna by MeteoGiornale: - Il termine blizzard vuol dire tempesta di vento e neve.
Eventi meteo » Nevicate inverno 2003/2004 Ozieri e nord Sardegna, blizzard del 28 febbraio 2004 Il termine blizzard vuol dire tempesta di vento e neve.
di Andrea Meloni Il 28 febbraio 2004, dopo una stagione invernale con scarse precipitazioni, una perturbazione a carattere freddo scende dalla Valle del Rodano, raggiunge la Sardegna nella serata del 27.
Cade un forte rovescio di pioggia, si sentono i primi tuoni..
L'aria fredda sta giungendo e lungo la strada che da Sassari ad Ozieri, mi imbatto in vari rovesci di grandine e poi nevischio..
La stazione meteo Davis individua un evento precipitavo alle 19.30 con temperatura dell'aria di +4, 6°C e 2, 3 di dew point (valore in salita rispetto al pomeriggio).
Nel corso di un'aria transita una massa d'aria fredda e la temperatura scende sino a +2°C e cade un fitto nevischio..
La bufera è accompagnata da raffiche di vento sino a 58 km/h..
La notte tra il 27 ed 28 vede un peggioramento dopo all'1, 30 con rovesci che di pioggia mista a neve, che rapidamente faranno presa sui rilievi appena sopra Ozieri.
Al mattino all'alba i rilievi oltre i 550 metri di quota appariranno imbiancati uniformemente..

News di MeteoSardegna by MeteoGiornale: Notizie dal Mondo - Jacuzia, notti ancora sotto i -40°C, ma salgono le massime
Focus Sardegna » La cronaca » Notizie dal Mondo Jacuzia, notti ancora sotto i -40°C, ma salgono le massime di Giovanni Staiano Oltre 20°C di escursione giornaliera a Ojmjakon come a Jakutsk.
La stazione meteo di Ojmjakon, in Jacuzia.
Fonte www.ursa.fi La Jacuzia, la regione siberiana che rappresenta il "polo del freddo" nell'emisfero nord, è entrata nel periodo delle grandi escursioni termiche giornaliere, con il gelo ancora intensissimo durante la notte, favorito dal terreno ghiacciato, ma il sole che fa alzare parecchio le temperature diurne, rispetto ai mesi dell'inverno meteorologico.
Sabato 18 marzo gli estremi di Ojmjakon sono stati -46, 2°/-21, 0°C (29 cm di neve al suolo), quelli di Selagoncy -41, 3°/-14, 1°C (35 cm di neve al suolo), quelli di Jakutsk -32, 1°/-10, 3°C (45 cm di neve al suolo).
Il 18 marzo estremi di 28, 5°/37, 4°C a Bangkok, 38, 7°C la massima a Yangon, in Myanmar.
Alcune località sopra i 40°C (molte altre vicine a questa soglia) in Thailandia centrale: 41, 0°C Tak, 40, 0°C Bhumidol Dam, 39, 9°C Wichian Buri.

Gelo - neve dopo
Quando è superata la fase di primo impatto, il pericolo non è cessato - Anche se la tempesta di neve e di gelo è terminata non siamo ancora fuori pericolo: la neve accumulata dal vento in grandi quantità è potenzialmente pericolosa ed il gelo potrebbe avere reso inefficienti gli impianti.
L'accumulo di neve sul tetto degli edifici, specialmente se non progettato allo scopo o con pendenze limitate, può affaticarne la struttura.
In mancanza di condizioni adatte è bene astenersi da qualsiasi intervento, tuttavia, potendo, è opportuno cercare di liberare il tetto dalla eccessiva massa nevosa.
A questo scopo ( se il tetto non è elevato ed è raggiungibile con la scala) può rivelarsi utilissimo un rastrello da giardino con il quale tagliare e far scivolare verso il basso piccole "fette" del manto nevoso.
Altrettanto opportuna, quando possibile, è la rimozione degli "aghi" e delle "lame" di ghiaccio che si formano appese agli spioventi dei tetti e delle tettoie che, con il disgelo, potrebbero cadere sopra a cose e persone sottostanti.
Uno dei pericoli maggiormente frequenti dopo una gelata od una tempesta di neve è rappresentato dal terreno scivoloso.

Gelo meve durante
Se il gelo ci coglie nella nostra abitazione - La neve ed il gelo hanno isolato la nostra abitazione, ma se abbiamo predisposto quanto necessario non ci sono particolari motivi di preoccupazione.
Tuttavia in attesa del ripristino delle normali condizioni è necessario adottare alcune precauzioni.
Innanzi tutto è bene evitare di riscaldare tutta la casa limitando il riscaldamento alla stanza principale che frequenteremo assieme agli altri occupanti durante tutta l'emergenza.
Se la casa è dotata di impianto di riscaldamento con termosifoni ad acqua riducete al minimo (non chiudete del tutto) i rubinetti degli apparecchi delle altre stanze (se le camere sono fredde aggiungete coperte!).
Se, passata la tempesta, è necessario spalare la neve per aprirsi un varco alternate il lavoro a frequenti soste di riposo.
Durante tutta la stagione invernale, ma a maggior ragione durante l'emergenza, dovete indossare vestiti ampi e comodi, su più strati: più strati di indumenti garantiscono una protezione più efficace rispetto ad un singolo strato di vestiti spessi (riscaldano di più due indumenti leggeri indossati uno sull'altro che un solo maglione pesante!).