|
|
Nacque come Armando Catalano il 14 gennaio
1924 a Fort George, sezione di New York city. I suoi genitori, Attilio Catalano e
Clara Arcara, erano giunti negli
USA poco prima. Il nonno di Guy, un ricco coltivatore di legname da costruzione
di Messina (Italia), aveva regalato ad Attilio, il padre di Guy, un po’ di
terreno nel New Jersey. Infine Attilio si stabilì a New York e divenne un
agente assicurativo. Egli desiderava che il figlio lo affiancasse negli affari,
ma il giovane Armando aveva altre idee. Dopo la scuola pubblica ed il diploma
alla Peekskill Military Academy egli concluse la propria educazione formale.
Mancò il titolo di un College ma fu più brillante di molti laureati delle più
prestigiose università dell’Est e perseguì hobby intellettuali come gli
scacchi e l’astronomia. Incominciò la carriera come modello
professionista e durante un fortunato incarico del 1948 incontrò Janice Cooper,
una graziosa modella che sarebbe diventata sua moglie. Egli capì che era quella
giusta fin dall’inizio; stavano posando per un’illustrazione di una coppia
di sciatori, il fulcro del cartellone pubblicitario era rappresentato dal
momento in cui lui si stringeva gli scarponi da sci. Il fotografo scattò questa
sequenza circa 50 volte e nel tempo che durò questo servizio Guy riuscì a
conoscere bene la graziosa Janice. Si sposarono ed ebbero due figli, Steve e
Toni. Guy si unì alla Neighborhoad Playhouse di
New York che lo indusse a lavorare in produzioni televisive come “Studio
One”. Nel 1952 Guy fece un provino e poi firmò
per la Universal-International quindi trascorse l’anno successivo ad Hollywood
interpretando ruoli minori. Scoraggiato dalla sua prima esperienza nel
cinema, Guy ritornò a New York per continuare lì a recitare ed esercitare
occasionalmente la professione di modello. Nei primi mesi del 1957 decise di
dare ad Hollywood un’altra possibilità e questa seconda visita sulla costa lo
condusse alla lunga carriera come “Zorro” nella serie Disney ed infine al
ruolo di John Robinson in “Lost in Space”. La First Lady argentina, moglie di Juan
Peron, era una ardente fan di Zorro. Quando ella chiese a Guy di andare a Buenos
Aires per apparire in uno show di beneficenza, egli trovò maggiormente di suo
gradimento il clima cordiale e lo stile di vita rilassato argentino rispetto a
quello hollywoodiano e decise di divenire un residente permanente. Volò avanti
e indietro fra l’Argentina e la California ma non comparì più di fronte alla
telecamera dopo l’ultimo episodio di “Lost in Space”. Guy Williams morì nel suo appartamento argentino il 6 maggio 1989, vittima di un apparente attacco cardiaco. (traduzione in italiano dal sito www.outofthenight.com/guy.html a cura di Luisella) *** NOTE= Per quanto concerne le cause della morte di Guy Williams (o Armando Catalano) appare, da un sito in lingua originale e fornito di una biografia molto dettagliata, che egli sia stato vittima della rottura di un’aneurisma cerebrale (patologia conosciuta e della quale soffriva già da tempo) mentre si trovava in casa da solo a Buenos Aires. La sua morte venne scoperta solo alcuni giorni dopo e si presume che sia avvenuta tra il 2 e il 6 maggio 89. *** Per saperne di più vedi anche: www.angelfire.com/celeb2/guywilliams
Doppiatori italiani: ANTONIO SANNA (Edizione 1995 a colori) - Vedi anche: http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocias.htm http://www.attoriitaliani.com/attori/s/sanna_antonio_gavino.htm CESARE BARBETTI (Prima Edizione in bianco e nero) - Vedi anche: http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocicba.htm
Per conoscere meglio Guy:
Piccola curiosità: l'analisi grafologica della firma di Guy Williams richiesta da una fans. Dato lo scarsissimo materiale il responso sarà necessariamente ridotto, comunque le due firme molto dissimili rivelano una personalità insolita, fortemente magnetica e attrattiva, ma ambigua. La prima, vistosamente forte nella sua pressione, con caratteri alti e impastati verso la fine del nome molto paraffato scopre un temperamento di lottatore dotato di passionale energia e di indomabile leadership. I paraffi del cognome, tagliati da semicerchi convessi, sono un segnale di manie e di idee fisse ma molto originali. L'altra firma, minuta e montante, con caratteri forti-deboli esprime delicatezza d'animo e materialità in conflitto, riservatezza e fedeltà negli affetti, nostalgia del passato. Concludiamo con egocentrismo, determinazione, accesa ambizione, atteggiamenti difensivi e difficoltà ad abbandonarsi sentimentalmente.
|
|
|